Riflessioni a caldo ed in libertà sull"emendamento "scova furbetti" del colpo di frusta inserito dalla X° Commissione Senato nel decreto "Salva Italia".
Da sempre, sin dai tempi dell"università mi sono trovato a dibattere, perfino in sede di discussione di laurea, circa la risarcibilità, o meno, del danno biologico.
Allora, si parla del millennio scorso, era, però in discussione l"esistenza stessa (e la conseguente indennizzabilità) del danno in questione.
Oggi, invece, dopo mille battaglie dottrinali e giurisprudenziali, dopo notevoli e pregevoli sentenze a tutti i livelli previsti dal nostro ordinamento giuridico e giurisdizionale, assodato che il danno biologico (o alla salute) esiste, si cerca, in un sol colpo di limitarne drasticamente il suo risarcimento.
L"emendamento in questione prevede che, in caso di sinistro stradale, le lesioni di lieve entità, che non siano suscettibili di accertamento clinico strumentale obiettivo, non potranno dar luogo a risarcimento per danno biologico permanente.