-  Anceschi Alessio  -  05/05/2015

IL DIRITTO COMUNITARIO ED INTERNAZIONALE DELLA FAMIGLIA - Alessio ANCESCHI

INTRODUZIONE

Il giurista tende spesso a sfuggire dal diritto privato internazionale, ignorandolo completamente o deviandone le regole, interpretandone restrittivamente i contenuti, al fine di escluderne l'applicazione, come se in effetti si trattasse di un settore facoltativo e superfluo del diritto.

Tale atteggiamento, condiviso in egual modo tanto dai Giudici quanto dagli avvocati, non stupisce più di tanto, posto che anche il giurista, così come qualunque altra persona, tende talvolta a rifuggire da ciò che sconosce, cercando facile rifugio nelle nozioni che gli sono più accessibili, per quanta sicurezza possa infondere il diritto nel suo complesso. Allo stesso modo, piace a taluni affidarsi ai precedenti giuridici che sforzarsi di interpretare il diritto secondo i principi che vi stanno alla base, confondendo la pavidità col pragmatismo.

Eppure, l'applicazione del diritto privato internazionale e quindi il confronto e l'applicazione del diritto di altri ordinamenti giuridici costituisce l'occasione, per il giurista, di allargare le sue vedute, di esplorare la conoscenza dell'altro e del "diverso" e talvolta, di trovare soluzioni molto più utili e convenienti per la propria clientela di quanto non possa risultare dalla mera applicazione del diritto interno.

Ciò, senza ovviamente considerare che l'applicazione delle norme di diritto privato internazionale non è certo opzionale bensì obbligatoria.

Ampliare gli spazi del diritto significa, in altri termini, distillarne i principi, scremando il superfluo per svelare la vera essenza delle regole poste alla base dell'umana convivenza.

La tolleranza, la conoscenza e la reciproca comprensione sono quei nobili valori che stanno a fondamento della materia trattata, senza dimenticare che il rispetto della cultura degli altri parte e finisce inevitabilmente nel rispetto della propria.

Oltre all'ineludibile salvaguardia dei diritti fondamentali dell'uomo, alla base di una sana interpretazione ed applicazione delle norme straniere non vi può essere che l'agostiniana considerazione che tanto le situazioni analoghe debbano essere trattate in modo eguale, quanto quelle diverse in modo differente.

Allo stesso modo, deve accompagnare l'interprete la considerazione che non sempre il diritto proveniente da Paesi economicamente più evoluti sia necessariamente da considerarsi con maggior favore rispetto a quello proveniente da Paesi più svantaggiati, dai quali possono in egual misura emergere grandi spunti di riflessione ed innovazione.

L"intensificarsi dei processi migratori sia "da" che "verso" il nostro Paese, notoriamente dedito all'interculturalità, ha incrementato l"attenzione del mondo giuridico sulle problematiche di conflitto tra i vari ordinamenti nazionali, soprattutto nella materia del diritto di famiglia.

L"interprete del diritto si trova così sempre più coinvolto in conflitti tra persone di diversa nazionalità e quindi a relazionarsi con le fonti, i principi e precetti appartenenti ad altri ordinamenti stranieri.

In materia di famiglia, il diritto privato internazionale assume peraltro un ruolo particolarmente rilevante, poiché si confronta con legami e rapporti giuridici personali ed affettivi che si prestano, per loro natura, ad assumere una maggiore connotazione culturale e sociale.

Nel contesto familiare, quindi, l"interprete incontra maggiori difficoltà nel con­ciliare i diversi sistemi giuridici, poiché l"applicazione di un ordinamento e la re­lativa esclusione dell"altro, comportano significative conseguenze per i vari soggetti coinvolti nel rapporto giuridico interessato.

Tra i vari istituti considerati nella presente trattazione meritano di essere citati i matrimoni poligamici, le unioni omosessuali e le c.d. domestic partnership, gli accordi prematrimoniali e gli istituti dotali, il ripudio ed il divorzio diretto, i rapporti di genitorialità fittizia e le tematiche connesse ai rapporti di filiazione, senza dimenticare le problematiche connesse ai matrimoni misti, alla sottrazione internazionale dei minori ed alle obbligazioni alimentari.

Le diverse soluzioni apportate dalla dottrina e dalla giurisprudenza al fine di adeguare il nostro ordinamento e quelli stranieri, sono in piena evoluzione, così come la società che il diritto cerca di regolare. Le finalità alle quali tende il diritto privato internazionale sono tanto più vicine dal realizzarsi quanto più si comprende che il rispetto "dell"altro" e del "diverso" costituisce un elemento essenziale per il vero benessere della società nella sua globalità, il quale, allo stesso modo, non può prescindere dalla coscienza della propria identità e soprattutto dall"affermazione dei diritti fondamentali dell'uomo.

Il presente volume analizza le tematiche connesse al diritto internazionale privato in modo globale, fondendo la normativa interna prevista dalla l. 31.5.1995 n. 218 con la normativa internazionale e quella comunitaria, sempre più preponderante rispetto a quella interna, distinguendo per ogni materia, la disciplina sulla giurisdizione, quella sulla legge applicabile e quella sul riconoscimento e l'esecuzione dei provvedimenti stranieri.

Esso risulta aggiornato alle regolamentazioni comunitarie più recente ed in particolare al reg. CE n. 4/2009 del 18.12.2008 sulla competenza, la legge applicabile, il riconoscimento e l'esecuzione delle decisioni in materia di obbligazioni alimentari e dal reg. CE n. 1259/2010 del 20.12.2010 sulla legge applicabile al divorzio ed alla separazione personale, ai quali devono aggiungersi il reg. CE n. 650/2012 del 4.7.2012 sulle successioni mortis causa ed il certificato successorio europeo ed il reg. CE n. 1215/2012 del 12.12.2012 sulla competenza giurisdizionale, il riconoscimento e l'esecuzione delle decisioni in materia civile e commerciale.

Sotto il profilo interno il presente volume risulta invece aggiornato al d.lgs. 3.2.2011 n. 71 sulle funzioni consolari ed al d.lgs. 28.12.2013 n. 154 sulla riforma in materia di filiazione.

 

Indice del volume:

cap. 1 I PRINCIPI GENERALI

1. Premessa.

2. Le fonti internazionali.

3. Le fonti comunitarie.

4. Gli ordinamenti plurilegislativi.

5. Il principio di ordine pubblico.

5.1. L"ordine pubblico internazionale.

5.2. Il contenuto del principio di ordine pubblico.

6. Le norme di applicazione necessaria.

7. Il principio di reciprocità.

8. La conoscenza della legge straniera.

 

cap. 2 LA GIURISDIZIONE E LA LEGGE APPLICABILE

1. La giurisdizione italiana.

2. I criteri generali.

3. La convenzione di Bruxelles del 27.9.1968 e la sua evoluzione.

4. Le norme giurisdizionali in materia di famiglia.

5. La giurisdizione convenzionale e l'accettazione tacita della stessa.

6. La giurisdizione volontaria.

7. L'individuazione della legge applicabile.

8. Il criterio della nazionalità.

9. Gli apolidi ed i rifugiati.

10. La cittadinanza multipla.

11. Il concorso dei criteri di collegamento.

12. L'applicazione della legge straniera nell'ordinamento italiano.

13. La qualificazione degli istituti.

14. L"interpretazione e l"adat­tamento della legge straniera.

 

cap. 3 L'EFFICACIA DEI PROVVEDIMENTI STRANIERI

1. Premessa.

2. La disciplina generale in materia di efficacia dei provvedimenti stranieri.

3. L"ordine pubblico processuale.

4. Ulteriori considerazioni sui presupposti di natura processuale.

5. Il riconoscimento dei provvedimenti stranieri in materia di capacità delle persone, rapporti di famiglia e volontaria giurisdi­zione.

6. La delibazione delle sentenze straniere.

 

cap. 4 IL MATRIMONIO

1. Premessa.

2. La promessa di matrimonio.

3. La capacità matrimoniale.

4. Il matrimonio dello straniero in Italia.

4.1. La tutela del diritto a contrarre matrimonio e le limitazioni amministrative connesse al rilascio del      nulla osta matrimoniale.

4.2. Le limitazioni concernenti la regolarità del soggiorno dello straniero in Italia.

5. I singoli impedimenti: Il limite dell'endogamia.

6. La maggiore età e l"infermità di mente.

7. La libertà di stato.

7.1. I matrimoni poligamici.

8. Le unioni civili riconosciute.

9. Le unioni omosessuali.

10. Il matrimonio dell"italiano all"estero.

11. Il matrimonio consolare.

12. La celebrazione del matrimonio.

13. Il matrimonio religioso.

14. Le pubblicazioni e le trascrizioni del matrimonio.

15. Il libretto di famiglia internazionale.

16. L"acquisto della cittadinanza per matrimonio a seguito della riforma del 2009.

 

cap. 5 I RAPPORTI TRA CONIUGI

1. Il principio di eguaglianza tra i coniugi.

2. Le norme internazionali.

3. La legge applicabile ai rapporti personali tra coniugi.

4. Il criterio della prevalente localizzazione della vita familiare.

5. I rapporti patrimoniali tra coniugi.

6. La legge convenzionale.

7. La forma dell"accordo.

8. L"oppo­nibilità ai terzi del­l"accordo coniugale.

9. La dote.

10. I contratti prematrimoniali.

11. I rapporti patrimoniali nelle unioni civili ed omosessuali.

12. I rapporti contrattuali tra familiari.

 

cap. 6 GLI ISTITUTI DELLA CRISI FAMILIARE

1. Premessa.

2. Le norme sulla giurisdizione.

3.  La legge applicabile in virtù dell'ordinamento interno.

4. La legge applicabile in virtù della normativa comunitaria.

5. Il ripudio.

6. La cessazione delle unioni civili ed omosessuali.

7. La regolamentazione delle questioni connesse alla crisi familiare.

7.1. Gli accordi prematrimoniali sul divorzio.

8. Il divorzio diretto.

8.1. La conversione della separazione in divorzio.

8.2. L"applicazione necessaria della normativa interna.

9. Le cause tassative di separazione e divorzio ed il decorso necessario del tempo.

10. La disciplina sul riconoscimento dei provvedimenti concernenti la crisi familiare pronunciati all"estero.

11. La convenzione dell"Aja del 1.6.1970.

12. L'evoluzione della disciplina sul riconoscimento dei provvedimenti stranieri in materia di separazione e divorzio, in ambito europeo.

13. Il divorzio diretto in caso di celebrazione di un nuovo matrimonio all"estero.

14. Il mutamento delle condizioni di separazione o di divorzio.

15. L"annulla­mento del matrimonio.

 

cap. 7 LA FILIAZIONE

1. Premessa.

2. La giurisdizione.

3. La legge applicabile alla filiazione.

4. I limiti all'applicazione del diritto straniero.

5. La legge applicabile alle azioni di stato.

5.1. Le azioni di contestazione e riconoscimento.

6. Il riconoscimento dei provvedimenti stranieri.

7. I rapporti di filiazione nell'ambito delle famiglie non riconosciute.

8. Le tecniche di procreazione medicalmente assistita.

9. La maternità surrogata e la locazione dell"utero.

9.1. Problematiche internazionali connesse alla maternità surrogata.

10. La normativa internazionale in materia di filiazione.

11. La disciplina sulla registrazione delle nascite.

12. La prova della filiazione.

 

cap. 8 I RAPPORTI TRA GENITORI E FIGLI

1. La giurisdizione.

2. La legge applicabile ai rapporti tra genitori e figli.

3. La responsabilità genitoriale.

4. Il mantenimento dei figli.

5. L"affida­mento dei minori ed il diritto di visita.

6. Il riconoscimento e l'esecuzione dei provvedimenti stranieri.

6.1. La disciplina comunitaria.

7. La normativa internazionale in materia di affidamento dei minori.

8. La convenzione di Lussemburgo del 20.5.1980 sull"affi­da­mento dei minori.

9. La convenzione dell"Aja del 25.10.1980 sulla sottrazione dei minori.

10. Il contrasto tra le due convenzioni del 1980 e la loro applicazione pratica.

11. La regolamentazione comunitaria in materia di affidamento dei minori.

12. Le limitazioni poste dall'ordinamento interno in ordine alla sottrazione dei minori.

 

cap. 9 LE OBBLIGAZIONI DI TIPO ALIMENTARE

1. Premessa.

2. La giurisdizione.

3. L'evoluzione della normativa internazionale e comunitaria sulle obbligazioni alimentari.

4. La legge applicabile.

5. La convenzione Aja del 2.10.1973 sulla legge applicabile in materia alimentare.

5.1. La convenzione dell"Aja del 24.10.1956.

5.2. I limiti di ordine pubblico.

6. Il riconoscimento dei provvedimenti stranieri in materia di obbligazioni alimentari.

6.1. La normativa comunitaria.

6.2. La convenzione dell"Aja del 2.10.1973 sul riconoscimento e l"esecuzione dei provvedimenti stranieri concernenti le obbligazioni alimentari.

6.3. La convenzione dell"Aja del 15.4.1958.

7. La convenzione di New York del 20.6.1956 sull"esazione delle prestazioni alimentari all"estero.

8. Le conseguenze civili al mancato adempimento degli obblighi alimentari.

 

cap. 10 LA SUCCESSIONE

1. premessa.

2. La giurisdizione secondo l'ordinamento interno.

2.1. La giurisdizione secondo l'ordinamento comunitario.

3. La legge applicabile alla successione mortis causa nell'ordinamento interno.

4. La legge applicabile alla successione nel diritto comunitario.

5. La tutela dei legittimari.

6. La qualificazione dei rapporti di famiglia ai fini successori.

6.1. La successione del coniuge.

6.2. La successione dei figli.

7. La capacità successoria sotto il profilo attivo e passivo.

8. La forma del testamento.

8.1. Le forme atipiche previste dagli ordinamenti stranieri.

8.2. I presupposti formali delle disposizioni testamentarie secondo la normativa comunitaria.

9. Il testamento internazionale.

10. I patti successori.

11. Il fedecommesso.

12. Il trust testamentario e la disposizione rimessa all'arbitrio del terzo.

13. La divisione ereditaria.

14. L'eredità vacante.

15. Il riconoscimento e l'esecuzione dei provvedimenti stranieri.

16. I poteri consolari in materia di successione.

17. L"amministra­zione internazionale delle successioni.

18. Il certificato successorio europeo.

19. I certificati di morte ed il rimpatrio delle salme.

20. La scomparsa, l"assenza e la dichiarazione di morte presunta.




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