-  Gasparre Annalisa  -  10/01/2013

INGIUSTA DETENZIONE: INDENNITA A FAVORE DEGLI EREDI - . Cass. pen. 76/2013 – Annalisa GASPARRE

INGIUSTA DETENZIONE: INDENNITA' A FAVORE DEGLI EREDI. Cass. pen. 76/2013 – Annalisa GASPARRE

Corte di Cassazione, sez. IV penale, sentenza n. 76 del 2 gennaio 2013 - Presidente Marzano-Relatore Massafra

Prima viene accusato di estorsione e rapina e per questa accusa detenuto in carcere e poi agli arresti domiciliari, poi viene assolto con sentenza definitiva. L'accusato (vittima) si attivava dunque per chiedere la riparazione per l'ingiusta detenzione subita, ma la Corte d'Appello di Bari, funzionalmente competente, rigettava l'istanza. Nelle more di quel procedimento, l'interessato decedeva e si costituivano quindi gli eredi del medesimo, per subentrare nel diritto all'indennità originariamente dovuta al congiunto defunto e non iure proprio, cioè per ottenere una nuova e diversa indennità dovuta per ripercussioni dell'ingiusta detenzione del congiunto alla propria sfera personale.

L'errore in cui è caduta la Corte d'appello deriva dal fatto che è normativamente previsto che i congiunti della persona ingiustamente ristretta possano, in caso di morte dell'avente diritto, attivarsi per ottenere l'indennizzo, dovendo però adempiere l'onere probatorio rispetto al pregiudizio patito personalmente, quale conseguenza dell'ingiusta detenzione. Ma se il procedimento di riparazione è già in corso nel momento in cui interviene il decesso dell'avente diritto, gli eredi sono legittimati a proseguire il giudizio perché si tratta di "riassumere" o "proseguire" la causa interrotta dal decesso, per far valere il diritto all'indennità dovuta al congiunto, alla quale loro accedono in quanto eredi e non in quanto congiunti, (solo eventualmente) personalmente pregiudicati (pregiudizio del quale devono dare prova).

Interessante è notare come la Cassazione non perda occasione di ribadire che la riparazione dell'ingiusta detenzione non ha natura di risarcimento del danno ma di semplice indennità o indennizzo in base a principi di solidarietà sociale. Il pregiudizio arrecato al soggetto deriva da una "condotta conforme all'ordinamento" però produttiva di un danno "che deve comunque essere riparato" per il quale si è fatto ricorso alla figura "dell'atto lecito dannoso". L'atto è prodotto dall'esercizio di "un'attività legittima (e doverosa) da parte degli organi dello Stato", nonostante, nel prosieguo, se ne sia dimostrata l'ingiustizia (ma non l'illegittimità).

Puntellandosi sulla pacifica ricostruzione teorica dell'istituto e delle sue finalità, la Cassazione afferma che il diritto alla riparazione che spetta all'interessato defunto può essere trasmesso ai congiunti, perché non ha natura strettamente personale. Il fatto che la legge attribuisca agli eredi un diritto iure proprio – sempre commisurato a quello della persona defunta, ma da provare – non esclude che gli stessi possano agire per far valere il diritto che spettava al congiunto defunto, specie se il procedimento era già iniziato quando sopraggiungeva la morte dell'interessato ingiustamente detenuto.

In materia di riparazione per ingiusta detenzione, su questo sito, vedi anche:

"IMPUTATI DI ABUSO D'UFFICIO E RIPARAZIONE PER INGIUSTA DETENZIONE. DUE CASI A MILANO" 

http://personaedanno.it/index.php?option=com_content&view=article&id=38742&catid=205

"INGIUSTA DETENZIONE: PER MORALE ED ESISTENZIALE DISTINTE VALUTAZIONI" - Cass. 10878/2012 

http://personaedanno.it/index.php?option=com_content&view=article&id=38370&catid=49

"LA DETENZIONE INGIUSTA NON RISARCITA SECONDO EQUITA!" Cass. Pen. 144/2012

http://personaedanno.it/index.php?option=com_content&view=article&id=38311&catid=49

"INGIUSTA DETENZIONE: DA RISARCIRE IL DANNO ESISTENZIALE?" - Cass. 6879/2012 

http://personaedanno.it/index.php?option=com_content&view=article&id=38003&catid=49

"RIPARAZIONE INGIUSTA DETENZIONE. DIRITTO AL SILENZIO" - Cass. pen. 44090/2011 

http://personaedanno.it/index.php?option=com_content&view=article&id=37454&catid=86

Cass. Pen., sez. III, 7 dicembre 2011, n. 45710 – "INGIUSTA DETENZIONE E DANNO ESISTENZIALE" 

http://personaedanno.it/index.php?option=com_content&view=article&id=37183&catid=234

Cass. pen., sez. IV, 9 gennaio 2012, n. 112 - 'LA SOFFERENZA DEL PREGIUDICATO VALE QUELLA DELL'INCENSURATO' 

http://personaedanno.it/index.php?option=com_content&view=article&id=37403&catid=234




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