-  Gasparre Annalisa  -  04/06/2013

PISTOLA FINTA, MINACCIA VERA... VERSO UN CANE - Annalisa GASPARRE

I cani sono destinatari di molta cattiveria, reale o virtuale, spesso capro espiatorio di frustrazioni, nervosismi, agitazione; talvolta oggetto mediato di stalking o ritorsioni.

Per fortuna (del cane) il fatto di reato contestato a un uomo di 60 anni di Genova è stato (solo) quello di minaccia, per il quale l'imputato è stato condannato a due mesi di reclusione con la sospensione condizionale della pena.

La proprietaria del cane si trovava con il cucciolo di pitbull ai giardini pubblici quando si trovò l'uomo che minacciava il cane con una pistola, arma che seppure accertato fosse giocattolo, è stata ritenuta - come da consolidata giurisprudenza (si veda da ultimo Cass. pen. 7973/2013) - idonea ad integrare e aggravare la condotta illecita.

Naturalmente la persona offesa dal reato di cui all'art. 612 c.p. era la proprietaria del cane che subito ha chiamato le forze dell'ordine; tuttavia è importante sottolineare che (s)oggetto del danno ingiusto minacciato - secondo la descrizione della fattispecie incriminatrice - era un animale, essere senziente che, in quanto tale, era naturale destinatario di tutela giuridica, quella tutela da un danno ingiusto, genericamente inteso e che prescinde da connotazioni di patrimonialità per colorare la fattispecie anche a sfumature di affettività (si pensi alle aperture alle concessioni per far entrare cani in ospedali, carceri, eccetera), tutti argomenti su cui possono essere letti altri contributi su questa Rivista.




Autore

immagine A3M

Visite, contatti P&D

Nel mese di Marzo 2022, Persona&Danno ha servito oltre 214.000 pagine.

Libri

Convegni

Video & Film