Cultura, società  -  Redazione P&D  -  24/03/2023

Carceri, Cirielli: "Se una madre è detenuta, le si tolga la patria potestà"

La proposta choc del viceministro degli Esteri

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Dopo la decisione del Pd di ritirare il progetto di legge per evitare che i bambini vadano in carcere con le madri - Fdi voleva addirittura peggiorare la normativa attuale - arriva un'altra proposta choc del partito di Giorgia Meloni: "Se una madre viene condannata e finisce in carcere le si deve togliere la patria potestà, visto che se si va in carcere vuol dire che si è commesso un reato grave punibile con almeno cinque anni. Diverso invece il disorso per la madre che è in carcere per custodia cautelare. In quel caso va bene la detenzione attenuata che può essere trascorsa o negli Icam o nelle case famiglia", dice il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli.

Quello della patria potestà tolta alle condannate "era oggetto di un mio progetto di legge presentato nella scorsa legislatura. Una posizione che comunque mi sento di confermare anche oggi", sottolinea Cirielli.

Un bambino - è opinione ormai unanime tra i giuristi - non può nascere in carcere e non può restarci appena nato subendo una pena che non ha meritato. Ora però Cirielli propone un passo in più: togliere il bambino alla madre condannata.




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