-  Rega Ilaria  -  09/09/2012

LA CRISI ECONOMICA SPACCA IN DUE L'EUROPA - Ilaria REGA

Quali sono le paure dei novelli cittadini europei? Secondo un sondaggio condotto in 16 Paesi europei, dal GFK-Emer per National Geographic Channel, su un campione di 4903 intervistati, realizzato in occasione del lancio della serie "Gli apocalittici", in onda su Sky dal 24 settembre, emerge che la sfiducia nei partiti politici e quella per la crisi economica è uno dei dati che accomuna tutta l'Europa.

Per gli Italiani la sfiducia è altissima, il 24% degli intervistati afferma, infatti, che la corruzione politica è una delle minacce più pericolose. Ma la sfiducia c'è anche verso la Chiesa - sul cui operato solo 14 italiani su 100 sono totalmente d'accordo -nonché verso l'esercito e le forze dell'ordine sui quali fa affidamento solo il 24% degli intervistati. Il 58,7% degli italiani in caso di un evento catastrofico farebbe conto solo sulle proprie forze.

Per sopravvivere ad una eventuale, quanto temuta, catastrofe naturale o economica, il 54% degli italiani si dedicherebbe all'agricoltura e solo il 22,7% si costruirebbe un bunker, il restante 27,3% si dedicherebbe a cacciare e a pescare. Un ritorno all'età della pietra insomma, forse stiamo mettendo in dubbio tutti i paradigmi del progresso e della modernità che ci avevano condotto sino ad oggi? Sempre dal sondaggio emerge che se gli intervistati scoprissero di avere i giorni contati a causa del sopravvenire di un evento catastrofico, il 74% degli intervistati si dedicherebbe a viaggiare e il 60% si dedicherebbe di più anche alla famiglia.

Il 44,2% degli uomini si dedicherebbero al sesso, e il 21,9% delle donne, come sempre ligie al dovere, come prima cosa lascerebbero il lavoro e poi secondo il 17,7% del campione abbandonerebbero le diete e si dedicherebbero anima e corpo al cibo e solo il 13,5% del campione si dedicherebbe al sesso.

Secondo il 53% degli italiani e il 49 degli europei, in caso di collasso economico la Germania sarebbe il posto più sicuro dove trasferirsi. La paura per un possibile collasso economico segna una linea ideale di demarcazione tra gli stati del nord e del sud Europa. Se, infatti, Germania, Norvegia, Finlandia e Danimarca si attestano intorno al 30% di intervistati che sperimentano quotidianamente la paura di un collasso economico del loro paese, l'Italia con il 35%, la Grecia con il 57%, la Spagna con il 64% e il Portogallo con il 49% superano di gran lunga in ansie e timori i cittadini degli stati del nord Europa.

 

 




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