Cultura, società  -  Redazione P&D  -  05/08/2022

Accusa di razzismo per il locale gay di Torino, bufera sui social. Il titolare: "Falsità"

Alex Bonsignore: «Sono vittima di attacchi pesanti, anche io faccio parte di quella fetta di società che ancora viene discriminata»

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«È arrivato un ragazzo nero a chiedere un caffè. Il titolare del locale non lo ha fatto entrare dicendogli che il caffè non glielo avrebbe dato e che se voleva gli dava una banana». Inizia così la testimonianza sulle pagine social di Facebook di Alessandro Agostinelli, fondatore dell'associazione disabili «I Do», che afferma di avere assistito alcuni giorni fa a questa scena, in un locale gay, il «Senzafronzoli», in lungo Dora Napoli a Torino.

Il titolare, Alex Bonsignore, conosciuto in città per la sua lotta contro le discriminazioni, nega di aver pronunciato quella frase e spiega di essersi avvicinato al ragazzo che era «stravaccato ad un tavolino del déhors, con i piedi sulla sedia, invitandolo a "ricomporsi" e ad allontanarsi se non avesse avuto intenzione di consumare». 

La vicenda è finita con l'arrivo della polizia, poi gli animi si sarebbero calmati. Secondo Bonsignore il ragazzo lo avrebbe seguito e gli avrebbe dato del razzista. Sarebbe nata così la discussione e la decisione di chiamare la polizia. «Sono orgogliosamente gay - replica Bonsignore -. Anche io faccio parte di quella fetta di società che ancora oggi viene discriminata, come le persone di colore, come le persone diversamente abili, come tutte quelle persone che per futili motivi vengono considerate diverse. Se ci permettiamo ogni tanto di chiamare le forze dell'ordine - conclude - è semplicemente per restituire questi luoghi di Torino un posto tranquillo e sicuro».

 

 




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