La prima volta che l'ho incontrata è stata anche l'unica. Moderava un incontro a Milano, al salone del libro, nel 2017. In verità era uno scontro fra Valeria Palumbo che dava voce a Virginia Woolf e me che davo voce a Jane Austen, uno scontro ironico e molto ironica era Luisa Pronzato la giornalista, femminista, che moderava. Piccolina, mi ha accolta come se ci conoscessimo da sempre, un po' ruvida, in realtà senza cerimonie, diretta, intelligente, accogliente.
Poi per molti anni pochissimi contatti, finché nel 2021 le ho scritto della iniziativa Pillole in Versi e lei ha capito subito la bellezza, complessità, attualità del progetto, sia pur periferico, e mi ha dato spazio sul blog che lei stessa aveva ideato e fondato, un blog del Corriere della Sera, La 27sima ora, dedicato al femminile, alle donne. Lei era stata anche l'anima della manifestazione sempre del Corriere, il Tempo delle donne...
Cosa sia Pillole in versi ecco qui https://27esimaora.corriere.it/21_marzo_20/comunita-versi-poesie-tutto-paese-cosi-si-cura-linguaggio-ci-si-cura-le-parole-e8f0eb20-89a3-11eb-8483-12afb3b5bb7e.shtml
proprio nel blog di Luisa.
Che era di Luisa, quando ci siamo scritte per via delle pillole di poesia ho saputo che era malata, così le ho mandato delle poesie, mie, delle pillole che ci hanno unite come se ci ritrovassimo in alcune cose che erano fondamentali per entrambe: la poesia, le donne, la bellezza, il mare.
Luisa Pronzato, grande donna, grande giornalista è morta qualche giorno fa, di notte, la mattina io non sapevo che lei non ci fosse più eppure forse c'era ancora perché ho scritto questa poesia
Vento forte da nord
il soffio si arrotola, si arrotonda
e diventa rombo di onde del mare.
Risuona nei miei organi vitali:
non posso più tacere
perchè io sono vento e sono mare.