Sull’argomento in oggetto- - contrasto alla violenza anche silenziosa e incruenta, opposizione alla dipendenza patologica in famiglia - ‘’Diritti in movimento’’ potrebbe organizzare una serie di incontri on line, in Italia, durante il 2022, verosimilmente sempre con i crediti di qualche Ordine degli Avvocati.
Si tratta sempre di ragionare sul filo del ricorso al DIRITTO CIVILE (invece che solo al diritto penale o amministrativo) per contrastare in chiave preventiva tutti gli episodi di sopraffazione, prevaricazione, rassegnazione, sofferenza, spreco della vita e della felicità, di solito per colpa di un marito/padre con dentro di sé grosse ombre di rancore/frustrazione esistenziale e di una moglie/madre succuba imbelle, depressa, ormai insensibile al gusto dei propri diritti, incapace di difendere i figli.
Insomma una nuova linea di AdS incardinata non tanto sul presidio di una singola persona, bensì sul sostegno a una coppia "sgangherata", al di là delle apparenze, c'è sulla SALVAGUARDIA DI UNA INTERA FAMIGLIA: sia per ripristinare subito tutto l'ossigeno e la fragranza possibile, sia per evitare nubi incombenti di violenza vera e propria.
Beninteso si pensa ad un giudice tutelare che entri in gioco come COORDINATORE DI UN’ÉQUIPE complessa, fatta cioè di servizi sociali, psichiatri, psicologi e così via.