Stranieri, immigrati  -  Redazione P&D  -  07/11/2022

Migranti a Catania, la UE all'Italia: "Agevolare lo sbarco, c'è un dovere legale"

Berlino: il salvataggio in mare non può essere impedito

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Restano nel porto di Catania le due navi ong approdate tra sabato e ieri nel capoluogo etneo: la Humanity 1 e la Geo Barents. Sulla prima ci sono a bordo 35 (rpt 35) delle 179 persone soccorse, dopo che 144 sono state fatte scendere perché ritenute 'fragili' della commissione medica dell'Usmaf. Una decisione contestata dalla ong tedesca che ha annunciato presenterà ricorso al Tar contro l'ordine impartito al comandante di lasciare il porto di Catania. Sulla nave di Medici senza frontiere, invece, restano ancora 215 profughi, dopo che ieri sera sono state fatte scendere 215 persone, tra bambini, donne incinte e nuclei familiari con minorenni, che sono stati trasferiti nel Palaspedini, un impianto sportivo nel rione Cibali di proprietà del Comune. Al largo della costa catanese sono presenti, da giorni, altre due navi di ong: la tedesca Rise Above, con 90 persone a bordo, e la norvegese Ocean Viking, che ha soccorso 234 migranti. La prima naviga a poche miglia dalla riva, mentre la seconda è ancora in acque internazionali, ma rimanendo vicino al loro «confine».

 

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La Commissione Europea, attraverso la portavoce Anitta Hipper, ribadisce che vi è il «dovere morale e legale di salvare le persone in mare, in base alle leggi internazionali» e ha salutato con favore lo sbarco di ieri dei migranti in Italia. Alla domanda se sia in linea con le leggi e le linee guida della Commissione autorizzare uno sbarco selettivo, la portavoce ha sottolineato che in base alle leggi internazionali «bisogna minimizzare il tempo che le persone passano in mare». «Ogni caso è diverso - ha evidenziato - ma incoraggiamo tutte le autorità a collaborare in modo da agevolare lo sbarco».

 

«Stiamo seguendo la situazione» delle navi di migranti in Italia «molto da vicino». «Abbiamo quattro navi che hanno chiesto un posto sicuro per lo sbarco e ora aspettano istruzioni dalle autorità nazionali. Abbiamo tre navi che ora sono già nelle acque territoriali dell'Italia. E accogliamo con favore il fatto che ieri sera intorno alle 22 abbiamo già sbarcato circa 500 migranti e che in Italia sia consentito lo sbarco di persone vulnerabili», ha affermato la portavoce della Commissione europea, Anitta Hipper, nel briefing quotidiano con la stampa. «La commissione non è responsabile del coordinamento di tali operazioni in mare, né dell'identificazione del luogo di sbarco», ha aggiunto.

 

 

Il salvataggio in mare è un «dovere morale e giuridico e non può essere impedito», hanno detto i portavoce dei ministeri degli Esteri e dell'Interno del governo tedesco, rispondendo a una domanda sui migranti in Sicilia. «È importante che centinaia di persone siano potute sbarcare, ma è importante che siano salvate tutte le persone e che possano arrivare a terra», ha aggiunto la portavoce del ministero degli Esteri Sabine Sasse.

 




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