Cultura, società  -  Redazione P&D  -  24/03/2023

Pavia, padre assolto dalle accuse di violenza sulla figlia

LEI RITRATTA: “HO INVENTATO. VOLEVO LIBERARMI DI LUI”

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Un uomo di 48 anni di Pavia è stato assolto dalle accuse di violenza sessuale sulla figlia dopo la ritrattazione della giovane che, dopo averlo accusato, ha confessato di aver inventato tutto per liberarsi di lui, giudicato troppo severo. Leggi tutto

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Dopo un calvario giudiziario durato più di sei anni, un uomo di 48 anni è stato assolto dalle accuse di violenza sessuale sulla figlia. Nel febbraio 2017 era stato denunciato dalla ragazza, oggi 23enne, per maltrattamenti e abusi. Accuse false, inventate per liberarsi del padre, giudicato troppo severo nei suoi confronti. “Quando papà è stato arrestato ho capito di averla fatta grossa”, avrebbe confessato la giovane agli inquirenti. Ora l’uomo potrebbe agire per ottenere un risarcimento dei danni per l’ingiusta detenziona subita. Non è la prima volta che un episodio simile si verifica a Pavia, dove, nel frattempo, una donna èstata invece condannata a 7 anni per aver abusato della figlia insieme a due uomini.

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Il Tribunale di Pavia, presieduto dal giudice Elena Stoppini, ha emesso una sentenza di assoluzione nei confronti di un uomo, un 48enne di origini rumene da anni residente nella città lombarda, accusato dalla figlia di abusi sessuali e maltrattamenti. Era il 2017 e la giovane, oggi 23enne, aveva denunciato il padre per presunte violenze, sostenendo di essere stata ripetutamente picchiata e presa a cinghiate dall’uomo, che svariate volte si era scagliato anche contro la madre, impedendole inoltre di vestire in un certo modo e di frequentare ragazzi di nazionalità italiana. Accuse gravissime, che avevano portato all’immediato arresto dell’uomo.

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Nel processo che si è ora concluso, l’imputato è stato assolto. Sembra infatti che la ragazza, dopo sei anni di indagini e processi, abbia ritrattato la sua versione iniziale, confessando agli inquirenti di essersi inventata tutto per liberarsi dal padre, giudicato troppo severo. Non a caso, nel 2018, era fuggita di casa, per andare a convivere con il fidanzato. “Volevo stare con il mio ragazzo senza limitazioni e mi sono inventata gli abusi. Non credevo che denunciando mio padre ci sarebbero state queste conseguenze”, avrebbe ammesso la giovane. Nei confronti del padre il pubblico ministero aveva chiesto una condanna di reclusione a 8 anni. Stando alla nuova versione dell’accusa, sarebbe stato scagionato. “Quando papà è stato arrestato ho capito di averla fatta grossa”, avrebbe aggiunto la ragazza di fronte ai giudici. L’uomo potrebbe ora agire per ottenere un risarcimento dei danni per l’ingiusta detenzione subita.

 




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