-  Belotti Andrea  -  14/04/2015

LE FIABE SONO PER TUTTI - Andrea BELOTTI

 

 Anche questa sera è arrivato il momento magico per la piccola Laura. Il papà la porta a letto, le rimbocca le coperte e, come ogni sera, incomincia la fiaba. Laura non la chiama fiaba, ma "storia". "Mi racconti la storia?", dice al papà. Non una storia, ma la storia. La storia che Laura vuole è quella che la porta lontano in un luogo leggero e magico, insieme al suo papà.

E così incomincia il rito dove tutto può accadere e tutto è possibile: le cose più impensabili, strane, fantastiche, bellissime, entusiasmanti diventano vere.

Rispunta come sempre una principessa bellissima e sorridente, felice e innamorata di un principe biondo e bellissimo che anche stasera sta correndo a perdifiato sul suo cavallo bianco, per trovarla. I fiumi da attraversare sono gonfi e la corrente quasi trascina via con sè cavallo e cavaliere. Dopo infiniti sforzi sono in salvo ma devono attraversare un grande deserto, arido e infuocato. I giorni passano lenti, la fatica aumenta, il caldo è asfissiante. Ma il cavaliere pensa alla sua principessa, e non demorde.

Ecco profilarsi all'orizzonte altissime montagne da scalare, coperte di neve. Il freddo è terribile, la tormenta non da tregua. Laura ha gli occhi spalancati. Però sorride, sa che il principe continuerà a cercare la sua principessa fino a quando la troverà. Cerca la mano del papà e, piano piano, tutto si smorza intorno a lei, le luci, i piccoli rumori.

La bambina adesso dorme felice, sognando il biondo e intrepido cavaliere che scala montagne altissime, sfida la neve e il gelo, attraversa i deserti più infuocati e che assomiglia, in sogno, in tutto e per tutto, al suo papà.

Anche lui sta camminando, adesso, per una strada sconosciuta e si rende conto che il tempo sta passando, non è più un bambino, perché il suo papà è sempre più vecchio e lontano, non racconta più le favole e da tempo non lo prende per mano.

Ma soprattutto non capisce più i desideri del figlio, i suoi occhi da tanto tempo guardano senza emozionare ed emozionarsi. I giocattoli che riposano da troppo in un angolo sono impolverati e molti non si riconoscono più. E' sempre più distratto il suo papà e forse è rimasto a corto di sogni ma con tanti dubbi e un po' di paura. Capisce di essere diventato ormai grande perché sente che anche i sogni sono ogni giorno più difficili e staccarsi dalla realtà per volare in alto è sempre più faticoso. Per fortuna, questa sera, è la piccola Laura a raccontargli una storia, che misteriosamente lo porta lontano, in un luogo magico, dove tutto ancora può succedere. Adesso è lui il cavaliere alla ricerca di una principessa bellissima. Lui la riconosce, ha ora tanti anni in più, ma gli occhi si emozionano sempre allo stesso modo. Lei non si è mai mossa, è sempre li che aspetta di essere ancora portata sulle ali della fantasia nelle emozioni di tanti anni fa, quando il cuore batteva forte.

E sognano tutti e due, il papà e la bambina. La mamma forse ha capito tutto, sorride e non li sveglia.




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