Responsabilità civile  -  Redazione P&D  -  11/07/2023

“ Infezione  da  Covid-19  e  polizza  infortuni :  il  Tribunale  di  Lucca  riconosce  l’indennizzo  agli  eredi  dell’assicurato “ -Trib. Lucca  sentenza  13  gennaio 2023 - Massimo Niro

1.Il  Tribunale  di  Lucca, con  una  chiara  ed  articolata  sentenza, si  è  pronunciato  su  una  questione  giuridica  che  in  tempi  recenti  ha  interessato  diversi  Tribunali  italiani ( con  pronunce  di  segno  diverso, come  si  vedrà ) :  la  questione  dell’indennizzabilità ( o  meno )  dell’evento  morte  cagionato  da  infezione  da  Sars-CoV-2  ai  sensi  delle  condizioni  generali  di  polizza,  che  definiscono  l’infortunio  come  l’evento  dovuto  a  causa  fortuita, violenta  ed  esterna, che  produca  lesioni  fisiche  oggettivamente  constatabili, le  quali  abbiano  per  conseguenza  la  morte, una  invalidità  permanente  oppure  una  inabilità  temporanea “.

Nel  caso  sottoposto  al  Tribunale  di  Lucca  le  eredi  dello  stipulante  convenivano  in  giudizio  la  compagnia  assicurativa  per  sentirla  condannare  al  pagamento  in  loro  favore  dell’indennizzo  previsto  dalla  polizza ( Polizza  Persona  Sicura, che  garantiva  per  morte  conseguente  ad  infortunio ),  dato  che  il  loro  dante  causa  era  deceduto  in data  20.3.2020  a  causa  dell’acuirsi  dell’infezione  da  Covid-19 ;  la  compagnia  di  assicurazioni  si  costituiva  ed  eccepiva  l’inoperatività  della  polizza,  sostenendo  che  l’infezione  da  Covid-19  doveva  considerarsi  “malattia”  e  non  già  “infortunio”.  

E’  proprio  questo  il  nodo  della  questione  in  oggetto :  l’infezione  da  Sars-Cov-2  contratta  dall’interessato  può  rientrare  nella  nozione  di  ‘infortunio’  prevista  dalla  polizza  stipulata  dal  medesimo ?  Per  rispondere  al  quesito  non  ci  si  può  limitare  ad  operare  un  mero  rinvio  alla  disposizione  di  cui  all’art. 42, comma  2, D.L. 18/2020,  che  ricomprende  espressamente  le  infezioni  dovute  a  Coronavirus  tra  le  ipotesi  di  infortunio  sul  lavoro,  poiché  la  predetta  norma  si  applica  al  settore  delle  assicurazioni  sociali  e  non  alle  polizze  private “ ;  piuttosto, si  deve  avere  riguardo  al  contenuto  delle  condizioni  assicurative “ ( così, correttamente, il  Tribunale  di  Lucca  a  pag. 4  della  sentenza  in  esame ).  

Peraltro, un  altro  giudice  di  merito  ha  osservato  che  è  ben  vero  che  i  precedenti  giurisprudenziali  richiamati  riguardano  l’assicurazione  obbligatoria  degli  infortuni  sul  lavoro, non  i  contratti  di  assicurazione  contro  i  danni  di  diritto  privato,  ma  è  altrettanto  innegabile  che  “ il  principio  da  essi  espresso  in  ordine  al  carattere  ‘violento’  dell’azione  di  fattori  microbici  o  virali  non  può  non  valere  anche  nell’ambito  delle  assicurazioni  private, non  potendo  essere  diverso  il  significato  del  termine  a  seconda  della  qualità  dell’infortunato  o  del  fondamento  della  tutela “ ( Tribunale  Udine  sentenza  n.179/2023,  richiamata  nell’articolo  di  E. Pedoja e  A. Lacchini   Covid  e  polizza  infortuni : ultima  stagione ?,  in  www.ridare.it,  

6  aprile  2023 ).   Infatti, è  stata  la  Suprema  Corte  che, seppure  in via  incidentale, ha  affermato  che  “nell’assicurazione  obbligatoria  contro  gli  infortuni  sul  lavoro,  costituisce  causa  violenta  anche  l’azione  di  fattori  microbici  o  virali  che, penetrando  nell’organismo  umano, ne  determinino  l’alterazione  dell’equilibrio  anatomo-fisiologico “ ( Cass. sez. lav. 10  ottobre  2022, n.29435,  citata  anche  nella  sentenza  del  Tribunale  di  Lucca  che  qui  si  commenta ).  

Orbene, seguendo  l’iter  argomentativo  del  Giudice  monocratico  lucchese,  si  evidenzia  che  l’infezione  da  Covid-19  contratta  dall’interessato  è  stata  certamente  dovuta  a  ‘causa  fortuita’ ed  anche  ‘esterna’,  poiché  notoriamente  La  trasmissione  del  virus  avviene  principalmente  tramite  droplet, aerosol  o  contatto  con  superfici  infette :  un  soggetto  positivo  e  infetto  che  starnutisce, tossisce, parla  o  respira  in  prossimità  di  persone  o  superfici  è  capace  di  infettarle  o  di  renderle  potenzialmente  infettabili  attraverso  un  trasmettitore  certamente  esterno “ ( pag. 5  della  sentenza ).  Meno  agevole  è  rispondere  alla  domanda  se  l’infezione  da  Coronavirus  integri ( o  meno )  la  ‘causa  violenta’ :  sul  punto  il  Tribunale  di  Lucca  svolge  ampie  e  coerenti  considerazioni  e  giunge  alla  conclusione  che  …per  l’infezione  virale  da  Sars-CoV 2  può  ritenersi  sussistente  il  requisito  della  causa  violenta, in  quanto  la  penetrazione  del  virus  nell’organismo  avviene  in  maniera  concentrata  nel  tempo “ ( pag. 7 ).  

A  sostegno  di  tale  conclusione  il  Giudice  toscano  richiama  i  contributi  della  dottrina, della  legislazione  e  della  giurisprudenza  giuslavoristica, atteso  che  la  materia  della  copertura  assicurativa  contro  gli  infortuni  è  stata  oggetto  di  plurime  decisioni  giurisprudenziali  proprio  in  questo  ambito “ ( pag. 5 ) :  si  è  partiti  da  una  definizione  del  carattere  della  ‘causa  violenta’  che  ricollegava  la  violenza  all’azione  traumatica  delle  cause  meccaniche, ma  Negli  anni, la  giurisprudenza  ha  affinato  la  definizione  di  causa  violenta, emancipando  tale  concetto  dal  carattere  traumatico  delle  cause  meccaniche  e  identificandolo  con  l’elemento  della  concentrazione  cronologica  con  cui  l’agente  esterno  cagiona  l’infortunio “ ( pag. 6 ).

Questo  è  stato  l’approdo  interpretativo, costante, della  giurisprudenza  giuslavoristica, sin  dagli  anni  Ottanta  del  secolo  scorso,  secondo  cui  la  definizione  di  causa  violenta  non  può  ricomprendere  i  soli  eventi  traumatici,  ma  deve  ricomprendere  anche  gli  eventi, come  l’infezione  virale, dotati  delle  caratteristiche  dell’accidentalità, dell’esteriorità  causale  e  appunto  della  violenza, intesa  come  concentrazione  cronologica.  

Questa  linea  interpretativa  è  stata  altresì  condivisa  dalla  dottrina  medico-legale,  che  pure  ritiene  che  la  causa ‘virulenta’ ( un’infezione  virale  o  batterica )  sia  da  considerarsi  alla  stregua  della  causa  ‘violenta’ ( pag. 7  della  sentenza  in  esame ).   Sul  punto  si  è  espresso  in  termini  esplicitamente  adesivi  anche  il  Tribunale  di  Torino,  affermando  che  “ Risulta  dunque  inequivocabile  che  la  dottrina  medico legale  abbia  costantemente  considerato  un’infezione  virale  o  batterica, sulla  cui  trasmissione  vi  sia  nozione  delle  modalità  di  contagio  anche  ambientale, ovvero  non  mediato  da  energia  meccanica,  un  infortunio  a  tutti  gli  effetti, dotato  delle  caratteristiche  della  accidentalità, della  violenza  e  dell’esteriorità  causali “ ( Trib. Torino  sentenza  19  gennaio  2022, n.184,  pubblicata  in  www.Il Quotidiano Giuridico.it, 12  aprile  2022,  con  nota  di  P. Russo  dal  titolo  Morte  da  Covid-19 :    all’indennizzo  se  la  polizza  privata  copre  il  rischio ‘infortuni’ ).

Pertanto, il  Giudice  del  Tribunale  di  Lucca  osserva  che  la  differenza  tra  ‘infortunio’ e  ‘malattia’  sta  nel  meccanismo  di  azione, che  è  rapido  e  concentrato  nell’infortunio  e  invece, lento e  prolungato  nelle  malattie “ ( pag. 7 ).   Una  parte  della  giurisprudenza  di  merito, peraltro, si  è  pronunciata  in  senso  contrario,  sostenendo  che  “ Il  Covid-19, in  sé,  non  è  dunque  un  infortunio, ma  una  malattia ( che  può  risolversi  con  sintomi  lievi, ma  può  portare  anche  alla  morte ) “ ( Trib. Pesaro  ordinanza  n.690/2021,  richiamata  in  E. Pedoja  e  

A. Lacchini, op. cit. ).  Tuttavia, si  concorda  con  il  Tribunale  di  Lucca  che  …considerare  l’infezione  da  Covid-19  come  la  malattia  che  origina  dalla  contrazione  del  virus  significherebbe  confondere  la  causa  della  lesione  con  l’effetto “,  posto  che  Per  la  verifica  della  indennizzabilità  dell’infortunio…rileva  il  fattore  causale, ciò  che  dunque  è  stato  l’elemento  che  ha  cagionato  l’evento  lesivo, non  le  sue  conseguenze “ ( ancora  pag. 7  della  sentenza  che  si  commenta ).

2. Il  Tribunale  toscano, nella  sua  esauriente  motivazione, utilizza  anche  altri  argomenti  a  sostegno  della  tesi  della  indennizzabilità  quale  ‘infortunio’  dell’infezione  da  Covid-19,  come  l’interpretazione  sistematica  delle  clausole  della  polizza, con  particolare  riguardo  alle  clausole  di  esclusione  del  rischio :  si  evidenzia, quindi,  che  nella  polizza  in  oggetto  l’unica  ipotesi  espressamente  prevista  tra  le  infezioni  virali  è  quella  contemplata  dall’art. 5  delle  condizioni  di  assicurazione,  che  individua  tra  i  soggetti  non  assicurabili  coloro  che  siano  affetti  da  “infezione  da  HIV “,  così  dimostrando, a  contrario, come  l’infezione  da  HIV - definita  quale ipotesi  di  aggravamento  del  rischio -  sia  astrattamente  ricompresa  nella  definizione  di  infortunio “ ( pag. 8 ).   Ne  consegue, logicamente, che  poiché  nella  polizza  in  questione   l’infezione  virale  da  HIV  è  astrattamente  considerata  quale  infortunio  e  nessuna  esclusione  ulteriore  è  stata  pattuita  tra  le  parti,  l’infezione  virale  diversa  dall’HIV  è  ricompresa  nel  rischio  garantito “ ( pag. 9 ).  

Ancora, si  sottolinea  che  una  siffatta  interpretazione  può  essere  avvalorata   sulla  base  del  disposto  dell’art.1370  c.c. ( “ Le  clausole  inserite  nelle  condizioni  generali  di  contratto  o  in  moduli  o  formulari  predisposti  da  uno  dei  contraenti  s’interpretano, nel  dubbio, a  favore  dell’altro “ ),  dato  che  per  consolidata  giurisprudenza  “ Le  clausole  di  polizza, che  delimitino  il  rischio  assicurato, ove  inserite  in  condizioni  generali  su  modulo  predisposto  dall’assicuratore,  sono  soggette  al  criterio  ermeneutico  posto  dall’art.1370  cod. civ. e, pertanto, nel  dubbio, devono  essere  intese  in  senso  sfavorevole  all’assicuratore  medesimo “ ( cfr., in  tal  senso, anche  Trib. Torino  sentenza  cit. ).  

Infine, il  Giudice  lucchese  evidenzia  che  …è  provato, sulla  base  della  documentazione  in  atti, che  il  decesso  dell’assicurato  è  avvenuto  a  causa  dell’infezione  da  Sars-CoV 2 “ ,  atteso  che  risulta  dagli  atti  che  l’interessato  ha  fatto  accesso  al  Pronto  Soccorso  dell’Ospedale  di  Lucca  con  diagnosi  di  “febbre  e  sindrome  influenzale  in  paziente  covid  positivo “,  è  stato  ricoverato  nel  reparto  di  Malattie  Infettive  e, poi, nel  reparto  di  Terapia  Sub Intensiva  e  in  quello  di  Rianimazione, dove  è  deceduto  in  data  20.3.2020 ( pag. 9  della  sentenza ).

La  conclusione  dell’iter  argomentativo  del  Tribunale  di  Lucca  è  che  …l’infezione  virale  da  Sars-Cov 2  che  ha  cagionato  la  morte  del … deve  essere  considerata  tra  gli  eventi  rientranti  nella  garanzia  offerta  dalla  polizza  Persona  Sicura  stipulata  dall’assicurato, essendo  tale  evento  annoverabile  tra  le  ipotesi  di  infortunio  indennizzabile  previste  dal  testo  contrattuale” ( pag.10 ).  Di  conseguenza, il  Tribunale  liquida  la  somma  prevista  dal  testo  contrattuale  per  l’evento  morte, pari  ad  euro  1.500.000,00,  somma  da  devolvere  alle  attrici  quali  eredi  dell’assicurato, secondo  le  quote  di  legge ( 1/3  a  favore  di  ciascuno ).

Tenuto  conto  della  novità  della  questione  giuridica  sottoposta  al  vaglio  del  Tribunale ( che  conta  solo  pochi  precedenti  di  merito, peraltro  di  segno  contrario )”,  il  Giudice  di  Lucca  reputa  di  compensare  integralmente  tra  le  parti  le  spese  processuali ( pag.10,  ultimo  capoverso  della  motivazione ).  Quest’ultima  statuizione  è  corretta  e  almeno  in  parte  condivisibile, alla  luce  del  dettato  dell’art. 92  comma  2  c.p.c.  in  punto  di  compensazione  delle  spese :  tuttavia, pare  di  poter  rilevare  che  le  più  recenti  decisioni  di  merito, anche  successive  a  quella  del  Tribunale  di  Lucca  qui  commentata,  sono  in  prevalenza  orientate  nel  senso  della  indennizzabilità  dell’infezione  da  Covid-19  quale  ‘infortunio’  nell’ambito  delle  assicurazioni  private ( così  E. Pedoja  e  A. Lacchini, op. cit. ).  

Dunque, per  concludere, la  pronuncia  che  in  questa  sede  si  segnala  non  soltanto  è  ben  motivata  e  condivisibile  nell’apparato  argomentativo, ma  è  altresì  in  linea  con  l’indirizzo  giurisprudenziale  più  recente  e  maggioritario  sulla  questione  che  ci  occupa ; i  precedenti  di  merito, conseguentemente, non  sono  più  pochi  e  neppure  in  prevalenza  di  segno  contrario  rispetto  alla  decisione  del  Tribunale  di  Lucca  in  data  13  gennaio  2023.

                                                                                                     Massimo  Niro

                                                                                              ( giurista,  ex  magistrato )


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