-  Negro Antonello  -  16/11/2014

UNA SANZIONE AL CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE - AGCM 22.10.2014 - Antonello NEGRO

Consumatori

Il Consiglio Nazionale Forense aveva pubblicato una circolare che di fatto reintroduceva le tariffe minime

L'Antitrust ha sanzionato detto comportamento

L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM, nota come Antitrust) ha inflitto una sanzione pecuniaria di Euro 912.536,40 al Consiglio Nazionale Forense (CNF) per aver "ristretto la concorrenza" limitando l"autonomia degli avvocati in materia di compensi professionali.

Tale sanzione è stata inflitta per la violazione dell"art. 101 del TFUE (Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea) ai sensi del quale sono incompatibili con il mercato interno e vietati tutti gli accordi tra imprese, tutte le decisioni di associazioni di imprese e tutte le pratiche concordate che possano pregiudicare il commercio tra Stati membri e che abbiano per oggetto o per effetto di impedire, restringere o falsare il gioco della concorrenza all'interno del mercato interno.

Nella fattispecie il Consiglio Forense è stato sanzionato per aver pubblicato una circolare con la quale veniva reintrodotta - di fatto - l"obbligatorietà delle tariffe minime e per aver adottato un parere contro i siti internet che propongono ai consumatori associati sconti sulle prestazioni professionali.

Secondo la consolidata giurisprudenza della Corte di Giustizia in materia di misure statali restrittive della concorrenza - ha ricordato l'AGCM - si è in presenza di una violazione degli artt. 4 TUE (Trattato sull'Unione Europea) e 101 TFUE qualora uno Stato membro imponga o agevoli la conclusione di accordi in contrasto con l"art. 81 CE, o rafforzi gli effetti di tali accordi, o revochi alla propria normativa il suo carattere pubblico delegando ad operatori privati la responsabilità di adottare decisioni di intervento in materia economica.

Il CNF, a giudizio dell'AGCM, ha posto in essere un"intesa, unica e continuata, restrittiva della concorrenza, consistente nell"adozione di decisioni volte a limitare l"autonomia dei professionisti rispetto alla determinazione del proprio comportamento economico sul mercato, stigmatizzando quale illecito disciplinare la richiesta di compensi inferiori ai minimi tariffari e limitando l"utilizzo di un canale promozionale e informativo attraverso il quale si veicola anche la convenienza economica della prestazione professionale.

Oltre ad infliggere la sanzione economica, l'Antitrust ha deliberato che il Consiglio Nazionale Forense assuma misure atte a porre termine all"infrazione (dandone adeguata comunicazione agli iscritti), disponendo che si astenga in futuro dal porre in essere comportamenti analoghi.




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