-  Gasparre Annalisa  -  28/08/2014

IL MOSTRO DI FOLIGNO, GLI ANIMALI E I SERIAL KILLER - Annalisa GASPARRE

Crudelitas in animalia est tirocinium crudelitatis contra homines

Lo dicevano gli antichi, lo dice chi studia l'operato dei serial killer: chi è crudele con gli animali lo è (o lo sarà) anche con le persone. Non è un dogma degli animalisti, ma un riscontro che ogni criminologo - ma anche l'uomo della strada - può trarre dal dato empirico.

La stampa di questi giorni ci rinvia a un periodo molto doloroso (1992-1993), quello del c.d. Mostro di Foligno, alias di Luigi Chiatti, l'uomo condannato per gli omicidi di due bambini. Condannato in primo grado a due ergastoli, in appello Luigi Chiatti è stato dichiarato seminfermo di mente e la pena è stata ridotta a 30 anni di reclusione. La scarcerazione è prevista nel 2015.

Oggi si torna a parlare di lui (Il Giornale, 11 agosto 2014) perché avrebbe confidato per iscritto a un amico di sognare animali da scuoiare. "Sono sul corridoio di sezione con mia madre e altri detenuti e ho con me le forbicine piccole della Chicco. Ci sono nel corridoio dei capi di bestiame (mucche, credo). Con meticolosità le dobbiamo fare a pezzi piccoli (privati di carne e grasso), non c'è spargimento di sangue".

D'oltreoceano ci arriva un'altra notizia: questa volta le accurate indagini svolte per l'uccisione di due cani hanno permesso di individuare e fermare un serial killer. In California i padroni dei due cani freddati con un'arma da fuoco avevano visto l'auto del sadico e l'avevano segnalato alla polizia. È stato quando gli agenti hanno tentato di arrestare l'uomo che si è potuta verificare che le analisi delle armi trovate in suo possesso erano le stesse che avevano già ucciso almeno quattro persone e ferito altre. Tre vittime erano colpite con un colpo di pistola mentre si trovavano alla guida mentre un'altra era un senzatetto che stava raccogliendo bottiglie vuote dai cassonetti dell'immondizia da restituire al supermercato e ricavare qualche dollaro con il "reso dei vuoti". Si tratta di una ferocia inaudita e assolutamente immotivata, così come alcun collegamento era possibile scorgere tra le vittime, accomunate solo da essersi trovate nella linea di fuoco di un sadico che andava in giro a sparare a persone e animali.

Il legame tra crudeltà sugli animali e sulle persone non è nuovo, anzi, è confermato dai fatti. Questi solo gli ultimi di questi giorni.




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