Cultura, società  -  Redazione P&D  -  28/07/2021

Terra-2 - Marco Faccioli

Come comprare il mondo (finto) con moneta virtuale (vera).

Tra i tanti enunciati attribuiti a Leonardo uno mi ha sempre colpito per la sua formidabile potenza profetica. Il genio di Vinci sosteneva che: “qualsiasi cosa un uomo riesca anche solo a immaginare altri uomini, in futuro, riusciranno a realizzare”. Inutile dire che aveva ragione; tantissimi progetti del passato che, quando concepiti, apparivano nulla più che sogni o fervide immaginazioni, oggi sono concrete realtà alla portata di noi tutti. Anche la fantascienza ci ha messo del suo: molte delle visioni dello scrittore Isaac Asimov sono diventate realtà anni dopo, e stessa sorte è capitata con quanto narrato nel romanzo “Ready player one” (pronto il giocatore uno) di Ernest Cline, di cui ci occuperemo oggi. Ma procediamo con calma. Earth-2 (Terra 2 per l'appunto) è infatti una copia digitale del nostro pianeta (la Terra 1, quella vera per intenderci, evidentemente non bastava), realizzata nel progetto sviluppato dal sito “www.earth2.io” che si ispira (per espressa dichiarazione dei programmatori) ad “Oasis”, il mondo virtuale descritto nel romanzo appena citato. Nato da un cocktail formidabile di esperti di tecnologia, di gaming e di investimenti, Earth-2 è, citando le esatte parole dei fondatori: “l’inizio della futura esistenza virtuale del nostro mondo”. Vediamo di capire che cosa significhi questa roboante affermazione: Earth-2 è un mondo virtuale, terreno di gioco in Rete per una massa innumerevole di giocatori. A dire il vero delle regole e delle modalità di questo gioco non si sa ancora molto poichè gli sviluppatori, sul punto, non si sono sbottonati più di tanto, lasciando trapelare solo pochissimi dettagli, giusto per far venire l'acquolina in bocca alle migliaia e migliaia di giocatori pronti a cimentarsi in questa nuova sfida. Quel che si sa finora è che il gioco verrà rilasciato in varie fasi, una successiva all'altra. Earth-2 è una perfetta e dettagliatissima copia digitale della Terra formato 1:1, realizzata usando una tecnologia chiamata MapBox, la stessa delle mappe di Foursquare, Facebook e altri servizi online per capirci. Tutta la superficie terrestre è stata divisa dal programma in una griglia di tanti quadratini rappresentanti ciascuno un terreno di 10 x 10 metri quadrati. In tutto 50 miliardi di quadratini (detti tile, ovvero piastrelle), ognuno con tutta una serie di dati e parametri associati. Earth-2 promette che tutti questi terreni saranno edificabili, esplorabili e personalizzabili dagli utenti (quelli che li avranno acquistati sul sito, ovviamente), sulla falsariga di quello che era il modello di vecchie piattaforme come Second Life o Minecraft oppure, citando qualcosa a noi più familiare, come gli elementi sandbox di Fortnite. Nella prima fase (quella di questi giorni per intenderci), i terreni (i tile) sono tutti in vendita. Iscriversi ad Earth-2 è, almeno per il momento, completamente gratuito, ma per ottenere i terreni (finti, o virtuali se preferite) bisogna utilizzare la propria carta di credito (...soldi veri quindi). L'acquisto dei tile non funziona tanto diversamente dal mercato immobiliare che tutti conosciamo, per cui il prezzo degli stessi varia in base alla domanda, alla popolarità della nazione di appartenenza del tile, alla vicinanza al mare o a qualche luogo di importanza storica, etc etc. Già ora, a circa un mese dal lancio della piattaforma, vi sono tile che hanno decuplicato il proprio valore in quanto posizionati in Paesi fortemente richiesti (primi tra tutti gli USA e l’Italia). Earth-2, è bene però fare attenzione, consta di due livelli di mercato, che potremmo qui chiamare “primario” e “secondario”. Nel mercato primario, che consiste nell’acquisto dei terreni messi in vendita dal sito (sottoforma di piastrelline, tutti allo stesso prezzo), non importa affatto la posizione del terreno: comprare un quadrato che comprende il Colosseo costa esattamente quanto uno che comprende un pezzo infinitesimale del deserto del Sahara. Quando però si passa al mercato “secondario” invece (quello gestito dai giocatori), la situazione cambia (eccome). Tutti possono mettere in vendita i propri terreni, e ecco allora che i tile che coincidono (in tutto o in parte) con monumenti e luoghi famosi, acquistano valore: comprare tile a Manhattan o a Portofino richiede un esborso notevole. Ma non solo, anche comprare un tile della caserma dei pompieri di New York 8 Hook and Ladder (famosa nell’immaginario collettivo come il quartier generale dei Ghostbusters), può arrivare a costare 2.500 dollari ...mica male se si pensa che i giocatori che hanno acquistato detti tile appena il sito li ha messi in vendita (mercato primario) avevano un valore di acquisto di meno di un dollaro. La nuova fase del gioco (ovvero quella successiva a quella iniziale dell'acquisto dei tile del mercato primario), che è stata annunciata per la metà del 2021, prevede la possibilità per i territori di generare le risorse, che saranno parte integrante del motore del game, da utilizzarsi per costruire asset digitali che, a loro volta, potranno essere compravenduti in un mercato dedicato. Appena uscita la notizia, i giocatori-investitori hanno dato l’assalto ai tile delle miniere di tutti i Paesi del mondo, dal Nicaragua alla Cina, così da accaparrarsi tutte le materie prime, ma non è ancora chiaro quali di queste saranno poi disponibili nel gioco (in fin dei conti ogni investimento è un azzardo). Nelle FAQ della piattaforma gli sviluppatori hanno lasciato intendere che, nelle fasi a venire, ci saranno tesori da trovare, strutture da costruire, e persino sistemi di combattimento da progettare (...metti mai che prima o poi dovesse scoppiare una guerra). Una domanda sorge immediatamente spontanea: ma perchè mai acquistare tile nel mercato primario (e svenarsi per altri tile in quello secondario) se di questo gioco-investimento si sa ancora così poco e non si ha la minima idea di come evolverà nei prossimi mesi, o anni? Probabilmente i giocatori, scommettitori per natura, fiutano futuri affari, per cui finora non sono stati avidi nel mettere mano al loro portafoglio virtuale (ma caricato di soldi veri). In ogni caso, incognite dell'immediato futuro a parte, il giro di affari legato a Earth-2 cresce esponenzialmente e le comunità nascono ovunque, da Facebook a Twitter, passando per Reddit fino ad arrivare ai clan segreti su Discord (accessibili solo su invito). Ci sono gli speculatori edilizi virtuali di breve periodo, che ad esempio comprano tile a Tokyo o Manhattan per poi rivenderli quando il loro valore sale del 30-40% (cosa che in questi giorni è successo sempre in breve tempo) anche se, come in tutti gli investimenti speculativi, il rischio resta comunque alto. Vi sono anche coloro che puntano sul lungo periodo, ovvero quelli che puntano sui tile dei territori ricchi di materie prime (sperando che avranno valore quando il gioco andrà a regime). Come sempre accade con qualsiasi novità, i social media ci si buttano sopra a pesce e già in queste settimane proliferano video su you-tube dei soliti sedicenti e ben informati che illustrano le loro presunte strategie di acquisto ottimale dei tile. In realtà, senza sapere nulla di come sarà il gioco (per via del fatto che non è ancora stato rivelato dai programmatori), tutto si basa unicamente su ipotesi e speculazioni, ed è parte di una grandissima scommessa: ovvero che non esiste alcuna garanzia che i posti “vip” su Earth-1 (il nostro mondo reale) saranno tali anche su quello virtuale Earth-2, per cui molto dipenderà dalla piega che prenderanno le cose in questo nuovo mondo. I programmatori hanno fatto trapelare la notizia che i terreni di Earth-2, quando il gioco inizierà, saranno vuoti senza la presenza di nessuna struttura creata dall’uomo (che non verrà quindi trasportata nel gioco). Occhio quindi a comprare dei tile dove oggi si trova la torre Eiffel, perchè potrà darsi che in Earth-2 la stessa verrà poi costruita al Polo Nord. Idem dicasi per tite dove oggi si trovano via Montenapoleone o via Condotti ...non è detto infatti che sorgeranno le città di Milano e Roma, o che sorgeranno proprio dove oggi si trovano. Come possiamo vedere è tutto un azzardo, esattamente come quando acquistiamo le azioni di una start-up che potranno centuplicare il loro valore in pochi mesi così come diventare carta straccia nelle nostre mani. Pare che gli investitori più audaci abbiano già investito su Earth-2 anche decine di migliaia di dollari (acquistando tile nella speranza che diventino molto appetibili per le più svariate ragioni). Se questo nuovo gioco sarà un felice investimento o solo l'ennesima bolla speculativa (che come bolla scoppierà all'improvviso), ce lo diranno le fasi successive. 

Io, nel frattempo, ho acquistato i tile di piazza Cavour a Vercelli ...non si sa mai.




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