-  Redazione P&D  -  11/01/2017

LE MEZZE STAGIONI- Sara COSTANZO

Il grado di calore delle persone si vede nelle mezze stagioni, quando non è ne caldo ne freddo e questa indecisione fa prevalere la temperatura di base. E' un tempo in cui è facile incontrare persone in maniche corte e passanti in giacche di velluto a coste e tutti i tessuti sembrano permessi, leciti, ordinari.

Sono le piccole cose senza importanza. Quando fa lo stesso stare in piedi o seduti, stirare un indumento o lasciarlo un po' sgualcito. Quando non cambia partire all'alba o in tarda mattinata, lasciare o meno un biglietto di buongiorno sul tavolo della cucina, decorare con cura un piatto che mangerai solo tu.

E' qui che ti accorgi che ogni strada, anche quella quasi invisibile si muove verso una direzione, un valore tendenziale, un senso della vita e di noi stessi. E che prima o dopo incontra il sentiero principale, quello in cui ogni decisione tradisce una scelta di campo che fa la differenza e porta conseguenze più o meno percepibili.

Può avvenire in un momento difficile, quando le cose intorno sono esasperate e premono sul nostro libero arbitrio o solo perchè la vita ci conduce dolcemente verso il cuore delle cose del mondo.

Ed qui che può accadere "l'esperienza", quella riflessione sulla vita e sui valori che ci corrispondono, su che cosa esideriamo veramente, sulle conseguenze nel lungo periodo, sull'importanza del momento presente.

Spesso quello che decidiamo in questi momenti non fa altro cheriportarci sulla strada dove eravamo, altre volte ci fa cambiare direzione, ci scuote, ci illumina, fino a farci chiedere come abbiamo fatto a non pensarci prima.

E' un attimo che è insieme dono e sforzo. E' la magia del camminare e non è per tutti e non è "ogni volta". Ma è la vita, e in fondo, anche quando siamo stanchi, resta un bellissimo mistero.




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