-  Mazzon Riccardo  -  17/10/2014

SULLA RETTIFICA DEI CONFINI RESA NECESSARIA PER L'ATTUAZIONE DEL PIANO URBANISTICO - Riccardo MAZZON

Una particolare normativa della quale, per ragioni di completezza, necessita dar conto in questa sede, è quella inerente la c.d. rettifica dei confini conseguente all"adozione del piano regolatore.

L"articolo 22 della legge urbanistica prevede, infatti, che il Sindaco (oggi, il Dirigente competente), qualora vi sia necessità di una modifica dei confini, finalizzata ad un più ordinato sviluppo urbano, fatto proprio dagli strumenti urbanistici comunali, possa notificare, ai proprietari delle aree fabbricabili esistenti in un determinato comprensorio, l"invito ad accordarsi bonariamente per una modificazione dei confini confacente all"attuazione del piano urbanistico:

"il podestà ha facoltà di notificare ai proprietari delle aree fabbricabili esistenti in un determinato comprensorio, l'invito a mettersi d'accordo per una modificazione dei confini fra le diverse proprietà, quando ciò sia necessario per l'attuazione del piano regolatore" (l. 17.8.42, n. 1150, art. 22 , 1° comma - cfr., amplius, il volume:  "I rapporti di vicinato e le distanze legali: tutela e risarcimento" - Riccardo Mazzon - CEDAM 2013, in Collana SapereDiritto -).

Nell"invito, l"autorità competente fissa un termine, entro il quale le parti interessate hanno l"onere di concludere l"accordo.


L"inutile decorrenza del termine fissato, dall"autorità competente, affinché le parti interessate procedessero alla conclusione dell"accordo (ovvero il loro esplicito rifiuto di orientarsi in tal senso), comporta la possibilità del Comune di procedere alle espropriazioni necessarie per attuare la nuova delimitazione dell"area:

"decorso inutilmente il termine stabilito nell'atto di notifica per dare la prova del raggiunto accordo, il Comune può procedere alle espropriazioni indispensabili per attuare la nuova delimitazione delle aree"  (l. 17.8.42, n. 1150, art. 22 , 2° comma).

 La ratio della normativa in oggetto, all"evidenza, è quella di consentire all"amministrazione comunale di attuare con efficacia i piani urbanistici vigenti.

La disciplina risulta di particolare utilità specie all"interno dei vecchi centri abitati, ove la forma irregolare e disordinata degli appezzamenti comportava (e comporta) l"irrazionale gestione delle risorse (spazio e decoro urbanistico), nonché ulteriori inconvenienti sia d"ordine pubblico che privato.




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