Diritto, procedura, esecuzione penale  -  Redazione P&D  -  30/12/2022

Pavia, detenuto ventenne suicida a Torre del Gallo

IN CARCERE UNA TRAGEDIA SENZA FINE

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Il giovane italo-albanese ha utilizzato un lenzuolo che ha girato più volte intorno al collo: soccorso, il decesso al San Matteo

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Soffocato da un lenzuolo nella sua cella in un reparto del carcere di Torre del Gallo. Aldo Latifaj, un detenuto che aveva 20 anni ed era italo-albanese, si è tolto la vita in questo modo nonostante l’intervento dei medici. Un decesso per soffocamento avvenuto al pronto soccorso dell’ospedale San Matteo dove i sanitari del 118 lo avevano portato ancora vivo. E’ il sesto suicidio avvenuto nell’ultimo anno all’interno del carcere di Torre del Gallo. Un numero decisamente alto considerato il fatto alla fine di luglio a livello nazionale i suicidi in carcere erano stati 37. Gli agenti della polizia penitenziaria hanno aperto un’inchiesta ed hanno inviato un primo rapporto al magistrato di turno della Procura della repubblica di Pavia. E’ stata disposta l’autopsia che dovrà chiarire le cause del decesso.

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E’ successo, mercoledì sera verso le 20, in un nuovo reparto di Torre del Gallo. Il giovane era ospite di una sezione istituita recentemente nell’istituto penitenziario pavese destinata ad accogliere detenuti da tutta la Lombardia che non possono essere ospitati in cella con carcerati comuni.

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Il giovane, detenuto per reati contro il patrimonio, mercoledì sera è rimasto da solo: i due compagni erano in altre celle perchè avevano usufruito del permesso di socialità. Il 20enne, che probabilmente aveva studiato nei dettagli il piano per togliersi la vita, non ha incontrato ostacoli. Ha afferrato un lenzuolo e se l’è avvolto intorno al collo. Poi l’ha girato più volte con forza sino a stringersi in un modo che non gli ha lasciato scampo. «Persone che scelgono di morire in questo modo – spiegano dal carcere – non hanno possibilità di tornare indietro. Se ci ripensano, infatti, non riescono a liberarsi dalla morsa». Gli agenti della penitenziaria si sono accorti di quel giovane steso sul pavimento e hanno subito aperto le porte della cella.

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Hanno chiamato il medico del carcere ma per il 20enne italo albanese non c’era molto da fare. In ogni caso è stato chiesto l’intervento del personale del 118 e la centrale operativa ha inviato automedica e ambulanza. Aldo Latifaj è stato rianimato sul posto, intubato e trasportato in codice rosso al pronto soccorso. Ma la sua lotta contro la morte si è conclusa pochi minuti dopo. Il medico ha constatato il decesso. Intanto gli agenti della penitenziaria hanno eseguito i primi accertamenti e hanno cercato di ricostruire come era avvenuta l’ennesima tragedia all’interno della struttura carceraria pavese.

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Il cappellano del carcere: «Fragile, lo conoscevo»

«Lo conoscevo, gli avevo parlato più di una volta. Era un detenuto molto fragile, mi spiace moltissimo per questa tragedia».

Parole di don Dario Crotti, il cappellano del carcere di Torre del Gallo. Ieri pomeriggio non sapeva ancora del decesso del giovane detenuto perchè era impegnato in una giornata di preghiera. «Me lo avevano segnalato gli agenti di polizia penitenziaria – continua il racconto di un sacerdote molto attento ai problemi dei detenuti di Torre del Gallo – e gli avevo parlato. Purtroppo non è stato sufficiente».

 

 




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