-  Rega Ilaria  -  20/08/2012

BELO MONTE (BRASILE): PROGRESSO O TRADIZIONE? - Ilaria REGA

Le ferie, per chi se le è potute permettere, sono agli sgoccioli ed il pensiero già torna alla città, al tran tran quotidiano, al lavoro, al traffico, allo stress del rientro. Casualmente ci imbattiamo in una notizia che in questo periodo non può passare inosservata, tanto forte è il desiderio d'evasione, quando essa sta per terminare.

E così ci dilettiamo ad immedesimarci negli indigeni Arara, di Volta Grande nello stato brasiliano del Parà, impegnati nella lotta per la difesa del proprio territorio, contro la realizzazione di una centrale idroelettrica, fortemente voluta dal Governo, destinata a diventare la terza nel mondo, ma anche a sconvolgere gli equilibri naturali del paesaggio circostante, mercè la deviazione del fiume Riu Xingu, uno dei grandi fiumi che attraversano la foresta, che nasce nello stato di Mato Grosso e confluisce poi nelle acque del Rio delle Amazzoni.

Gli indios non ci stanno e per difendere la propria regione dall'invasione delle ruspe, in giugno, armati di 'clava', hanno bloccato il cantiere per tre settimane. «Vogliono deviare il fiume>> sostiene il vice capo villaggio << cambiare il corso della natura, qui rimarrà poco o nulla. Lo Xingu, per noi, è tutto. Dal fiume peschiamo, ci bagniamo, lo usiamo come unica via di comunicazione perché dietro di noi c'è foresta fitta, non possiamo avanzare. L'acqua è la nostra vita, se il fiume rimane in secca a causa della centrale noi rimarremo isolati per diversi mesi all'anno. Abbiamo cercato diverse volte di riunirci con la presidente Dilma, siamo andati a Brasilia per incontrarla, ma non ci ha mai ricevuto»

Gli ambientalisti sostengono che la realizzazione della centrale, per ragioni idrologiche, potrà sfruttare il bacino dello Xingu solo per un periodo compreso fra quattro e sei mesi all'anno. Il timore è che si voglia costruire nei prossimi anni altre centrali e prese sul fiume per creare un gigantesco bacino idroelettrico, stravolgendo totalmente la biodiversità della zona. Dall'altro canto si sostiene che: «L'energia idroelettrica è pulita e rinnovabile ed è molto meglio questa opzione che ricorrere al nucleare o al carbone». Dilma Roussef ex ministra dell'Energia ai tempi di Lula, difende il progetto di cui fu promotrice; l'attuale governo è con lei.

La giustizia federale, che pure aveva bocciato precedentemente una quindicina di ricorsi contro Belo Monte, ha ora ammesso che l'iter con cui è stata concessa la prima licenza per avviare i lavori è stato caratterizzato da gravi vizi di forma e di metodo. Sicché il Tribunale Superiore dello stato brasiliano del Parà ha disposto l'immediata sospensione dei lavori della grande diga, pena la multa di oltre 200.000 Euro al giorno.

Gli indios esultano, la tradizione – per ora - ha prevalso sul progresso, nonostante il motto campeggiante sulla bandiera carioca.

I giudici dovranno ora esaminare il ricorso presentato dal Governo. Alla luce della recente crisi economica che sta scuotendo duramente tutto il globo a causa anche di una continua e frenetica rincorsa del progresso, probabilmente lo stile di vita degli Arara potrebbe fornire qualche spunto di riflessione anche per la nostra società. Sulla vittoria del progresso o della tradizione non ci esprimiamo, ci stupisce, però constatare che questa sorta di NO TAV ante litteram, nelle capanne abbia schermi ultrapiatti e paraboliche ultramoderne.




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