Cultura, società  -  Redazione P&D  -  23/11/2022

Tredicenne suicida, le amiche raccontano che era stata esclusa dalla chat

"MA ERA SOLO UNO SCHERZO"

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Una decisione che aveva causato malessere nell’adolescente e su cui oggi sono in corso approfondimenti. Ma gli investigatori che indagano per istigazione non la considerano a priori come causa scatenante del suicidio.

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"Era soltanto uno scherzo": sono state queste le prime parole di alcune amiche della tredicenne che il 20 novembre si è tolta la vita a Monopoli, quando è stato chiesto loro di dare conto del motivo per cui la ragazzina era stata esclusa da una chat e non si erano presentate all'appuntamento per domenica pomeriggio a casa sua. Una decisione che aveva causato malessere nell'adolescente e su cui oggi sono in corso approfondimenti, ma che non può essere considerata a priori come causa scatenante del suicidio. La storia è delle più terribili: per questo motivo, i carabinieri e la Procura procedono con i piedi di piombo.

 

L'apertura del fascicolo per istigazione al suicidio, affidato alla pm Silvia Curione con la supervisione del procuratore aggiunto Giuseppe Maralfa, è un atto necessario, perché bisogna cercare di capire cosa sia avvenuto negli ultimi giorni e ore di vita della ragazza. Le modalità della morte sono state chiare fin dal primo istante, soffocamento, e per evitare ulteriore dolore ai familiari è stato disposto soltanto un esame esterno medico-legale e non l'autopsia. Ieri a Monopoli sono stati celebrati i funerali, in una cittadina attonita e segnata dal lutto proclamato dal sindaco Angelo Annese.

Il primo passo formale dell'inchiesta è stato il sequestro del telefonino, al quale venerdì seguirà l'affidamento dell'incarico a un consulente per estrarne i dati. Sia quelli presenti sia quelli eventualmente cancellati. Le chat e le ricerche effettuate su Internet. È in quei particolari che potrebbero essere trovate alcune risposte alle tante domande che in queste ore stanno dilaniando la famiglia. A partire da quella più tremenda: cosa può essere accaduto di tanto grave nella vita di una tredicenne da indurla a togliersi la vita? L'ipotesi di atti di bullismo da parte delle amiche o compagne della scuola media che frequentava non è esclusa, perché a questo sembrerebbe ricondurre l'estromissione dalla chat di cui aveva parlato anche a un familiare nei giorni precedenti. Un fatto che aveva turbato la ragazza ma che certamente nessuno poteva immaginare avrebbe avuto conseguenze così gravi.

 




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