"DUE POESIE SU DI ME" – Maria Rosa PANTÉ
Labbra
Ho labbra squadrettate dalle rughe
(le mie labbra, morbide, di corallo).
Ho braccia sottili e scure:
da burattino di legno. Si vedono
scorrere a fior di pelle le vene.
Rivi sepolti che urlano
per riaffiorare. Mi segna l'età,
mi incide di ricordi.
Ma quest'ora, quest'ora, io viva, vivo!
Piedi
Vorrei avere piedi
che aderiscano, larghi, a ogni sentiero
in ogni punto grande della pianta
che lascino orme d'umido
lievi sulle piastrelle
che perdano un po' di terra a ogni passo.
Piedi nudi e duri piedi anneriti
dal camminare piedi liberi
liberi di andare piedi radici,
che si nutrano del loro avanzare
verso qualunque punto cardinale.