Dove abito, in un luogo di campagna, percorro spesso una sorta di via crucis fra cani legati sempre alla catena e senza apparente motivo. Spesso mi avvicino: i cani scodinzolano se sono ancora giovani e si fanno accarezzare, se da troppo tempo sono alla catena, mi guardano spenti, nemmeno disperati o arrabbiati. No, spenti.

Denuncio sempre la situazione di abbandono, le catene, l'incuria..

Le autorità preposte vanno sul posto, talvolta fanno fare una cuccia decente, spesso fanno allungare la catena e basta. Non possono obbligare la gente a togliere la catena perché in Piemonte una legge non esiste. Quella che c"è ora in vigore dice solo che è meglio evitare la catena, ma non la proibisce.

Sicché la via crucis è molto frustrante e non solo per me, conosco tante persone che si lamentano di questa situazione.

Qui, proprio qui, si vede la necessità della politica.

La politica deve farsi carico dei più deboli, persino dei cani e degli animali, non ci sono scuse per trascurare nessuno.

L'Assessore alla sanità della Regione Piemonte, Antonio Saitta, già sollecitato sul tema, ha fatto promesse per il futuro, adducendo a sua scusa, la situazione difficile della sanità in Piemonte. Ebbene, s'è avuta pazienza, s'è dato un tempo, un tempo tutto passato su innocenti che dei problemi della sanità non hanno colpa e non è accaduto nulla. I cani stanno alla catena.

Ora abbiamo creato un evento su Facebook che ha raccolto molte, moltissime adesioni, molte condivisioni, di enti, associazioni, veterinari, persone, tutti chiediamo all'Assessore che adempia al suo ruolo di politico.

Crediamo che non occorra nemmeno inventarsi chissà che, dato che molte Regioni, e tutte quelle intorno al Piemonte, hanno già una legge che vieta di tenere i cani alla catena.

Questo è il primo passo per essere tutti più contenti, anche gli umani, che sono meno egoisti di quanto si pensi.

Speriamo dunque in una risposta dell'Assessore. La parola passi alla politica e la Legge farà il suo corso dove ignoranza e incuria per ora hanno la meglio.

Magari un po' dello spirito del Natale può soffiare anche qui, perché dove c"è rispetto per i fragili, di qualsiasi specie essi siano, c"è una società migliore per tutti. Pare una frase fatta, ma delle volte non entra nella testa delle persone, ed è meglio ripeterla, sempre, sempre, sempre!