-  Redazione P&D  -  02/10/2012

UN FATTACCIO DI CRONACA: IL CASO KARAMAZOV DI FRONTE AL DIRITTO PENALE - José A. RAMOS VÁZQUEZ

"A mio parere, il vecchio ha effettivamente l"occhio lungo: ha fiutato il fattaccio di cronaca. C"è puzzo di brucciato, in casa vostra.

- Quale fattaccio?

- Nella vostra parentela si verificherà, questo fattaccio. Accadrà tra i tuoi fratelli e il tuo babbo, quattrinoso com"è"

(Dostoievski, F.M. I fratelli Karamazov, Libro II, capitolo 7)

 

 Se dovessi citare un unico scrittore della storia della letteratura che abbia concretizzato nelle sue opere riflessioni circa il crimine, che ancora oggi conservano uno straordinario interesse per quelli che si dedicano al Diritto penale, fra tutte le possibili opzioni spicca, senza dubbio, quella di Fiodor Mijailovich Dostoievski.

In effetti, le questioni relative al delitto: il rimorso, la colpa (tanto nel suo senso giuridico, quanto in quello morale), la redenzione del criminale, etc, sono una costante nell"opera di Dostoievski e non solo in "Delitto e castigo" (1866), ma anche -ad esempio- ne "L"idiota" (1868), "I demoni" (1872) e, infine, nella sua ultima opera maestra "I fratelli Karamazov" (1879).

Nelle pagine di queste opere sfilano personaggi psicotici, passioni e idee che sfociano nell"alienazione e nel delitto, violente trame politico-rivoluzionarie etc. sempre con la costante dell"omicidio, dello strappo con la morale, del pentimento e della lotta dell"individuo per riscattarsi dalla colpa attraverso la sua redenzione personale.

Su "Delitto e castigo" si è scritto di tutto, dato che implica, magari, il paradigma perfetto di "letteratura penale" (per così dire). La decisione delittuosa di Rodion R. Raskolnikov, la pianificazione ossessiva dell"assassinio dell"usuraia, l"insperata apparizione di sua sorella e il suo conseguente omicidio, l"eliminazione delle prove, etc. compongono un esempio letterario ben definito del luogo comune del "delitto perfetto". La descrizione della mente criminale, le sue motivazioni, le sue contraddizioni e le sue ansie per sfuggire all"ambiente alienante in cui vive compongono, senz"altro una delle maggiori opere della storia della letteratura.

Ciò nonostante, malgrado il carattere di "pietra miliare"della letteratura penale che ha "Delitto e castigo", secondo la mia opinione, "I fratelli Karamazov" è l"opera di Dostoievski che presenta maggior interesse dal punto di vista del Diritto penale.

In tal senso. "I fratelli Karamazóv" è un"opera molto complessa nelle relazioni tra i personaggi, che compongono un preziosissimo affresco umano, di un"insuperabile ricchezza psicologica, piena di chiaroscuri, in un complicato intreccio di azioni e reazioni che si bilanciano in un delicatissimo equilibrio.

Precisamente questo complicato intreccio sarà oggetto di queste pagine che serviranno di base per realizzare alcune riflessioni da una prospettiva di Diritto penale. Però, risulta impossibile, nello spazio di queste pagine, esplorare tutti gli aspetti interessanti che l"opera presenta dal punto di vista giuridico, cosicché mi limiterò a puntualizzare alcune riflessioni sugli aspetti più salienti.

[…]

 Tratto da www.lawandliterature.org/index.php?channel=PAPERS




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