-  Poncib√≤ Cristina  -  17/01/2013

COMMISSIONE UE: INDAGINE SUI SITI WEB DI GIOCHI E LIBRI

La Commissione europea ha pubblicato i risultati di un'indagine condotta su scala UE riguardante i siti web che vendono giochi, libri, video e musica che possono essere scaricati su un computer o su un apparecchio mobile.

Le autorità nazionali di alcuni Stati membri hanno controllato un totale di 333 siti web, tra cui 159 che vendono giochi on line.

I principali problemi riscontrati sono:

1. Clausole inique: le clausole contrattuali devono essere formulate in modo chiaro ed essere eque. Un totale di 230 siti web (69%) contiene clausole ritenute inique, ad esempio, i) clausole che escludono la responsabilità del commerciante in caso di danni al computer del consumatore a seguito di un download, ii) clausole che escludono o ostacolano il diritto dei consumatori a cercare riparazione legale o altre forme di riparazione o rendono difficoltoso l'accedervi, ovvero iii) clausole che privano i consumatori del diritto di ricevere un nuovo prodotto o di chiedere il rimborso se il prodotto scaricato non funziona;

2. Diritto di recesso: a causa della natura dei downloads il consumatore perde il diritto di recesso dal contratto quando lo scaricamento è iniziato con l'accordo del consumatore (in altri termini, il prodotto scaricato non può essere restituito); i commercianti sono tenuti però a informare i consumatori di questo fatto precedentemente all'acquisto. 141 siti web (42% dei siti controllati) non fornivano questa informazione;

3. Mancanza di informazioni sull'identità e l'indirizzo del commerciante: i commercianti sono obbligati a indicare la loro identità, il loro indirizzo geografico e la loro mail sul loro sito web per consentire ai consumatori di contattarli ove necessario. 121 siti web (36%) non indicavano queste informazioni essenziali.

Dai controlli emerge che più del 75% di questi siti web non risulta a norma per quanto concerne le regole a tutela dei consumatori. Le autorità nazionali - nel nostro caso l'autorità garante della concorrenza e del mercato, contatteranno ora le imprese interessate per consentire loro di chiarire la loro posizione o imporre di rettificare i loro siti web. Le autorità di forza pubblica nazionali riferiranno alla Commissione entro l'autunno 2013. La Commissione presenterà una relazione sui risultati.

 

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