Hai 13 anni e mezzo, sei piccolo e bruttino. Nessuno ti ha mai filato sul serio, sei appena un po" meglio di Giacomo Leopardi. Magari un giorno le cose miglioreranno, ma per ora è dura.
Da qualche giorno sei in montagna coi tuoi, un paesino della Val di Fassa, è metà luglio, ci passerai un mese e mezzo: poi il ritorno in città - Modena, Brescia o Venezia non importa
L"unica persona che hai visto un po", per caso, è la ragazzina figlia dei contadini della casa di fronte. Un giorno ti sei fatto forza, incrociandola, hai deglutito cinque volte, sei riuscito a salutarla "Ciao". Lei ha risposto: un mezzo sorriso, occhi bassi, arrossendo, un soffio di voce.
Poi il giorno dopo idem, riincontrandola; lei un po" più tono, sorriso meno timido.
Così di nuovo ieri l"altro.
C"è un fienile fra le due case: grande, pieno di covoni, di erba secca; il profumo si sente anche da fuori. Dentro sul davanti anche due mucche.
In questi giorni piove sempre, sempre.
Ieri incontrandola hai trovato la forza di dirle: "Domani pomeriggio pioverà ancora, di sicuro, ci vediamo al fienile, metà pomeriggio?".
Lei si è fermata. Ha le trecce castane, gli occhi verdi, un grembiule grigio, gli zoccoli. Ha detto di sì, che va bene, verrà.
Domani, cioè oggi, cioè fra due ore.
Questa è la felicità.