-  Cendon Paolo  -  02/04/2013

IL DANNO ESISTENZIALE NELLA GIURISPRUDENZA POST 2008 - INTRODUZIONE - Paolo CENDON

Guida pratica dopo le sentenze di S. Martino

In un eBook di prossima pubblicazione per Cendon LIBRI, vengono presentate al lettore le più significative sentenze sul danno esistenziale apparse in questi ultimi 5 anni, dopo le sentenze di S. Martino. Ecco qui l"Introduzione.

----------------------------------------------------------

A chi gli chiedeva quale criterio seguire nella lettura delle sentenze, un famoso civilista italiano, Rodolfo Sacco, rispondeva di solito: "Non fermatevi a ciò che i giudici dicono, guardate ciò che i giudici fanno".

Scorrendo le   sentenze sul danno non patrimoniale, quali emesse dopo il novembre 2008, potrebbe sembrare che – dalla Corte costituzionale alla Cassazione o al Consiglio di Stato, dalla Corte dei Conti alle Corti d"Appello, dai Tribunali ordinari ai T.A.R. o ai Giudici di Pace - i principi applicati nel nostro paese siano (qui)   di un certo tipo.

Ad esempio: sì al "danno non patrimoniale" come sola categoria spendibile tecnicamente; no alle figure del danno biologico, del danno morale, del danno esistenziale; no alla risarcibilità di danni provocati dall"attentato a diritti non inviolabili. O ancora: sì alla necessità che l"offensività della condotta   sia grave; no alla rilevanza di danni di modesta entità; sì all"applicabilità di quanto sopra anche in ambito di inadempimento contrattuale.

In effetti, indicazioni del genere corrispondono a ciò alcuni estensori - all"incirca la metà, copiando dalla 26972 - scrivono talvolta nella (prima parte della) motivazione.

Ciò che davvero i giudici fanno e decidono (il dispositivo finale) è - nel 95% dei casi - alquanto diverso. Spesso l"opposto.

Lasciamo stare le ragioni per cui, tante volte,   un giudice nostrano "una ne dice e una ne fa". Non differiscono granché, per il danno non patrimoniale, da quelle abituali.

Ad esempio: desiderio di non scontentare i superiori, i potenti; scarso tempo disponibile per i ricami, stante il gran lavoro da sbrigare in ufficio; rinuncia a districarsi fra le non poche oscurità del campione di riferimento (qui la 26972/2008 ). Oppure: imbarazzo a formalizzare ciò che si vuole e si pensa in profondità; comodità del ricorso al "copia-incolla" per la cornice; voglia di proteggere le proprie sentenze da possibili impugnazioni; rassegnazione a un destino letterario di tipo bizantino/italiano.

Restiamo piuttosto al consiglio di Sacco.

E" agevole accorgersi come  sul terreno dell"art. 2059 c.c. (le sentenze di cui al presente eBook sono leggibili per esteso in www.personaedanno.it ) le ispirazioni profonde non coincidano con quanto sopra riportato. E i criteri applicati per decidere risultano in concreto assai diversi.

Ad esempio; quella del "danno non patrimoniale" appare una formula vaga (disporre un risarcimento di migliaia di euro dicendo "è così e basta" riesce, a molti giudici,   non facile); d"accordo con le S.U. per la centralità del principio del risarcimento integrale, ma le proclamazioni nella r.c. non bastano, occorre sapere come giungere a quel risultato: le voci del d. biologico, del d. morale, del d. esistenziale – descrittivo o meno che sia il loro ruolo – appaiono strumenti preziosi in materia.

Per quanto concerne il danno esistenziale poi: sono proprio le S.U. a precisare che i pregiudizi esistenziali sono, a certe condizioni, risarcibili; sapere che cosa cercare è già, in istruttoria, un mezzo trovare; tre quarti della strada la si percorre proprio se ci si chiede quel che la vittima non fa più di bello, quel che deve fare di brutto. Oppure: non è vero che  "sentire" e "fare" sono, per gli esseri umani, la stessa cosa; nel contratto le parti fanno (e nei limiti del meritevole devono poter fare) ciò che vogliono; sostenere che un certo diritto non è inviolabile non è, argomentativamente, sempre facile; il legislatore speciale potrà muoversi come gli pare, ma squilibri eccessivi di protezione fra posizioni altrettanto importanti sono, nella coscienza sociale, intollerabili.




Autore

immagine A3M

Visite, contatti P&D

Nel mese di Marzo 2022, Persona&Danno ha servito oltre 214.000 pagine.

Libri

Convegni

Video & Film