-  Redazione P&D  -  21/03/2012

LA TUTELA DELL'EMBRIONE ALLA LUCE DELLA SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA DEL 18.10.2011 - Avv. Maria Carmela AGNELLO

L"utilizzo della tecnologia oltre i limiti del necessario e ragioni strettamente economiche hanno determinato una riduzione della tutela dei diritti fondamentali della persona. Al riguardo, una questione controversa riguarda il procedimento di prelievo di cellule staminali da un embrione umano nello stadio di blastocisti. Al fine di una migliore comprensione della questione, occorre compiere alcune precisazioni. A seguito della diffusione della fecondazione in vitro è stata elaborata la teorìa del pre-embrione, proposta all'interno del Warnock Committee, secondo cui nei primi giorni si sviluppa del materiale biologico, da utilizzare in sperimentazioni, quali la selezione, il congelamento, l"eliminazione degli embrioni. In particolare, il Rapporto Warnock del 1984 rileva, che la vita inizia non dal momento della fecondazione, ma dopo quattordici giorni dall"impianto nella mucosa uterina. Tale teoria è stata oggetto di critiche, in quanto è stata ritenuta un espediente, in grado di favorire la possibilità di sperimentazioni sull'embrione. Al riguardo, il Comitato nazionale di bioetica ha affermato "il dovere morale di trattare l'embrione fin dalla fecondazione come una persona". Inoltre, il Gruppo europeo d"etica delle scienze e delle nuove tecnologie ha considerato eticamente inaccettabile la creazione di embrioni umani al fine di procurarsi cellule staminali.




Autore

immagine A3M

Visite, contatti P&D

Nel mese di Marzo 2022, Persona&Danno ha servito oltre 214.000 pagine.

Libri

Convegni

Video & Film