Diritto, procedura, esecuzione penale  -  Redazione P&D  -  11/10/2024

Lo adesca sui social e gli sottrae 20mila euro: monfalconese truffato

Vittima un cinquantenne che credeva di aver trovato l’amore online. Da gennaio denunciati 120 raggiri tentati o riusciti

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Non è stato un amore carnale, ma lei gli ha rapito il cuore. Non solo quello, purtroppo. Perché lui, l’altra metà della storia, un monfalconese sulla cinquantina, c’ha creduto così tanto, in questo rapporto a distanza – virtuale sì, ma ravvivato da messaggini e reso pasciuto da parole affettuose – che ha finito col donarle, oltre al cuore appunto, migliaia e migliaia di euro, senza rendersi conto d’esser in quel frangente solo un bancomat, la vittima di una truffa. Una truffa sentimentale, ultima declinazione dei cyber-raggiri, sbarcata a Monfalcone. Del caso si stanno occupando ora le forze dell’ordine, ma la notizia gira in città, anche perché la somma sottratta è consistente, sui 20 mila euro, non in un’unica donazione, ma frutto di continui invii. Poco denaro all’inizio e via via in un crescendo di generosità.

Dall’altra parte del display, infatti, c’era una donna, o sedicente tale, che dopo aver attirato le attenzioni del cittadino, si immagina con la propria avvenenza (spesso i truffatori si impossessano di identità altrui e non di rado dietro un volto femminile c’è magari un uomo), ha iniziato a esporre il canovaccio struggente: il parente malato, che necessita di cure al di sopra delle possibilità. All’uomo non è rimasto infine altro che rivolgersi all’autorità, per trovar riparazione al torto subito.




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