-  Redazione P&D  -  10/07/2013

ERRATA DIAGNOSI: RICONOSCIUTO IL DANNO MORALE ANCHE ALLA MOGLIE - Cass. civ., 4.6.2013, n. 14040 - Valeria FARGIONE

La Cassazione riconosce il risarcimento del danno morale alla moglie di un paziente cui era stato diagnosticato per errore un male incurabile, sancendo che gli effetti derivanti da un errore medico colpiscono anche gli stretti congiunti.

E" questa la conclusione cui è giunta la Cassazione con la sentenza n. 14040 del 2013, che ha accolto il ricorso di una donna cui sia in primo che in secondo grado veniva negato il risarcimento dei danni morali per le sofferenze subite di persona per effetto delle lesioni e delle sofferenze inferte al marito nonché della situazione di angoscia dovute alle false informazioni sulla asserita malattia mortale di lui, sebbene poi smentite con imperdonabile ritardo.

Il marito subiva l"asportazione di un neo dalla gamba e a seguito dell"operazione residuava una leggera zoppia. Inoltre uno dei medici comunicava ai due coniugi, prima di effettuare la biopsia, che si trattava di un melanoma e che al marito rimanevano pochi mesi di vita. Il successivo esame istologico rilevava trattarsi di semplice cisti seborroica, ma dopo la prima diagnosi il marito cadeva in uno stato di profonda depressione, che coinvolgeva anche la moglie.

I due coniugi chiedevano il risarcimento dei danni per responsabilità medica alla struttura sanitaria, alla ASL ed alla Regione.

I giudici del Tribunale e quelli della Corte d"Appello accoglievano solo la richiesta di risarcimento dei danni al marito, nulla riconoscendo alla moglie.

Con ricorso incidentale in Cassazione la moglie lamenta che le sia stato negato il risarcimento dei danni morali che ha subito di persona e critica il principio affermato dai giudici di secondo grado secondo cui "i congiunti potrebbero far valere i danni c.d. riflessi solo a fronte di lesioni seriamente invalidanti della persona cara".

Sebbene la Corte d"Appello abbia dato atto dello stato ansioso con elaborazione depressiva e presenza di somatizzazioni che aveva colpito il marito, che tale stato si protraeva anche dopo il responso dell"esito favorevole della biopsia per il timore dello stesso che si trattasse di una bugia e che i familiari gli nascondessero la verità, e che per effetto di tale situazione anche la moglie appariva distrutta a causa dello stato psicologico del marito, la Cassazione ritiene che " la Corte d"Appello ha però negato la rilevanza dei danni morali con motivazione sostanzialmente apodittica: dichiarando cioè che il danno morale dei congiunti assume rilievo solo se può ricondursi alle ipotesi di lesioni seriamente invalidanti, tali cioè da rendere di particolare gravità le sofferenze del soggetto leso, e, di riflesso, quelle dei suoi prossimi congiunti e da compromettere lo svolgimento delle relazioni affettive".

La Cassazione, nel ribaltare il verdetto, ha chiarito che la situazione venutasi a creare nel caso di specie è obiettivamente idonea a configurare sofferenze di particolare gravità, non solo per il soggetto direttamente leso, ma anche per colei che da anni ne condivide la vita. Pertanto il diniego di rilievo a tali sofferenze, quale danno morale meritevole di un risarcimento, è una conclusione immotivata e contraddittoria. L"illecito, infatti, può esplicare a carico degli stretti congiunti una sua potenzialità lesiva autonoma, assumendo una valenza plurioffensiva tale da poter essere considerato come causa immediata e diretta non solo del danno subito dalla vittima, ma anche di quello subito dal congiunto ( per tutte Cass. SS.UU. 9556/2002).

In conclusione non può essere negato il danno morale autonomo al coniuge del paziente.

Tratto da http://www.lider-lab.sssup.it/lider/it/odp/in-evidenza/440-errata-diagnosi-la-moglie-del-paziente-ha-diritto-al-risarcimento-del-danno-morale.html

Sullo stesso provvedimento della Corte di Cassazione anche: MASSIMILIAMO NASO -http://www.personaedanno.it/index.php?option=com_content&view=article&id=42921&catid=94 

FRANCESCO MARIA BERNICCHI - http://www.personaedanno.it/index.php?option=com_content&view=article&id=42957&catid=78




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