Nuovo monito per i medici da parte del Comitato Nazionale di Bioetica che in un recente documento li esorta al rispetto della deontologia professionale, nel discernere quelli che sono interventi veramente indispensabili e che migliorano la qualità della vita del paziente da quelli che rischierebbero solo di renderlo pacchiano.
Molte volte avviene, infatti, che, soprattutto con rifacimenti eccessivi di seni e labbra, invece di correggere presunti vizi estetici, l'intervento si riduca ad un mero rigonfiamento di talune parti del corpo.
Il documento sugli «aspetti bioetici della chirurgia estetica e ricostruttiva» verrà probabilmente approvato la prossima settimana. Era stato proposto nel gennaio 2011.
Tra i vari temi trattati vi è anche una riflessione sulle operazioni che riguardano minori e incapaci. No a interventi sugli adolescenti e sui bambini Down finalizzati «alla conformazione a canoni di normalità».
Si ravvisa, inoltre, la fondamentale importanza del rapporto fiduciario medico-paziente nel dissuadere l'intento di interventi non correttivi e il sostegno di uno psicologo, che comprenda le reali motivazioni che inducono la persona a richiedere una certa tipologia di interventi e possa accompagnarla in una scelta giusta e consapevole.