-  Mottola Maria Rita  -  03/11/2016

Terremoti, disastro ambientale e principio di precauzione – Maria Rita Mottola

14 febbraio 2012

pubblicavo in commento alla sentenza del Tribunale di Torino sul caso Eternit un articolo riportando parte di un lavoro già in precedenza elaborato (https://www.personaedanno.it/danno-all-ambiente/eternit-disastro-ambientale-prevenzione-o-precauzione-maria-rita-mottola) che puntualizzava la differenza tra principio di prevenzione e di precauzione. L'uno caro alla politica industriale del neocapitalismo selvaggio che pretende per bloccare attività pericolose che ne sia accertata, senza ombra di dubbio, la pericolosità, l'altro a tutela dell'ambiente e dell'uomo che dell'ambiente, come ci ha ricordato Papa Francesco nella sua puntuale enciclica Gaudium et spes, è parte integrante e agente chiamato a coltivare e preservare il giardino e a portare a temine la creazione stessa, impone che il danno sia sempre e comunque evitato, imponendo alle autorità pubbliche di impedire attività dannose anche solo in caso di incertezza sui loro effetti.

29 maggio 2012

sisma che distrugge l'Emilia, danni a persone e cose, centri storici sconvolti e ancora non ricostruiti. Comincio a documentarmi, mi sembrava inverosimile quello che era accaduto e avevo netta la sensazione che fosse collegato alle operazioni di francking che le imprese petrolifere dichiaravano di non praticare in Italia. Trovo alcuni documenti, tra gli altri, uno studio effettuato dal prof. Ortolani geologo e ordinario presso l'Università Federico II di Napoli a questo link oggi irraggiungibile http://www.olambientalista.it/wp-content/uploads/2012/05/Petrolio-e-sismi-Ortolani.pdf

Ovviamente queste notizie vengono immediatamente catalogate come "complottismo". Il New York Times fa parte del complotto? Qualche mese prima del sisma in Emiali, in un articolo, riporta i risultati di un'indagine sui danni devastanti della pratica di fracking (http://www.nytimes.com/2011/04/17/science/earth/17gas.html?_r=2&hp)

A questo punto scrivo a un amico. Sinceramente non conservo la prova che la mia email sia stata letta ma speravo che la mia richiesta di interessamento raggiungesse un qualche risultato. Chiedevo solo di esaminare, verificare, approfondire, forse non vi era nulla di vero ma ...

Certamente non è stato fatto nulla, o almeno, nulla di concreto.

14 aprile 2016

Il Governo invoca l'astensionismo al referendum c.d. delle trivelle.

(http://www.corriere.it/politica/16_aprile_14/trivelle-renzi-referendum-bufala-astensione-legittima-e370aa78-025d-11e6-9f07-f0b626df35ca.shtml)

Anche l'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano invoca l'astensionismo, è l'unica arma che hanno. Infatti il sì raggiunge l'86% ma manca il quorum. Nell'immagine potete osservare la mappa della ricerca petrolifere di idrocarburi in Italia.

23 agosto 2016

il terremoto distrugge il cuore antico, religioso e storico, dell'Italia. E la terra trema ancora.

Stiamo facendo del complottismo? Certamente no, stiamo cercando di capire se ci sono responsabilità umane e se sì chi deve pagare. Insomma stiamo facendo il nostro lavoro di giuristi che si sono schierati dalla parte delle vittime danneggiate. Tutto qui.

Così proponiamo una verifica dei dati, semplicemente dei numeri che non dovrebbero avere componente ideologica o complottista. (https://personaedanno.it/index.php?option=com_content&view=article&id=50301&catid=236&Itemid=481&contentid=50301&mese=09&anno=2016)

Se facessimo del complottismo diremmo che l'invidia per la nazione più bella del mondo produce situazioni idonee a distruggerla. Non stiamo dicendo questo. Diciamo che è possibile che le società petrolifere interessate solo ad accumulare guadagni, disinteresse da sempre all'ambiente e a evitare danni irrimediabili, possono agire senza scrupoli e generare situazioni pericolose.

Diciamo che l'Europa e con essa la nostra Italia ha aderito a quella visione della società propria dell'unica nazione al mondo che scrive sulle banconote God we trust, che ha come idolo il denaro, che ha costruito il vitello d'oro da adorare, o se preferite privilegia lo sterco del diavolo. (https://personaedanno.it/index.php?option=com_content&view=article&id=47377&catid=184&Itemid=436&contentid=0&mese=03&anno=2015)

Diciamo in altre parole che in Italia si aderisce alla teoria della prevenzione e non a quella doverosa e costituzionalmente orientata in rispetto e attuazione dell'art. 9 Cost. della precauzione

Del resto in Olanda Exxon e Shell sono state condannate a pagare in conseguenza di terremoti indotti dalle loro attività estrattive. In un'intera zona, quella di Groningen, mai interessata da attività sismica, si devono abbatere le case lesionate, non più sicure. E finalmente il governo dà inizio ad una ricerca scientifica che conduce ad affermare che i terremoti di bassa intensità, massimo 3,60 grado della scala Richter, sono stati causati dall'uomo, o meglio dalle imprese petrolifere. (http://www.bloomberg.com/news/articles/2015-04-13/dutch-court-to-rule-on-gas-output-from-europe-s-biggest-field).

Diciamo che ieri 1° novembre il Los Angelese Times tratta la connessione tra terremoti e perforazioni petrolifere (http://www.latimes.com/local/la-me-ln-oil-drilling-earthquake-20161031-story.html).

Diciamo che potrebbe essere opportuno portare i diritti delle zone terremotate in Tribunale, nell'alveo della giustizia, e trovare lì dove deve regnare incontrastata la verità umana, una risposta alle nostre domande. Chi inquina, chi danneggia paga.

Diciamo che in Italia non avrebbero mai dovuto essere autorizzate attività che potenzialmente sono pericolose o per le quali non esistono dati che ne escludano la pericolosità.

Diciamo che gli italiani hanno il diritto di essere trattati da cittadini e non da sudditi e quindi hanno il diritto all'informazione e alla verità (https://www.personaedanno.it/opinioni-ricerche/democrazia-verita-e-diritti-soggettivi-siamo-arrivati-alla-resa-dei-conti-maria-rita-mottola)

Se questo è complotto provate a leggere questo dotto articolo e poi ne riparliamo (http://ilpedante.org/post/gombloddoh)




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