-  Redazione P&D  -  24/04/2012

RISARCIMENTO DA 65.000,00 $ PER LA PERDITA DELLANIMALE DA AFFEZIONE – Gino M.D. ARNONE

Ho sempre sostenuto la risarcibilità della lesione della perdita dell"animale da affezione, che considero il riconoscimento del diritto dell"essere umano a mantenere intatta una sfera di integrità affettiva con l"essere animale.

 Ricordo di aver aperto un mio contributo su P&D.it con la seguente citazione "Non dobbiamo guadagnarci la sua fiducia o la sua amicizia: è nato per essere nostro amico; quando i suoi occhi sono ancora chiusi, lui già crede in noi: prima ancora di nascere, ha già dato se stesso all'uomo". (MAURICE MAETERLINCK dal "Il mio cane", premio nobel per la letteratura 1911)"

 Per questi motivi, ogni volta che mi è stato possibile, ho proposto di rimeditare, ponendole in discussione, le attuali posizioni di chiusura della giurisprudenza rispetto alla risarcibilità di questa voce di danno, ispirato anche dagli ottimi lavori di Cendon, Sapone e Vorano.

 E" con grande piacere quindi che segnalo a tutti la "breaking news" che mi trasmette un collega americano con cui capitò di discutere sul come fosse (mal) considerato dal diritto italiano l"animale, collega che pregai peraltro di tenermi informato circa eventuali pronunce d"interesse rese negli Stati Uniti.

 Detto fatto, verrebbe da dire.

 E"recentemente accaduto oltre oceano che Robin Lohre, una donna di Denver, il cui cane Ruthie era stato investito e ucciso mentre la sua casa veniva pulita da un"impresa di pulizie, abbia vinto la sua causa e ottenuto il risarcimento del danno per la perdita dell"animale da affezione.


La donna aveva citato l"impresa di pulizie, sostenendo che gli incaricati avessero permesso al suo cane di uscire di casa ed essere investito da una macchina, facendolo poi rientrare nell"appartamento e lasciandolo morire lentamente sotto al tavolo.


Il giudice del Colorado ha riconosciuto la sussistenza della negligence, ossia della colpa dell"impresa di pulizia, ed ha quindi sentenziato a favore della sig.ra Lohre, riconoscendole poco più di 65 mila dollari (65.118,00 oltre interessi) per la morte del suo cane.

 La sentenza costituisce un precedente importante nella misura in cui stabilisce che "The ruling sets a damages precedent that animals are worth more than their replacement value," ossia che gli animali valgono più del loro valore economico di sostituzione, riconoscendo altresì che "When we lose a pet, we do suffer emotional distress and heartache, just as we would with any other member of our families.", e cioè adire che quando si perde un animale domestico, si soffre come faremmo con un altro membro della nostra famiglia.

 E" chiaro che le differenze tra le due famiglie di Civil e Common law interne alla Western Legal Tradition sono rilevanti, così come è chiaro che questa pronuncia non potrà avere peso vincolante nel nostro ordinamento, ma occorre tuttavia prenderne atto, perchè anche la diffusione di notizie come questa possono essere in grado di favorire un cambiamento di rotta, specie se si considera come anche negli Stati Uniti non fosse per nulla pacifica la risarcibilità della perdita dell"animale da affezione.

 




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