-  Rega Ilaria  -  06/01/2013

NUOVI LEA: STRETTA AGLI ESAMI INUTILI - Ilaria REGA

Il Ministro della Salute, Renato Balduzzi, ha modificato i Lea, i livelli essenziali di assistenza previsti dal nostro sistema sanitario sino ad oggi, inserendo tra le prestazioni che saranno garantite a tutti i cittadini: il "parto indolore"con l'epidurale, più di 100 malattie rare e cinque nuove patologie croniche, oltre la ludopadia e la sindrome da Talidomide, ma al contempo applicando netti " tagli" ad esami non indispensabili.

In una nota del ministero si spiega che l'obiettivo è puntare "sull'appropriatezza dell'assistenza specialistica ambulatoriale" con "riduzione degli oneri a carico del Ssn". Sarebbero previsti controlli su "almeno il 5%" delle ricette con l'obbligo da parte del medico di motivare la prescrizione degli accertamenti.

Le Regioni, dal canto loro, dovranno attivare "programmi di verifica sistematica" e saranno date anche  "indicazioni prioritarie per la prescrizione di prestazioni di diagnostica strumentale frequentemente prescritte per indicazioni inappropriate".

Senza l'indicazione del "quesito o del sospetto diagnostico" la ricetta sarà nulla.

 

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Dalle associazioni dei consumatori, dai sindacati e dalle regioni,sono sorte molte critiche, poiché si teme che la stretta potrebbe portare ad una drastica riduzione degli esami prescritti, anche se a dire il vero diminuendo gli esami nel complesso, si ridurrebbero le file per avere una visita specialistica, con conseguenti diagnosi più rapide.

Per ora restiamo in attesa del vaglio sui nuovi Lea del ministero dell'Economia, che avverrà prima di andare in Conferenza Stato-Regioni e al conseguente esame delle commissioni parlamentari.
Come sempre il problema non sarà costituito tanto dalle nuove regole, stringenti o meno, ma dalla loro applicazione. Purtroppo dopo anni di "abusi" tra ricette false, medici e farmacisti compiacenti, acquisti di medicinali e materiali ospedalieri a prezzi fuori mercato, questo è indubbiamente il conto da pagare per i cittadini, augurandoci che i " medici di base", nel caso in cui i nuovi Lea dovessero entrare in vigore, non si facciano scrupoli nel prescrivere anche esami necessari, nel timore di contestazioni successive.

Altro dubbio: Non è che a rimetterci sarà la salute e la prevenzione di quei cittadini in condizioni economiche più disagiate?




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