Deboli, svantaggiati  -  Redazione P&D  -  30/06/2022

Qualcuno fa più fatica

PERSONE CON DISABILITÀ CHE MIGLIORANO LE VITE DEGLI ALTRI

«Queste attività dimostrano che le persone con disabilità non chiedono solo di essere aiutate, ma anche di poter migliorare la vita degli altri»: le parole di Mara Brevi, coordinatrice del Centro Santo Stefano dell’ANFFAS di Crema (Cremona) qualificano ulteriormente quanto fanno i giovani con disabilità di tale Centro i quali, dopo avere di recente raccolto beni di prima necessità per i profughi ucraini, promuoveranno dal 1° al 14 luglio una raccolta di libri usati, in collaborazione con due Associazioni locali, a sostegno delle attività di missione in Brasile e nel mondo

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L’ABILISMO RACCONTATO ATTRAVERSO LA LENTE DEL CORPO FEMMINILE

«“Felicemente seduta” - scrive Simona Lancioni - opera della scrittrice e docente americana Rebekah Taussig, recentemente tradotta in italiano dalla casa editrice Le Plurali, non è solo un saggio autobiografico, ma è anche un testo che racconta l’abilismo – ossia la discriminazione basata sulla disabilità – utilizzando come lente di ingrandimento il corpo disabile femminile. Una prospettiva abbastanza inusuale, almeno qui in Italia, e decisamente interessante»

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IN TANDEM INSIEME, TRA ASTIGIANO E CUNEESE, PEDALATORI VEDENTI E NON VEDENTI

Cinque tandem con equipaggi misti di persone vedenti e non vedenti vivranno dal 1° al 4 luglio la nuova avventura promossa dalla Polisportiva UICI di Torino, ovvero il “Tour della Birra” tra Astigiano e Cuneese, con alcuni storici birrifici piemontesi quali punti di riferimento, il tutto mettendo insieme un’esperienza sportiva, la cultura, il divertimento e l’amicizia, oltreché dimostrando ancora una volta che, con i dovuti accorgimenti e grazie alla presenza di guide volonterose, gli itinerari cicloturistici possono essere pienamente alla portata delle persone cieche e ipovedenti

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PERSONE CON DISABILITÀ E CAREGIVER FAMILIARI: MENO SCHEDE E PIÙ SOSTEGNI REALI

Nell’apprezzare la disponibilità del Comune di Roma e della Regione Lazio, che hanno sospeso la somministrazione di quella scheda di autovalutazione dei caregiver familiari tanto contestata nei giorni scorsi, la Federazione FISH Lazio chiede un confronto immediato con le Amministrazioni, «finalizzato a una profonda revisione degli strumenti di rilevazione dei bisogni, rendendo le organizzazioni delle persone con disabilità e dei loro familiari parte attiva in materia di valutazione, autovalutazione e redazione dei progetti personalizzati». In estrema sintesi: meno schede e più sostegni reali!

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I DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ COMPLESSE DI ESSERE CURATE COME TUTTI

«So bene - scrive Marina Cometto - cosa succede negli ospedali quando si presenta una persona con disabilità complessa con il proprio familiare e tutore. È un vero “muro di gomma”: nessuno si prende delle responsabilità verso situazioni così complesse. So anche bene che è la volontà che manca, la volontà e l’umiltà di ammettere che da noi genitori devono imparare come si trattano persone con difficoltà di comunicazione e con limitazioni cognitive, persone con i diritti di tutti e se per questo si devono fare protocolli speciali, questi vanno fatti senza se e senza ma»

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CHI SALVA UNA VITA DI UNA PERSONA CON DISABILITÀ SALVA IL MONDO INTERO

«Chi salverà, in questo caos del mondo che rischia di colpire tutti, le persone con disabilità? - scrive Giorgio Genta -. E le persone con disabilità gravissima, quelle spesso trasportate in Pronto Soccorso ove rialeggia lo spettro di Omicron e magari poi trasferite in altri ospedali, perfino in elicottero? Credo vi sia urgenza di un salvatore, scritto con la maiuscola per i credenti, minuscola per i laici e gli agnostici. I dittatori sono esclusi dall’urgenza»




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