Amministrazione di sostegno  -  Redazione P&D  -  06/02/2023

Conseguenze applicative dell'abrogazione dell'interdizione

Misure di sostegno a favore dei più fragili

e abrogazione dell’interdizione e dell’inabilitazione

===============

Cancellati i vecchi istituti ottocenteschi, l’intero fronte della “protezione stabilizzata’’ sarà destinato a reggersi in Italia, per il futuro, sull’amministrazione di sostegno; fruitori del presidio giudiziale diverranno, potenzialmente, tutti gli esseri i quali appaiano - non importa in che misura, o con quali sfumature - privi di autonomia nell'espletamento delle attività della vita quotidiana.

È una generalizzazione possibile (va rimarcato) in forza della natura quantomai duttile dell'AdS, grazie cioè alla modulabilità della   salvaguardia civilistica in esame a seconda delle esigenze dell’interessato - con un’applicabilità tale da abbracciare, sul piano disciplinare, la “clientela pesante’’ nella sua interezza: allorquando si tratti, in concreto, di far fronte a gravi pericoli di autolesionismo dell’individuo, o a gestioni segnatamente complesse e delicate.

A ciò va aggiunta la considerazione che, sul piano psicologico, l’amministrazione di sostegno - dal momento che non postula come default incapacitazioni in via automatica - si presenta quale risposta non stigmatizzante per la persona o per la sua famiglia: al contrario di quanto non avvenga per le misure che ci si propone oggi  di cancellare dal codice. “Non abbandonare” e “non mortificare” costituiscono, è stato scritto, i due principi cardine della riforma del 2004.

 




Autore

immagine A3M

Visite, contatti P&D

Nel mese di Marzo 2022, Persona&Danno ha servito oltre 214.000 pagine.

Libri

Convegni

Video & Film