Si propone all'attenzione dei lettori di P&D un articolo in tema di mandato e locazione, già pubblicato, a suo tempo, in NGCC. Seppur l'articolo risulti datato, il tema trattato appare ancora di rilevante interesse, anche alla luce della recente sentenza del Supremo Collegio nel suo più ampio consesso (ci si riferisce a Cass. Sez. Un. 4.7.2012, la cui massima presenta il seguente tenore: "La locazione della cosa comune da parte di uno dei comproprietari rientra nell'ambito della gestione di affari ed è soggetta alle regole di tale istituto, tra le quali quella di cui all'art. 2032 cod. civ., sicché, nel caso di gestione non rappresentativa, il comproprietario non locatore può ratificare l'operato del gestore e, ai sensi dell'art. 1705, secondo comma, cod. civ., applicabile per effetto del richiamo al mandato contenuto nel citato art. 2032 cod. civ., esigere dal conduttore, nel contraddittorio con il comproprietario locatore, la quota dei canoni corrispondente alla rispettiva quota di proprietà indivisa". Cassa con rinvio, App. Genova, 18/12/2004), la quale è intervenuta sul delicato tema della locazione posta in essere da uno dei comproprietari.