L"art. 58, del d.l. "Sviluppo" (Misure urgenti per la crescita del Paese), approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 15 giugno u.s., dispone in merito all"attivazione di un apposito fondo per distribuire derrate alimentari alle persone indigenti attraverso le organizzazioni non profit. Il modello individuato dal Governo italiano è quello contenuto nel Programma di aiuti agli indigenti finanziato dall"UE, in base al Regolamento n. 87/2010. Esso contempla la distribuzione gratuita di derrate alimentare provenienti dalle scorte di intervento dell"UE e da risorse finanziarie. A questo scopo, ogni anno, all"Italia è assegnato un paniere di risorse da "scambiare" con prodotti alimentari (al momento per l"Italia sono disponibili 100 milioni per ciascuno degli anni 2012 e 2013).
Come avviene la distribuzione ? Attraverso l"azione degli enti caritatevoli accreditati presso l"Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura), che ad oggi sono i seguenti:
Croce Rossa Italiana
Caritas italiana
Fondazione Banco Alimentare
Associazione Banco Alimentare Roma
Associazione Sempre insieme per la pace
Banco delle opere di carità
Comunità di Sant"Egidio
A seguito dell"approvazione del dl Sviluppo, alle provvidenze provenienti dall"UE, si aggiunge il fondo istituito dall"articolato approvato dal Consiglio dei Ministri. Nei dettagli: entro il 30 giugno di ogni anno, con un decreto del Ministro dell"Agricoltura, di concerto con il Ministro per la Cooperazione internazionale e l"integrazione, sarà adottato il programma annuale di distribuzione delle derrate, con il quale si procederà ad identificare i seguenti elementi:
i prodotti da distribuire
le organizzazioni non profit beneficiarie
le modalità di attuazione del programma
In modo particolare, preme evidenziare che la disposizione contenuta nel dl Sviluppo stabilisce che il fondo istituito possa essere alimentato (come altri esempi nel passato) da erogazioni liberali e donazioni fornite da parte di soggetti privati e volte ad incrementare le dotazioni del Fondo. Il dl prevede, al riguardo, un incentivo fiscale, a favore di quanti intendano alimentare il fondo: per essi sono previsti i benefici fiscali stabiliti nell"art. 13, d.lgs. n. 460/07 relativo agli enti non commerciali e alle ONLUS, che stabilisce quanto segue:
diretta l'attività dell'impresa, che, in alternativa alla usuale eliminazione dal circuito
commerciale, vengono ceduti gratuitamente alle ONLUS, non si considerano destinati a
finalità estranee all'esercizio dell'impresa ai sensi dell'articolo 53, comma 2, del testo unico
delle imposte sui redditi, approvato con il decreto del Presidente della Repubblica 22
dicembre 1986, n. 917;
• cessione gratuita, e senza alcun limite, di derrate alimentari e prodotti farmaceutici alla
cui produzione o scambio è diretta l"attività dell"impresa cedente. Si tratta di quei prodotti
alimentari o farmaceutici che vengono generalmente esclusi dal commercio per difetti di
confezionamento o altre cause che, comunque, non ne impediscono l"utilizzo (ad esempio
prodotti prossimi alla scadenza).
Come spiegato dal Ministro all"Agricoltura, Mario Catania, il nuovo fondo intende realizzare tre obiettivi:
Le organizzazioni non lucrative, come più volte, ribadito sono le protagoniste delle nuove disposizioni, in linea coerente con quanto già esse operano nell"ambito della distribuzione delle risorse comunitarie. Ad oggi, le organizzazioni non profit risultano essere accreditate presso l"AGEA, ai sensi della delibera n. 164 del 12 maggio 2006 della medesima Agenzia, che prevede, ai fini del suddetto accreditamento, che le organizzazioni, quale requisito principale, svolgano da almeno 5 anni la distribuzione degli alimenti assegnati dall"Agea. In alternativa, le organizzazioni debbono:
Il dl Sviluppo, in sintesi, tenta di dare una risposta concreta al problema delle eccedenze alimentari: come riportato da Il Sole 24 Ore di lunedì 11 giugno 2012, nella filiera del cibo si perdono ogni anno 5,5 milioni di tonnellate, per un controvalore di circa 13 milioni di euro.