Cultura, società  -  Redazione P&D  -  22/10/2021

Il premio nobel Giorgio Parisi a Trieste: “La paura dei vaccini? E' irrazionale. Il valore della scienza andrebbe insegnato fin dall'asilo"

VACCINI, CLIMA E RICERCA: A TRIESTE IL VALORE DELLA SCIENZA SPIEGATO DAL PREMIO NOBEL GIORGIO PARISI

 

‘’Anche l’arma migliore che abbiamo contro il Covid, il vaccino a mRna, è frutto di uno sforzo trentennale cominciato negli anni ’90 per mettere a punto questa tecnologia. Ma se si è creata questa resistenza nei confronti del vaccino, una resistenza che dà conto di uno scollamento nella società, significa da un lato che il messaggio non è stato passato con sufficiente chiarezza, dall’altro che le minoranze di oggi, grazie ai social network, possono rinchiudersi in una sorta di bolla in cui le opinioni di pochi si alimentano vicendevolmente, prive di contraddittorio, fino a riempire qualche piazza d’Italia, come è successo a Trieste’’.

 

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HA RICEVUTO LA TERZA DOSE DI VACCINO POCO TEMPO FA. PERCHÉ LE PERSONE CONTINUANO AD AVERE PAURA DEL VACCINO?

 

‘’È una paura irrazionale. Finora circa 3 miliardi di persone hanno ricevuto una doppia dose di vaccino e un individuo su un milione ha subito conseguenze gravi da questa somministrazione. Sono davvero pochi i farmaci per cui siamo in grado di conoscere le conseguenze su numeri così alti di persone e finora non sappiamo di alcun vaccino che abbia comportato conseguenze a lungo termine. Per la tecnologia impiegata, i vaccini a mRna sono i più sicuri in assoluto. Se poi guardiamo ai numeri della pandemia il problema non si pone: ha causato la morte di due persone su mille in Italia, e se non ci fossero state misure di contenimento saremmo potuti arrivare all’un per cento di morti’’.




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