-  Redazione P&D  -  28/05/2017

Ancora mi sollevo di Maya Angelou - Maria Beatrice Maranò

L"almanacco odierno celebra Maya Angelou, scomparsa il 28 maggio 2014, a Winston-Salem, Carolina del Nord  Stati Uniti.

Ricordarla come poetessa e scrittrice benché sia considerata un baluardo della cultura afroamericana, è riduttivo, infatti descriverla è una cosa complessa: è stata protagonista di un"esistenza tumultuosa, sempre in lotta per la sopravvivenza e contro le convenzioni sociali. A condizionare la sua esistenza è stato lo stupro che ha subito dal compagno della madre a soli sette anni e che fu causa di mutismo infantile per più di cinque anni. Rimase incinta del figlio a soli sedici anni, e per mantenere se stessa ed il suo bambino svolse i più disparati mestieri: cameriera, segretaria, spogliarellista, prostituta, autista di autobus, attrice e ballerina. Dote, quest"ultima, per cui beneficiò anche di una borsa di studio in gioventù.
Maya Angelou è una chiave di volta fondamentale, all"interno della letteratura afroamericana, negli Stati Uniti e per la lotta a favore dell"emancipazione civile dei neri. A contribuire al suo debutto letterario fu il grande poeta e prosatore James Baldwin, che l"avrebbe incoraggiata nella stesura di un libro di memorie, " I Know why the caged bird sings," del 1969. Le sue raccolte poetiche, furono molto  influenti in quanto  incarnavano l"affermazione della complessità e dell"identità di una cultura sino ad allora ai margini. E" ravvisabile nell"ispirazione lirica della Angelou una vicinanza profonda alla cultura orale dei neri d"America, all"esperienza dei movimenti di protesta, un"influenza di Martin Luther King e di Malcom X, ed una presa di posizione netta in opposizione alla lirica classica. La sua poesia, incarna, perfettamente un momento storico, interpretandolo a fondo, e dà una voce alla cultura afroamericana in modo talmente personale, da non avere precedenti in questo senso.

 Tu puoi scrivere di me nella storia,
 con le tue bugie amare e contorte.
 Puoi calpestarmi nella sporcizia
 ma io, come la polvere, mi solleverò.
 La mia sfacciataggine ti irrita?
 Perché sei assediato dalla malinconia?
 Perché io cammino come se avessi pozzi di petrolio
 che sgorgano nel mio salotto.
 Proprio come le lune e i soli,
 con la certezza delle maree,
 proprio come la speranza che alta si slancia,
 ancora io mi solleverò.
 Volevi vedermi spezzata?
 Con la testa china e gli occhi bassi?
 Le spalle cadenti come lacrime.
 Indebolita dal mio pianto, che viene dall"anima.
 La mia superbia ti offende?
 Non prenderla così male.
 Perché io rido come se avessi miniere d"oro
 scavate nel mio cortile.
 Puoi spararmi con le tue parole.
 Puoi ferirmi con i tuoi occhi.
 Puoi uccidermi con il tuo odio,
 ma io, come l"aria, mi solleverò.
 È la mia sensualità a disturbarti?
 Ti arriva come una sorpresa,
 il fatto ch"io danzi come se avessi diamanti
 all"incrocio delle mie cosce?
 Fuori dalle capanne della vergogna della storia,
 mi sollevo.
 Su, da un passato che ha le radici nel dolore,
 mi sollevo.
 Sono un oceano nero, ampio, che balza,
 zampillando e gonfiandomi, genero nella marea.
 Lasciando alle spalle notti di terrore e paura,
 mi sollevo.
 In un"alba che è meravigliosamente chiara,
 mi sollevo.
 Portando i doni che i miei antenati mi diedero,
 io sono il sogno e la speranza dello schiavo.
 Mi sollevo.
 Mi sollevo.
 Mi sollevo.(Maya Angelou)...Ancora mi sollevo




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