-  Pant√® Maria Rosa  -  09/12/2012

AMORE – Maria Rosa PANTÉ

«Cosa faresti davvero per amore? Qual è il più grande sacrificio che potresti offrire alla persona che ami? Mentre scrivevo Million dollar baby, mi facevo continuamente questa domanda».

Paul Haggis


Non ho letto i libri di Haggins, né ho visto il film che hanno tratto da uno dei suoi romanzi, però la domanda mi ha colpita. Alla fin fine è una domanda banale, ce la facciamo tutti prima o poi, consciamente e spesso inconsciamente. Cosa potrei fare per amore? Fino a che punto potrei arrivare?

Le discussioni sono infinite.

Dipende dal tipo di amore? Cioè l'amore dei genitori è più grande e più pronto al sacrificio? O forse l'amore passione, l'amore per il compagno, la compagna? Oppure l'amore del mondo, della società... Infine forse l'amore divino, ma solo per chi ci crede.

L'amore di sangue, di convivenza, di vicinanza, l'amore di sé, anche l'amore di sé. L'amore possesso?

Quanti tipi d'amore!

Trovarne la radice non è semplice, io penso che la radice ultima sia una sorta di biforcazione come le radici dei denti: una parte è l'amore di sé, senza qualcuno da amare e che eventualmente mi ami, non posso vivere; l'altra parte è l'amore che va oltre se stessi. Senza questo non so fare un sacrificio, non so pensare a cosa potrei fare per amore.

L'amore di sé e basta, è però terribile, è quello alla base dei delitti di molti uomini contro le loro mogli, o compagne o amanti. Quello è amore morboso di sé e debolezza, debolezza infinita che è la molla più pericolosa dell'agire perché nutre la violenza della paura. La paura che è il contrario del dono di sé, o forse nemmeno, la paura infatti è anche un ostacolo che, se superato, accende la generosità e la capacità d'amare. La paura emozione necessaria.

Così eccoci a un amore puro, un amore disinteressato, un amore di sé e dell'altro che si integrano armoniosamente. Un amore ricambiato: tra due anziani, tra un padre e una figlia, tra una coppia giovane, tra una madre e il figlio, tra un popolo e la sua storia. Un amore che ama la bellezza e la vita: anche questo amore può chiedersi fino a che punto arriverebbe, cosa sarebbe disposto a fare per salvare... che so, la Valle dei Templi ad Agrigento.

Un amore della giustizia: quante persone sono morte per la giustizia o per la libertà, per amore di un ideale.

Ecco ogni tipo d'amore può essere quell'amore pronto a fare qualcosa di grande, unico, addirittura definitivo per l'oggetto del suo amore.

Alla fine se gli amori sono molti e sfaccettati ciò che si può fare per amore come atto estremo è dare la vita e accompagnare alla morte. Non c'è altro. In mezzo l'allenamento all'amore. Momenti magnifici di allenamento in coppia, da soli, in tanti, a scuola, tra amiche... allenamento all'amore e palestra ogni giorno in ogni luogo. Allenamento anche all'amore di sé che non è facile.

Ma le prove vere dell'amore sono queste: dare la vita, mettendo al mondo un figlio, adottando un bimbo, creando qualcosa dal nulla per la prima volta; accompagnare a una morte dignitosa, accudire e seguire la persona amata fino alla morte e anche indugiando a che il viaggio inizi bene e sia lieve. Non trattenere oltre il corpo di un'anima che già è oltre.

L'amore si misura su questo. Dare la vita, far nascere, ma anche sacrificare la propria vita per qualcuno o qualcosa; e "dare" la morte. Per un credente sono il Natale e la Pasqua, che va oltre, va oltre, Dio ci fa risorgere. Lui può.




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