-  Redazione P&D  -  03/01/2013

SU ACQUA E RIFIUTI I PRIMI PASSI DELL'ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA NON CONVINCONO - Massimo GRECO

La nuova Assemblea Regionale Siciliana, ricostituita in seguito alle elezioni del 28 ottobre dello scorso anno 2012, ha mosso i primi passi all"insegna dell"emergenza. I pochissimi provvedimenti legislativi approvati a fine anno hanno infatti riguardato l"adozione dell"esercizio provvisorio, la proroga dei contratti di lavoro a tempo determinato dei cosiddetti "precari" della Pubblica Amministrazione e la proroga delle autorità d"ambito per la gestione sia delle risorse idriche che del servizio integrato dei rifiuti.

Sugli ultimi due disegni di legge si registra chiaramente l"impronta politica del nuovo Governo Crocetta che, fin dall"insediamento, non ha fatto mistero della sua avversità verso l"attuale modello di gestione dei due fondamentali servizi pubblici locali (acqua e rifiuti). In entrambi i disegni di legge è infatti prevista una specie di "retromarcia" attraverso l"inserimento nell"ordinamento regionale di norme che abilitano i Comuni degli attuali ambiti territoriali ottimali a gestire in maniera associata, o anche in autonomia, la gestione dei servizi che le leggi statali hanno fin qui trasferito alle autorità d"ambito.




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