Esce in questi giorni, per la collana Utet "Il diritto italiano nella giurisprudenza", a cura di Paolo Cendon, il volume "Responsabilità oggettiva e semioggettiva", del quale si anticipano Prefazione e Sommario.
PREFAZIONE
Una bambina sale sopra un tavolo da ping-pong: quest'ultimo si rovescia e la bambina si infortuna; una volpe attraversa le corsie di un'autostrada e un automobilista, spaventato, provoca un incidente; la bombola del gas scoppia e causa la rovina di un edificio; uno scout, durante un'escursione, cade in un burrone; il paziente rifiuta l'emotrasfusione, il medico gli salva la vita trasgredendo la volontà manifestata; un giocatore si infortuna durante una partita di calcio.
Quelle testè elencate sono tutte situazioni nelle quali il danneggiato "sente" di avere il diritto ad un qualche risarcimento, ma, nel contempo, fatica ad individuare un equilibrato principio risarcitorio ed un'univoca caratterizzazione del responsabile: in effetti, la responsabilità oggettiva, la responsabilità così detta semi-oggettiva, nonché l'assenza di antigiuridicità rappresentano istituti "border-line" nel panorama giuridico e svolgono una fondamentale funzione di equilibrio nel sistema risarcitorio complessivamente inteso.
Il presente volume ricerca ed espone un razionale filo conduttore dei diversi istituti giuridici che, in qualche modo, possono intendersi ricompresi nelle tre macrofigure summenzionate, tendenzialmente incasellando una svariata gamma di concreta casistica nelle più confacenti figure di riferimento.
La completezza dell'opera è stata resa possibile dall'apporto delle colleghe di studio Vittoria Rapisardi, Chiara Secco, Silvia Bersani e Barbara Longato, ognuna delle quali ha curato, in particolare, la materia di propria specifica competenza.
indice sommario
Capitolo I
Danno, illecito e risarcimento
1.1. L"illecito in generale
1.1.1. Segue: l"illecito amministrativo
1.2. La normativa
1.2.1. Segue: normativa concernente l"illecito amministrativo
1.3. L"illecito ha sempre struttura tripartita?
1.4. Illecito civile e danno risarcibile
1.4.1. Segue: fatto tipico e offesa in ambito penale
1.5. Trasversalità strutturali necessitate nei diversi ambiti d"illecito
1.6. Le lacune del diritto civile e la responsabilità oggettiva quale momento di necessitata trasversalità – l"esempio di dolo, colpa e nesso eziologico
1.6.1. Segue: la responsabilità oggettiva quale istituto consueto nella dogmatica penalistica
1.6.2. Segue: conclusioni
Capitolo II
Trasversalità necessitate in ambito d"illecito
2.1. Trasversalità necessitata avente ad oggetto singoli istituti giuridici
2.1.1. Segue: la tripartizione del fatto in condotta, evento e nesso di causalità; le diverse manifestazioni della colpevolezza (dolo, colpa, responsabilità oggettiva); la dimensione dell"antigiuridicità e le cause di giustificazione; l"offesa determinata dall"illecito in ambito penale (importanza dell"art. 49 c.p.) e in ambito civile (il danno)
2.2. Il fatto nell"illecito civile: la clausola generale (c.d. atipicità)
2.2.1. Segue: indifferenza del principio costituzionale di legalità in ambito civile
2.3. La colpevolezza quale categoria trasversale e la tendenziale tripartizione in dolo, colpa e responsabilità oggettiva
2.4. L"offesa in ambito civile: il danno conseguente al fatto antigiuridico colpevole
2.4.1. Segue: cenni sulla partizione principe relativa all"illecito civile: illecito contrattuale e illecito extra-contrattuale
Capitolo III
L"attribuibilità della responsabilità generante risarcimento attraverso un giudizio normativo di rimproverabilità personale oggettiva
3.1. Colpevolezza e responsabilità oggettiva in ambito penale
3.1.1. Segue: il parallelo con la colpa
3.2. La colpevolezza in ambito civile: attribuzione del fatto materiale dannoso ed obiettivamente antigiuridico al soggetto attraverso un giudizio normativo di rimproverabilità personale
3.2.1. La colpevolezza civile in senso stretto: il dolo e la colpa come canonici momenti di attribuibilità del fatto al contegno tenuto dal soggetto
3.2.2. La colpevolezza civile in senso lato: attribuibilità della responsabilità generante risarcimento attraverso un giudizio normativo di rimproverabilità personale oggettiva – sua cittadinanza costituzionale
3.2.2.1. L"inopportunità di una definizione meramente negativa della responsabilità oggettiva
3.2.3. Segue: eccezionalità dell"istituto e necessario rigore richiesto al legislatore nella previsione casistica nonché all"interprete nell"applicazione pratica
3.3. Imputabilità quale presupposto della colpevolezza?
3.3.1. Segue: le perplessità di parte della dottrina penalistica
Capitolo IV
La responsabilità oggettiva in generale
4.1. Introduzione al concetto di responsabilità oggettiva
4.2. La definizione di responsabilità oggettiva
4.3. Ancora sull"eccezionalità dell"istituto della responsabilità oggettiva
4.4. Casistica di responsabilità oggettiva in ambito penale
4.4.1. Segue: preterintenzione
4.4.1.1. Segue: l"aborto preterintenzionale
4.4.1.2. Segue: l"omicidio preterintenzionale
4.4.2. Segue: reati aggravati dall"evento
4.4.3. Segue: concorso c.d. anomalo – generalità
4.4.3.1. Segue: nesso eziologico e collegamento soggettivo
4.4.3.2. Segue: l"interpretazione costituzionalizzata
4.4.3.3. Segue: casistica
4.4.3.3.1. Segue: lesioni personali/omicidio – furto/rapina impropria – rissa aggravata dall"uccisione di uno dei partecipi
4.4.3.4. Concorso anomalo, aberratio delicti e reato preteritenzionale
4.4.3.5. Il 2° co. dell"art. 116 c.p. e la sua compatibilità con l"art. 114 c.p
4.5. Casistica di responsabilità oggettiva in ambito civile
4.5.1. Segue: danno cagionato dall"incapace
4.5.1.1. Segue: la recente fattispecie decisa da Cass., sez. III, 30 marzo 2011, n. 7247
4.5.2. Segue: genitori, tutori, precettori e maestri d"arte
4.5.2.1. Segue: una recente fattispecie decisa da Trib. Genova 23 settembre 2011
4.5.3. Segue: padroni e committenti
4.5.3.1. Segue: il recente caso deciso da Cass., sez. III, 13 luglio 2011, n. 15394
4.5.4. Segue: attività pericolose
4.5.4.1. Segue: pericolosità della distribuzione dell"energia elettrica in Cass. 18 luglio 2011, n. 15733
4.5.4.2. Segue: i sei motivi di ricorso e la motivazione a sostegno della decisione
4.5.5. Segue: cose in custodia
4.5.5.1. Segue: cose in custodia e pubblica amministrazione: una recente presa di posizione – Trib. Roma, sez. II, 14 ottobre 2011, n. 20017
4.5.6. Segue: animali
4.5.6.1. Segue: l"esempio di Cass., sez. III, 20 luglio 2011, n. 15895
4.5.7. Segue: rovina di edificio
4.5.7.1. Segue: il caso deciso da Cass., sez. III, 21 gennaio 2010, n. 1002
4.5.8. Segue: produttore
4.5.8.1. Segue: il caso deciso da Cass., sez. III, 15 marzo 2007, n. 6007 – prodotti cosmetici
4.5.9. Segue: proprietario del veicolo (o usufruttuario, o acquirente con patto di riservato dominio, ovvero utilizzatore in leasing)
4.5.9.1. Segue: il caso deciso da Cass., sez. III, 7 ottobre 2010, n. 20810
4.5.9.2. Segue: eccezionalità della norma
4.5.9.2.1. Segue: un recente caso concreto – Cass., sez. III, 13 dicembre 2010, n. 25127
4.5.10. Vizi di costruzione o difetti di manutenzione
4.5.10.1. Segue: la fattispecie decisa da Cass., sez. III, 6 agosto 2004, n. 15179
Capitolo V
Antigiuridicità obiettiva e cause di giustificazione
5.1. L"antigiuridicità obiettiva in ambito penale quale contrasto della condotta tipica e offensiva con le esigenze di tutela dell"ordinamento
5.1.1. Segue: la sua completa risoluzione nel difetto di cause di giustificazione
5.2. L"antigiuridicità obiettiva in ambito civile quale contrasto della condotta atipica e offensiva (fatto dannoso) con le esigenze di tutela dell"ordinamento: l"antigiuridicità civilmente intesa è antigiuridicità obiettiva
5.2.1. Segue: il contrasto con un dovere giuridico che caratterizza l"illiceità del fatto deve relazionarsi non solo con la posizione soggettiva (da tutelare) del leso, ma anche con le esigenze generali dell"ordinamento nel suo complesso
5.3. L"antigiuridicità obiettiva in ambito civile e il difetto di cause di giustificazione: parallelismo con l"ambito penale
5.4. Le cause di giustificazione (cause di esclusione dell"antigiuridicità) codificate in ambito civile: gli artt. 2044 (legittima difesa) e 2045 (stato di necessità) c.c.
5.4.1. Un esempio concernete l"art. 2044 c.c.: Trib. Genova, sez. II, 27 ottobre 2010
5.4.2. Un esempio concernete l"art. 2045 c.c.: Cass., sez. III, 18 novembre 2010, n. 23275
5.5. Le cause di giustificazione (cause di esclusione dell"antigiuridicità) non codificate in ambito civile (esercizio del diritto, adempimento del dovere e consenso dell"avente diritto): rinvio alla materia penale
5.5.1. Casistica giurisprudenziale in ambito di consenso dell"avente diritto: Cass. pen., sez. VI, 15 aprile 2011, n. 20944
5.5.2. Casistica giurisprudenziale in ambito di esercizio del diritto: Cass. pen., sez. V, 1° giugno 2011, n. 36145
5.5.3. Casistica giurisprudenziale in ambito di adempimento del dovere: Cass. pen., sez. III, 10 marzo 2011, n. 18896
5.5.3.1. La posizione del comandante del nucleo operativo speciale secondo la Suprema Corte
5.5.3.2. La posizione dell"infiltrato secondo la Suprema Corte
5.5.4. Casistica giurisprudenziale in ambito di uso legittimo delle armi: Trib. Salerno, sez. I, 8 aprile 2011
5.5.5. Casistica giurisprudenziale in ambito di difesa legittima: Trib. La Spezia, 26 aprile 2011, n. 3
5.5.6. Casistica giurisprudenziale in ambito di stato di necessità: Cass. pen., sez. III, 9 giugno 2011, n. 26368
5.6. I principi generali che regolano le cause di giustificazione (cause di esclusione dell"antigiuridicità) in ambito civile: rinvio ai principi generali vigenti in ambito penale
5.7. Le cause di giustificazione in generale: una definizione
5.7.1. Segue: la teoria tripartita e la teoria bipartita
5.7.1.1. Segue: la teoria tripartita
5.7.1.2. Segue: la teoria bipartita
5.7.2. Segue: confronto con categorie affini
5.7.2.1. Cause di giustificazione (esimenti/scriminanti)
5.7.2.2. Segue: cause di esclusione della colpevolezza
5.7.2.3. Segue: cause di esenzione da pena
5.7.3. Segue: ratio sottesa alle cause di giustificazione
5.7.3.1. Segue: modello monistico
5.7.3.2. Segue: modello pluralistico
5.7.4. Segue: disciplina
5.7.4.1. Segue: rilevanza oggettiva delle scriminanti esistenti
5.7.4.2. Segue: rilevanza putativa delle scriminanti inesistenti
5.7.4.3. Segue: putatività – le diverse tipologie dell"errore
5.7.4.4. Segue: l"errore colposo
5.7.4.5. Segue: le cause di giustificazione nel concorso di persone
5.7.4.6. Segue: dolo e cause di giustificazione
5.7.4.7. Segue: cause di giustificazione e violazioni amministrative
Capitolo VI
La legittima difesa
6.1. L"interpretazione globale della legittima difesa
6.1.1. Segue: applicabilità alla Pubblica Amministrazione
6.2. Costrizione, necessità, attualità e proporzionalità
6.2.1. Segue: il caso concreto deciso da Cass., sez. III, 28 agosto 2009, n. 18799
6.3. Il 2° e il 3° co. dell"art. 52 c.p.
6.4. Eccesso colposo e difetto di proporzionalità
6.4.1. Segue: la condotta che tende non solo a coartare ma anche a punire o a «ridurre a ragione»
6.4.2. Segue: eccesso colposo e «jus proibendi»
6.5. Insussistenza del diritto all"indennità
6.6. Infondata la questione di costituzionalità che miri all"istituzione di un fondo di garanzia per le vittime di aggressioni criminali
6.7. Inapplicabilità ai casi di rissa
6.8. Rimozione autovetture parcheggiate in spazi privati
6.9. Il medico che reagisce all"aggressione subita durante una visita fiscale
6.10. La detenzione abusiva di armi non esclude l"operatività della legittima difesa
Capitolo VII
Lo stato di necessità
7.1. L"istituto dello stato di necessità in ambito civile
7.2. Necessità che il danno risulti eziologicamente collegato alla condotta
7.3. Necessità che la condotta del soggetto necessitato risulti caratterizzata dalla colpevolezza
7.3.1. Segue: un caso concreto – Trib. Roma, sez. XII, 8 settembre 2009, n. 18214
7.4. Nella domanda di risarcimento è implicita quella di corresponsione di un equo indennizzo
7.4.1. Segue: la funzione surrogatoria od integratrice dell"equo indennizzo
7.5. Una questione di legittimità costituzionale
7.6. Casistica giurisprudenziale: regata velica, occupazione, spoglio, riserve idriche
7.6.1. Segue: responsabilità amministrativa, difesa putativa, fortunale marittimo, locazione
7.6.2. Segue: la spettanza delle speciali elargizioni previste a favore delle vittime del dovere o di azioni terroristiche non riduce l"indennizzo
7.6.3. Segue: l"assoluta necessità di evitare la paralisi di un servizio indispensabile per il funzionamento di un"attività pubblica può integrare gli estremi dello stato di necessità
7.6.4. Segue: applicabilità dell"istituto in casi di surroga
7.6.5. Segue: l"ambito del lavoro subordinato
7.6.6. Segue: condominio e violazione delle distanze legali
7.6.7. Segue: comune che abbia immesso in un corso d"acqua rifiuti liquidi urbani per esigenze igieniche della popolazione
7.6.8. Segue. L"art. 2054 c.c. e il c.d. consenso informato nella responsabilità medica (rinvio)
7.6.9. Segue: l"art. 2054 c.c. e il danno da circolazione stradale
7.6.10. Segue: recente casistica tratta dal repertorio penale – l"occupazione d"alloggio
7.6.10.1. Segue: falsa testimonianza indotta da gravi minacce
Capitolo VIII
Il c.d. consenso informato
8.1. Il consenso è valido solo se «informato»
8.1.1. Segue: consenso informato e alleanza terapeutica
8.1.2. Segue: la normativa di riferimento
8.1.3. Segue: la fonte dell"obbligo
8.2. Le conseguenze della violazione dell"obbligo informativo
8.3. Il contenuto dell"obbligo informativo
8.3.1. Segue: l"obiettivo dell"operatore sanitario
8.3.2. Segue: i requisiti formali
8.3.3. Segue: il paziente che non vuole essere informato
8.3.4. Segue: l"importanza della cartella clinica e del modulo
8.4. Può il paziente rifiutare la terapia?
8.4.1. Segue: differenze con l"eutanasia
8.4.2. Segue: chi decide se il soggetto adulto è in stato di totale incapacità?
8.4.2.1. Segue: i doveri del tutore o dell"amministratore di sostegno
8.4.2.2. Segue: il caso del malato in stato vegetativo permanente
8.5. Il consenso o il dissenso debbono essere attuali e successivi all"informativa rilasciata
8.5.1. Segue: l"ipotesi eccezionale di un dissenso preventivamente prestato
8.6. Il consenso (o il dissenso del minore)
8.7. Cenni sul trattamento sanitario obbligatorio
8.8. La c.d. «sedazione terminale» o «sedazione palliativa»
8.8.1. Segue: differenze con l"eutanasia
8.9. Casistica giurisprudenziale: incidenza della natura occasionale e diluita della prestazione?
8.9.1. Segue: contratto di spedalità, autodeterminazione e tipologie dei danni risarcibili
8.9.1.1. Segue: il c.d. contratto di spedalità
8.9.1.2. Segue: la duplice natura dei danni risarcibili – lesione del diritto all"autodeterminazione
8.9.1.2.1. Segue: lesione del diritto alla salute
8.9.1.3. Segue: le considerazioni del CTU
8.9.1.4. Segue: l"importanza delle considerazioni del CTU anche ai fini di valutazione del corretto espletamento del dovere informativo
8.9.1.5. Segue: l"attrice adeguatamente informata avrebbe rifiutato o meno di sottoporsi all"intervento?
8.9.1.5.1. Segue: il comportamento della persona media posta nelle stesse condizioni dell"interessato
8.9.2. Segue: un caso di dissenso informato «ora per allora»
8.9.2.1. Segue: il diritto positivo richiamato nel provvedimento
8.9.2.2. Segue: l"applicazione al caso concreto
8.9.2.3. Segue: l"incapace che abbia lasciato specifiche disposizioni scritte
8.9.2.4. Segue: testamento biologico?
8.9.2.5. Segue: il rifiuto di alimentazione e idratazione forzate e la nomina dell"amministratore di sostegno
Capitolo IX
Il danno cagionato dall"incapace
9.1. Il fatto dannoso compiuto dall"incapace di intendere e volere
9.1.1. Segue: l"art. 2046 c.c. non priva di rilevanza giuridica il contributo causale della condotta dell"incapace nella produzione dell"evento
9.1.2. Segue: applicabilità del principio nel danno da circolazione stradale
9.2. L"accertamento dell"incapacità di intendere e volere in ambito civile
9.2.1. Segue: criteri utilizzabili dal magistrato
9.3. Il danno subito dall"incapace medesimo
9.3.1. Segue: l"applicabilità dell"art. 1227 c.c.
9.4. La responsabilità di chi è tenuto alla sorveglianza dell"incapace
9.4.1. Segue: necessità che il fatto commesso dall"incapace presenti tutte le caratteristiche dell"illecito
9.4.2. Segue: l"art. 2047 c.c. quale fonte di posizione di garanzia
9.4.3. Segue: la posizione particolare del genitore
9.4.3.1. Segue: le due ipotesi di responsabilità sono tra loro alternative e non concorrenti
9.4.3.2. Segue: qualora la responsabilità del genitore trovi fondamento sull"incapacità del minore la prova liberatoria deve riguardare l"affidamento ad altro soggetto della sorveglianza dell"incapace
9.5. La dimostrazione di non aver potuto impedire il fatto
9.5.1. Segue: l"onere della prova
9.5.1.1. Segue: l"accertamento in sede penale della mancanza di prova della colpa dei soggetti tenuti alla sorveglianza dell"incapace
9.5.2. Segue: i danni che l"incapace abbia causato a se stesso
9.5.3. Segue: casistica giurisprudenziale – ritrovamento di un residuato bellico da parte dell"incapace
9.5.3.1. Segue: necessario che vi sia la conoscenza dell"incapacità della persona che ha commesso il fatto
9.5.3.2. Segue: azione per il risarcimento del danno subito dal figlio incapace ed eccezione di concorso per non averlo sorvegliato
9.5.3.3. Segue: il dovere di sorveglianza può nascere da una scelta liberamente compiuta
9.5.3.4. Segue: preponente/preposto, grande invalido, danno al sorvegliante organizzatore, custodia
9.6. L"equa indennità sostitutiva del risarcimento
9.6.1. Segue: la domanda diretta alla liquidazione dell"indennità non è compresa in quella di risarcimento del danno
9.7. Casistica riguardante gli ospiti di reparto psichiatrico o di altra struttura equipollente
9.7.1. Segue: malato mentale non ricoverato
9.7.2. Segue: responsabilità per infortunio occorso al personale sanitario per comportamento degli stessi pazienti
9.8. L"ambito scolastico: scuolabus, spinta, giochi della gioventù, gita scolastica, litisconsorzio
9.9. L"ambito della circolazione stradale
9.10. La provocazione
9.11. Le sentenze più recenti in argomento: Cass., sez. III, 30 marzo 2011, n. 7247
9.11.1. Segue: il danno deve essere ingiusto
9.11.1.2. Segue: lesioni derivanti da partecipazione ad attività sportiva
9.11.1.3. Segue: il coinvolgimento di atleti minorenni
9.11.2. Segue: Cassazione civile, sezione III, n. 23464 del 19 novembre 2010
9.11.2.1. Segue: l"incapacità di intendere e volere del minore
9.11.3. Segue: Cass., sez. III, 20 giugno 2008, n. 16803
9.11.3.1. Segue: le criticità nella gestione dell"incapace da parte dello Stato
9.11.3.2. Segue: l"opinione della Suprema Corte – genericità dei quesiti (questione superata dall"intervento della l. 18 giugno 2009, n. 69)
9.11.3.2.1. Segue: l"infondatezza delle perplessità manifestate dal ricorrente
9.11.3.2.2. Segue: atteggiamento omissivo da parte dei sanitari che ebbero in cura?
Capitolo X
Genitori e figure equiparate
10.1. Generalità: il 1° co. dell"art. 2048 c.c.
10.1.1. Segue: necessità che il danneggiato chiarisca il titolo a fronte del quale intende esser risarcito
10.1.2. Segue: la responsabilità del genitore e quella del precettore non sono tra loro alternative
10.1.3. Segue: la responsabilità del genitore può concorrere anche con quella del datore di lavoro
10.2. La responsabilità di genitori (e figure equiparate) è responsabilità per fatto (colposo) proprio
10.2.1. Segue: il presupposto della coabitazione
10.3. Culpa in vigilando e culpa in educando
10.3.1. Segue: la prova liberatoria
10.3.2. Segue: esemplificazione giurisprudenziale
10.3.3. Segue: l"art. 147 c.c.
10.3.3.1. Segue: fatto illecito e violazione dell"art. 147 c.c.
10.4. Il minore «quasi maggiorenne»
10.5. Minore danneggiato e concorso di colpa del genitore
10.6. La responsabilità dei genitori concorre con la responsabilità del minore responsabile del fatto
10.6.1. Segue: l"azione di regresso del genitore nei confronti del figlio
10.7. Casistica giurisprudenziale: violenza sessuale
10.7.1. Segue: danni arrecati ad immobile, lancio di frecce o materiale nocivo, uso improprio materiale didattico
10.8. Legittimazione ad agire e raggiungimento della maggiore età
10.9. I genitori possono essere chiamati a rispondere per fatto proprio anche in materia di sanzioni amministrative pecuniarie
10.10. L"art. 2048 c.c. postula l"esistenza di un fatto illecito compiuto da un minore capace di intendere e di volere
10.11. Qualificazione dei danni risarcibili
10.12. Mezzi probatori e apprezzamento di fatto (non sindacabile in cassazione)
10.13. Minori e danni conseguenti a circolazione stradale
10.13.1. Segue: il concorso con la responsabilità dei precettori
10.13.2. Segue: art. 2048 e 2° co. dell"art. 2054 c.c.
10.13.3. Segue: il conseguimento della patente di abilitazione alla guida
10.13.4. Segue: casistica giurisprudenziale – la prova di aver fatto tutto il possibile per educare adeguatamente il figlio e prepararlo alla necessaria autonomia
10.13.4.1. Segue: la necessità di chiarire a che titolo i genitori sono chiamati in giudizio
10.13.5. Segue: il diritto di surroga dell"assicuratore
10.14. Casistica processuale: in che veste i genitori sono chiamati ad affrontare il processo?
10.15. Le sentenze più recenti in argomento: Cass., sez. VI, 26 luglio 2010, n. 17504 e minorenne privo di patente
10.15.1. Segue: Trib. Rovereto 19 luglio 2010 – accoltellamento posto in essere da minorenne
10.15.1.1. Segue: concorso di colpa della vittima?
10.15.1.2. Segue: l"applicabilità dell"art. 2048 c.c., in particolare
10.15.1.2. Segue: la fattispecie concreta e il quantum debeatur
10.15.2. Segue: Cass., sez. III, 28 agosto 2009, n. 18804 e i problemi connessi all"avvicinarsi dell"età maggiore
10.15.2.1. Segue: l"equilibrato sviluppo psicoemotivo, la capacità di dominare gli istinti, il rispetto degli altri e tutto ciò in cui si estrinseca la maturità personale
10.15.2.2. Segue: l"avvicinarsi della maggiore età
10.15.2.3. Segue: provocazione ed attenuazione del risarcimento
Capitolo XI
Insegnanti e figure equiparate
11.1. Generalità: il 2° co. dell"art. 2048 c.c.
11.1.1. Segue: la figura del direttore didattico
11.1.2. Segue: il c.d. «supplente»
11.2. Ambito scolastico e responsabilità degli insegnanti, educatori e figure equiparate: il vincolo negoziale
11.2.1. Segue: le conseguenze del vincolo negoziale in ordine all"onere della prova
11.2.2. Segue: possibilità per il giudice di qualificare correttamente la domanda
11.3. Il 2° co. dell"art. 2048 c.c. trova applicazione limitatamente al danno cagionato a un terzo dal fatto illecito dell"allievo
11.3.1. Segue: l"applicazione dell"art. 2048 c.c. presuppone la capacità d"agire del minore
11.3.2. Segue: il presupposto della minore età
11.3.3. Segue: la responsabilità degli insegnanti non esclude quella dei genitori
11.4. Trattasi in ogni caso di responsabilità a titolo di colpa
11.5. Onere probatorio e culpa in vigilando: il danneggiato deve provare il fatto illecito del terzo?
11.5.1. Segue: insindacabile il giudizio di merito in sede di legittimità qualora sorretto da idonea motivazione
11.5.2. Segue: la necessità di ancorare le cautele richieste al caso concreto
11.5.3. Segue: misure organizzative preventive e vigilanza
11.5.4. Segue: la sottrazione degli insegnanti statali all"applicabilità della presunzione di cui all"art. 2048 vale esclusivamente sul piano processuale (art. 61, l. 11 luglio 1980, n. 312)
11.5.5. Segue: il dovere di vigilanza va correlato all"età ed al normale grado di maturazione degli alunni
11.5.6. Segue: il dovere di vigilanza implica il diritto di autotutela a favore degli organi scolastici
11.5.7. Segue: estensione temporale dell"obbligo di vigilanza
11.5.8. Segue: la particolare vigilanza da prestarsi negli istituti di scuola materna
11.6. L"esclusiva legittimazione passiva del Ministero della pubblica istruzione per i danni subiti da allievi di scuole statali
11.6.1. Segue: regioni e province autonome
11.6.2. Segue: casistica giurisprudenziale – scheggia in un occhio, minore «lanciato in aria»
11.6.3. Segue: la rivalsa nei confronti dell"insegnante
11.6.3.1. Segue: casistica giurisprudenziale – bambino affetto da handicap, ritardo dell"insegnante, cambio d"ora incustodito
11.6.4. Segue: la legittimazione negli istituti privati
11.7. Casistica giurisprudenziale: animali, lancio di «biro», incisivi danneggiati dal flauto, inadeguatezza ad affrontare esercizi motori
11.7.1. Segue: pugni, cadute dalle scale, spinte durante la ricreazione, scontri tra bambini
11.7.2. Segue: caduta da sedia, luogo non adibito ad uso esclusivo della scuola, inciampo nello zaino, allontanamento furtivo
11.7.3. Segue: bambino colpito da copertone, caduta accidentale, minori soli in classe, allontanamento dell"insegnante dall"aula
11.7.4. Segue: lancio di palline di carta, inidoneità dei locali, fuga di bambino dalla finestra, penna infilata in un occhio
11.8. L"applicabilità della culpa in vigilando nelle ipotesi di soggiorno del minore in colonia o «casa vacanze»
11.9. L"applicabilità estesa della culpa in vigilando ricavata dall"art. 2048 c.c.: luoghi di cura, istituti di credito, datori di lavoro e responsabilità amministrativa
11.10. Le sentenze più recenti in argomento: Cass., sez. III, 15 febbraio 2011, n. 3680 – studente aggredito da animale
11.10.1. Segue: Trib. Roma, sez. II, 11 febbraio 2011, n. 2891 – infortunio occorso ad alunno in ambiente scolastico
11.10.1.1. Segue: la sussunzione giuridica effettuata dal Tribunale
11.10.2. Segue: Cass., sez. III, 2 luglio 2010, n. 17215 – l"uscita da scuola
Capitolo XII
Sport, gioco e responsabilità in ambito scolastico
12.1. Generalità e rinvio
12.2. Educazione fisica o «motoria»
12.2.1. Segue: l"importanza della responsabilità contrattuale
12.3. L"infortunio durante la competizione
12.4. Il calcio
12.4.1. Segue: la necessità di un fatto illecito
12.4.2. Segue: la lesione dell"integrità fisica del giocatore ad opera di altro partecipante quale eventualità contemplata
12.5. Altri sport: calcetto
12.5.1. Segue: pallamano, pallavolo e sci
12.5.2. Segue: hockey, tennis, hit ball, nuoto, giochi della gioventù
12.6. Attività ludiche
12.6.1. Segue: scivolo, palla prigioniera, ruba-bandiera, altalena
12.7. Le sentenze più recenti in argomento: Cass., sez. III, 28 settembre 2009, n. 20743 – partita di calcetto
12.7.1. Segue: Cass., sez. III, 7 maggio 2009, n. 10514 – l"ora di educazione fisica
Capitolo XIII
La responsabilità oggettiva di padroni e committenti
13.1. Il disposto dell"art. 2049 c.c.
13.1.1. Segue: la ratio della disposizione
13.2. Presupposti di applicabilità: il rapporto di dipendenza
13.2.1. Segue: l"agente
13.2.1.1. Segue: il problema della rappresentanza
13.2.1.2. Segue: il mandato generale
13.2.1.3. Segue: il problema del lavoratore distaccato
13.2.1.3.1. Segue: noleggio con distacco di personale
13.2.1.4. Segue: l"apprendista
13.2.1.5. Segue: il minore
13.2.1.6. Segue: gli ausiliari nella responsabilità contrattuale
13.2.1.7. Segue: due casi particolari riguardanti l"Enel
13.2.1.8. Segue: la cessazione del rapporto
13.2.2. Segue: il fatto illecito del dipendente (o commesso)
13.2.2.1. Segue: la corresponsabilità di commesso e committente nei confronti del terzo
13.2.3. Segue: la c.d. occasionalità necessaria
13.2.3.1. Segue: delimitazione del rapporto di occasionalità necessaria
13.2.3.2. Segue: l"accertamento costituisce un indagine insindacabile in sede di legittimità
13.2.3.3. Segue: casistica giurisprudenziale – condominio e portiere infedele
13.2.3.3.1. Segue: casa da gioco e banconote false
13.2.3.3.2. Segue: diffusione tra i dipendenti di un"azienda di apprezzamenti negativi sull"operato di un agente
13.2.3.3.3. Segue: incidente provocato da dipendente alla guida di un trattore
13.2.3.3.4. Segue: fatto dannoso generato da uno scherzo di un collega
13.2.3.3.5. Segue: esplosione di una batteria
13.2.3.3.6. Segue: guardia giurata complice di furto
13.2.3.3.7. Segue: danni a persona trasportata senza autorizzazione
13.2.3.3.8. Segue: responsabilità di una casa religiosa per i danni arrecati in un incidente stradale da un religioso
13.2.3.3.9. Segue: sinistro provocato da dipendente incaricato di riparare un"autovettura
13.2.3.4. Segue: omicidio da parte di guardia giurata
13.2.3.4.1. Segue: commesso che segua finalità proprie alle quali il committente non è neppure mediatamente interessato
13.3. La responsabilità ex art. 2049 c.c. è responsabilità oggettiva
13.4. La responsabilità ex art. 2049 c.c. trova applicazione limitatamente al danno cagionato ad un terzo
13.4.1. Segue: danno cagionato al committente dal commesso in concorso con un terzo
13.5. Committente e commesso mantengono diversità di posizioni in relazione al fatto illecito dannoso
13.5.1. Segue: il regresso del committente che abbia risarcito il danno
13.6. Aspetti processuali: la domanda di risarcimento cumulativamente proposta nei confronti tanto del committente quanto del commesso
13.6.1. Segue: problematiche connesse all"identificazione del petitum
13.7. Casistica giurisprudenziale: caduta all"ipermercato, crollo di elementi facenti parte di scenografia, volo di elicottero, infiltrazioni d"acqua
13.7.1. Segue: caduta in un burrone, concorrenza sleale, insegnante di scuola privata, associazione professionale, concussione
13.7.2. Segue: Automobil club provinciale, art. 5, 4° co., l. 1/1991, veicolo affidato per riparazioni ad un"officina, mezzo non adibito al trasporto di persone, conducente che abbia agito su richiesta e per conto altrui, cose sequestrate
13.7.3. Segue: la richiesta di risarcimento del danno nei confronti di società sottoposta a procedura concorsuale
13.7.4. Segue: rapporti con il codice dei consumatori
13.7.5. Segue: azione nei confronti di compagnia portuale
13.7.6. Segue: il contratto di trasporto
13.8. Le sentenze più recenti in argomento: Cass., sez. III, 23 marzo 2011, n. 6695 – responsabilità del «gruppo sportivo»
13.8.1. Segue: Cass., sez. III, 22 marzo 2011, n. 6528 – danni arrecati dal commesso a se stesso o al committente
13.8.2. Segue: Trib. Prato 23 febbraio 2011, n. 211 e l"art. 31, 3° co., d.lg. 24 febbraio 1998, n. 58
13.8.2.1. Segue: la posizione dell"istituto di credito
13.8.2.2. Segue: il riscontro dell"occasionalità necessaria
13.8.2.3. Segue: concorso di colpa del danneggiato?
13.8.2.4. Segue: l"azione di manleva
Capitolo XIV
La responsabilità c.d. indiretta nei contratti d"appalto e di lavoro
14.1. Il «committente» richiamato dall"art. 2049 c.c. non è quello dell"appalto
14.1.1. Segue: l"autonomia dell"appaltatore
14.2. Quando il committente è da considerarsi corresponsabile dell"appaltatore?
14.2.1. Segue: tre tipologie differenti di responsabilità?
14.2.1.1. Segue: il principio non trova deroga in relazione ai doveri imposti dalla legge urbanistica
14.2.1.2. Segue: la culpa in eligendo del committente
14.2.2. Segue: onere della prova
14.2.3. Segue: giudizio di merito non censurabile in cassazione
14.3. L"appalto pubblico
14.4. Il sub-appalto
14.5. Casistica giurisprudenziale: occupazione terreno, luogo e modalità non modificabili, danni da carente progettazione, utilizzo di mezzi inadatti
14.6. La responsabilità indiretta del datore di lavoro a tutela anche dei dipendenti
14.6.1. Segue: il rapporto tra l"art. 2087 e l"art. 2049 c.c.
14.6.2. Segue: le molestie sessuali da dipendente a dipendente
14.6.3. Segue: casistica giurisprudenziale – impianto non conforme, dipendente minore d"età, scherzo, molestia, infortunio, amministratore
14.6.3.1. Segue: lesioni, passivo, art. 1228 c.c., omicidio, transazioni, contraddittorio
14.6.4. Segue: l"applicazione dell"art. 2049 c.c. agli infortuni sul lavoro
14.6.4.1. Segue: implicazioni – presupposti, prescrizione, lavoratore distaccato o ignoto
14.6.4.2. Segue: casistica giurisprudenziale – sufficienza del rapporto di mandato a sorvegliare
14.6.4.2.1. Segue: applicabilità alla p.a.
14.6.4.2.2. Segue: la sentenza n. 102 della Corte costituzionale
14.6.4.2.3. Segue: dipendente ferito dalla pistola maneggiata per scherzo da un collega
14.6.4.2.4. Segue: alterco tra dipendente ed altro lavoratore con scambio di atti di violenza
14.6.4.2.5. Segue: prevenzione, incendio, occasionalità e trasporto marittimo
14.7. Le sentenze più recenti in argomento: Cass., sez. III, 25 gennaio 2011, n. 1741 – promotore finanziario e società di investimento mobiliare
14.7.1. Segue: la ratio della responsabilità esistente in capo all"intermediario preponente
14.7.1.1. Segue: le regole che i promotori devono osservare nel riceversi somme di denaro dai loro clienti
14.7.2. Segue: Cass. pen., sez. I, 18 gennaio 2011, n. 21195 – p.a. e art. 2049 c.c.
14.7.3. Segue: Cons. St., sez. VI, 28 ottobre 2010, n. 7635 – responsabilità del committente nel contratto d"appalto
Capitolo XV
Ambito societario e articolo 2049 del codice civile: società, istituti di credito, Assicurazioni
15.1. La responsabilità amministrativa delle società ex d.lg. 8 giugno 2001, n. 231
15.2. La responsabilità indiretta delle società ex art. 2049 c.c. – rinvio
15.2.1. Segue: casistica giurisprudenziale – responsabile civile, soci danneggiati, parte civile
15.2.1.1. Segue: danni da fusione societaria e omesso versamento contributi previdenziali
15.2.2. Segue: società cooperative di produzione e lavoro
15.2.3. Segue: società che organizzi viaggi turistici
15.3. Imprese bancarie, società d"investimento immobiliare et similia
15.3.1. Segue: l"art. 31, 3° co., d.lg. 24 febbraio 1998, n. 58
15.3.2. Segue: casistica giurisprudenziale – azione risarcitoria spiegata da una risparmiatrice nei confronti di una società d"investimento mobiliare
15.3.2.1. Segue: l"accertamento dell"occasionalità necessaria va svolto con particolare rigore
15.3.2.2. Segue: incapacità a testimoniare del funzionario della banca che ha curato l"operazione
15.3.2.3. Segue: carta di credito, prospetto informativo, tributi, funzionario in veste personale, atti nell"orario di lavoro e nei locali della banca
15.3.2.4. Segue: falsificazione, versamento di assegni circolari, pagamento irregolare, segreto professionale, ampio mandato, danaro fuori dalla banca, cassetta di sicurezza
15.3.2.5. Segue: onere della prova, false informazioni, benefondi, falsa documentazione, assegni, limiti di procura
15.4. La responsabilità indiretta delle società assicuratrici: rinvio
15.4.1. Segue: la responsabilità del preponente sorge per il solo fatto dell"inserimento dell"agente nell"impresa
15.4.2. Segue: l"agente che travalichi il proprio mandato
15.4.3. Segue: soggetto che svolga abusivamente l"attività di promotore finanziario operando presso un"agenzia
Capitolo XVI
Articolo 2049 del codice civile e interessi costituzionalmente garantiti: settore pubblico, informazione, sport e salute
16.1. Responsabilità diretta ed indiretta nella p.a.
16.2. Casistica giurisprudenziale riguardante la responsabilità indiretta della p.a.: l"utilizzo di armi da fuoco e gli interventi militari o di polizia
16.2.1. Segue: limiti all"assoggettamento alla responsabilità amministrativa
16.2.2. Segue: l"ambito scolastico
16.2.3. Segue: ufficiali di stato civile e dell"anagrafe che forniscano illecitamente notizie, certificazioni ed estratti
16.2.4. Segue: risarcimento dei danni per occupazione illegittima e per l"irreversibile trasformazione del suolo
16.2.5. Segue: allontanamento di un minore dal nucleo familiare
16.2.6. Segue: giurisdizione del giudice ordinario anche se è citata la p.a. ex art. 2049 c.c.
16.2.7. Segue: professori universitari, errore diagnostico, manutenzione delle strade, detenuti, dipendente Inps, istituto penitenziario, natura vicaria della responsabilità civile dell"ente pubblico
16.2.7.1. Segue: quiescenza, Affari Esteri, rifiuti ospedalieri speciali, agenti di polizia, infortuni sul lavoro, magistrati
16.3. Ambito sanitario e responsabilità dell"ente ospedaliero
16.3.1. Segue: intervento eseguito da medico di fiducia del paziente
16.3.2. Segue: onere della prova
16.3.3. Segue: la prescrizione decennale
16.3.4. Segue: casistica giurisprudenziale – intervento chirurgico all"interno di una clinica di proprietà di una università privata ma concessa in uso ad una università pubblica
16.3.4.1. Segue: danni arrecati dal medico convenzionato a un paziente
16.3.4.2. Segue: contratto di assicurazione che copra i danni causati dall"Azienda sanitaria locale e dai suoi dipendenti
16.3.4.3. Segue: intervento chirurgico in équipe
16.3.4.4. Segue: allocazione inadeguata, consenso informato, vigilanza, rivalsa
16.3.5. Segue: il contagio post-trasfusionale
16.3.5.1. Segue: il Ministero risponde ex art. 2043 c.c.
16.4. Responsabilità oggettiva degli enti sportivi
16.4.1. Segue: casistica giurisprudenziale – nuoto, basket, calcio, ciclismo, sci, equitazione, hockey, tennis, attività parascolastiche, concorsi – pronostici
16.5. Il problema della diffusione dell"informazione e la responsabilità di emittenti e testate giornalistiche
16.5.1. Segue: casistica giurisprudenziale – l"insindacabilità delle opinioni dei parlamentari
16.5.2. Segue: diffamazione commesso nell"ambito di una trasmissione televisiva
16.6. Le sentenze più recenti in argomento: Cass., sez. III, 13 luglio 2010, n. 16382 – diffamazione a mezzo emittente televisiva
16.6.1. Segue: Trib. Salerno, sez. II, 22 giugno 2010, n. 1502 – HCV e Ministero della Salute
16.6.1. Segue: la domanda risarcitoria proposta nei confronti dell"Amministrazione sanitaria e del medico dipendente
16.6.2. Segue: Cass. pen., sez. IV, 5 giugno 2009, n. 38154 – responsabilità della FIGC per il fatto illecito colposamente provocato dalla condotta negligente del medico esterno
16.6.2.1. Segue: le critiche alla sentenza di merito da parte dei ricorrenti
16.6.2.2. Segue: l"opinione della Suprema Corte circa la responsabilità del Centro di medicina sportiva
16.6.2.3. Segue: l"opinione della Suprema Corte circa la responsabilità della FIGC
Capitolo XVII
Esercizio di attività pericolose
17.1. L"attività pericolosa che implica presunzione di colpa
17.1.1. Segue: una proposta (e rigettata) eccezione di incostituzionalità
17.1.2. Segue: gli esempi dell"attività nucleare e della responsabilità causata da oggetti spaziali
17.1.3. Segue: il richiamo effettuato dalla legge sul trattamento dei dati personali
17.1.3.1. Segue: casistica giurisprudenziale – credito al consumo, Centrale dei rischi, numero di telefono, internet, telefonia fissa o mobile, immagine, orientamento politico
17.1.3.2. Segue: la necessaria prova del pregiudizio subito
17.2. L"attività esercitata da ente collettivo e la responsabilità (solidale) della persona preposta
17.2.1. Segue: l"applicabilità alla p.a.
17.3. La valutazione di pericolosità
17.3.1. Segue: il pericolo trasfuso nell"oggetto dell"attività
17.3.1.1. Segue: il caso particolare della produzione e distribuzione di bombole a gas
17.3.1.1.1. Segue: casistica giurisprudenziale – esplosione in negozio, esplosione dovuta ad incendio ed esplosione di bombola vuota
17.4. La necessaria presenza del nesso di causalità
17.4.1. Segue: eventi collegati ad omissione qualificata
17.5. Le possibili conseguenze del fatto colposo del danneggiato
17.5.1. Segue: casistica giurisprudenziale – incidente ferroviario, fornitura elettrica e del gas, incidente stradale
17.6. La presunzione di cui all"art. 2050 c.c. è posta a favore esclusivo del danneggiato
17.6.1. Segue: soggetti il cui intervento si caratterizzi per la volontaria assunzione e la completa conoscenza del rischio
17.7. L"onere della prova: pericolosità, danni e nesso eziologico
17.8. Il giudizio (di merito) del magistrato
17.8.1. Segue: la valutazione (di merito) riguardante la pericolosità
17.9. Danno non patrimoniale
17.10. Incidenza dell"art. 2050 c.c. in ambito di responsabilità omissiva penale
17.11. I rapporti con l"art. 2043 c.c. e la diversità delle domande
17.11. I rapporti con l"art. 2043 c.c. e la diversità delle domande
17.12. I casi nei quali la giurisprudenza ravvisa la pericolosità dell"attività: disinfestazione, allibo greggio, falciatura, pastificazione, fornitura gas, giostrai
17.12.1. Segue: tappeti elastici, saldatrice, lava vulcanica, rete elettrica, sbandieratori, strade, fangoterapia, fuochi d"artificio, cave o miniere, smontaggio
17.13. I casi nei quali la giurisprudenza non ravvisa la pericolosità dell"attività: banca, cosmesi, albergo, radiologia, aree inquinate, impianto elettrico, centro benessere, autoscontro, ferrovie
17.13.1. Segue: autolavaggio, succhi di frutta, servitù di elettrodotto, diga, piccola giostra, pneumatici, bevande gassate, mietitrebbiatura, cancello meccanico
17.14. Le sentenze più recenti in argomento: Trib. Novara 23 marzo 2011, n. 24 – il c.d. «salto nel vuoto»
17.14.1. Segue: l"assenza di responsabilità in capo alla società datrice di lavoro
17.14.2. Le sentenze più recenti in argomento: Trib. Palermo, sez. III, 11 giugno 2011, n. 2904 – trattamento dati personali
17.14.3. Segue: Cass., sez. III, 27 aprile 2011, n. 9406 – vaccinazione obbligatoria.
Capitolo XVIII
Sport, salute, lavoro e tempo libero
Sono attività pericolose?
18.1. La responsabilità ex art. 2050 c.c. nello svolgimento di una disciplina sportiva
18.1.1. Segue: il Coni è responsabile?
18.1.2. Segue: sport più e meno pericolosi: caccia, volo ed alpinismo
18.1.2.1. Segue: corpo libero, «rebatta» e sport acquatici
18.1.3. Segue: equitazione e sport equestri – principianti ed allievi più esperti
18.1.3.1. Segue: l"applicazione dei principi generali
18.1.3.2. Segue: casistica giurisprudenziale – attività equestre addestrativa di gruppo
18.1.3.2.1. Segue: gestione di ippodromo, maneggio o circolo ippico
18.1.3.2.2. Segue: doma di un cavallo
18.1.3.2.3. Segue: cliente d"albergo che noleggia un cavallo
18.1.4. Segue: automobilismo, motociclismo et similia
18.1.5. Segue: sport invernali
18.1.5.1. Segue: lo sci, in particolare
18.1.5.2. Segue: il contratto di ski-pass
18.1.5.3. Segue: il trasporto in seggiovia
18.1.5.4. Segue: la scuola sci
18.1.5.5. Segue: l"attività agonistica e le gare
18.1.5.6. Segue: casistica giurisprudenziale – zone di sosta e recinzioni
18.1.6. Segue: calcio
18.1.6.1. Segue: l"organizzazione di incontri di calcio e la gestione degli stadi
18.2. Attività pericolose per la salute: la produzione e la vendita di tabacchi
18.2.1. Segue: la produzione, l"importazione e la vendita di farmaci
18.2.1.1. Segue: i farmaci contenenti emoderivati
18.2.2. Segue: la responsabilità civile del Ministero della salute per i danni conseguenti alla vaccinazione obbligatoria
18.2.3. Segue: pericolosa è la produzione e distribuzione di sangue ma non il controllo e la vigilanza su tali attività
18.3. Pericolosità in ambito lavorativo: l"attività edilizia
18.3.1. Segue: casistica giurisprudenziale relativa all"attività edilizia – l"allestimento del cantiere
18.3.1.1. Segue: montacarichi, sabbiatura, guaina bituminosa, tetto, impianto elettrico, strada pubblica
18.3.1.2. Segue: linee elettriche, pubblico passaggio, impalcatura, intonaco, traliccio, porto
18.3.1.3. Segue: l"attività di scavo
18.3.2. Segue: appalto e subappalto
18.3.3. Segue: navigazione aerea
18.3.3.1. Segue: onere della prova
18.3.3.2. Segue: casistica giurisprudenziale – elicottero in situazioni difficili e stormi d"uccelli
18.3.4. Segue: trasporto ferroviario
18.3.4.1. Segue: casistica giurisprudenziale – manutenzione banchina, rimozione recinzioni, folgorazione operaio
18.3.5. Segue: produzione stoccaggio di rifiuti
18.3.6. Segue: produzione e fornitura di energia elettrica
18.3.7. Segue: trasporto marittimo
18.4. Tempo libero: scivoli, parchi acquatici, parchi di divertimento
18.5. Le sentenze più recenti in argomento: Cass. pen., sez. IV, 13 ottobre 2010, n. 38117 – escursione ippica
18.5.1. Segue: Cass., sez. III, 2 luglio 2010, n. 15723 – abbattimento di pianta di grosse dimensioni
18.5.1.1. Segue: il caso fortuito può consistere nel fatto del danneggiato
18.5.2. Segue: GdP Bari, sez. VI, 8 giugno 2010, n. 4922 – ristrutturazione di immobile
Capitolo XIX
Responsabilità da cose in custodia: principi generali
19.1. Una normativa particolarmente laconica
19.1.1. Segue: la tesi oggi prevalente – trattasi di responsabilità oggettiva
19.1.2. Segue: la superata ma preferibile tesi dell"inversione dell"onere di prova
19.1.3. Segue: non necessità che la cosa sia pericolosa
19.2. Il carattere oggettivo della responsabilità da cose in custodia: conseguenze
19.3. Il rapporto di custodia
19.3.1. Segue: il potere di intervenire sulla cosa
19.3.1.1. Segue: l"esempio del demanio stradale – rinvio
19.3.1.2. Segue: potere «di fatto» – ulteriori esemplificazioni giurisprudenziali
19.4. Il nesso causale tra cosa e danno
19.4.1. Segue: casistica giurisprudenziale – furto e ponteggi, caduta da una scala, cliente scivolato nel bagno, cose inerti e anomalia non minimale, banca e rapina, infiltrazioni
19.4.2. Segue: il concorso causale nell"evento tra custode e altro soggetto
19.5. Il caso fortuito
19.5.1. Segue: circostanze nelle quali è stato ravvisato il caso fortuito – nubifragio o precipitazioni, birillo spartitraffico, vizio intrinseco dell"immobile, geomorfologia del terreno
19.5.2. Segue: il caso fortuito può consistere anche nel fatto del terzo
19.5.2.1. Segue: casistica giurisprudenziale – incendio doloso, omessa informativa
19.5.3. Segue: il caso fortuito può consistere anche nel fatto del danneggiato
19.5.3.1. Segue: casistica giurisprudenziale – piede in fallo, ostacolo deliberatamente ignorato, spostamenti al buio, piscina, inciampo, pavimento scivoloso, tuffo da pontile
19.5.3.1.1. Segue: sciatore, aiuola non accessibile, zona interdetta al pubblico, uso anomalo dell"altalena, ringhiera delle scale
19.5.3.2. Segue: il fatto del danneggiato può integrare concorso colposo
19.5.4. Segue: circostanze nelle quali non è stato ravvisato il caso fortuito – temporale estivo, pertiche utilizzate dai vigili del fuoco, porta difettosa, minore arrampicatosi su una macchina, «scivolata» su scaletta di piscina, calce incustodita
19.5.5. Segue: il dubbio sul caso fortuito
19.6. Il concorso di colpa del danneggiato
19.7. Il rapporto tra domanda ex art. 2051 c.c. e domanda ex art. 2043 stesso codice
19.7.1. Segue: domanda nuova?
19.8. Implicazioni dell"art. 2051 c.c. in ambito penale
19.9. La responsabilità amministrativa non si basa sull"art. 2051 c.c.
19.10. Le sentenze più recenti in argomento: Cass., sez. II, 12 luglio 2011, n. 15291 – condominio
19.10.1. Segue: l"opinione della Suprema Corte
19.10.2. Segue: Cass., sez. III, 20 settembre 2011, n. 19131 – pavimento di istituto di credito
19.10.3. Segue: Cass., sez. III, 27 luglio 2011, n. 16422 – contratto di locazione.
Capitolo XX
La responsabilità da custodia nella pubblica amministrazione
20.1. L"applicabilità dell"art. 2051 c.c. alla p.a.
20.1.1. Segue: quale p.a.?
20.1.2. Segue: l"impossibilità di concreta custodia
20.1.2.1. Segue: il caso specifico di strade ed autostrade
20.1.2.2. Segue: il valore residuale del concetto di insidia
20.2. L"importanza della nozione di custodia nel caso di ente pubblico
20.2.1. Segue: l"indagine «caso per caso» circa la concreta possibilità di esercitare il potere di controllo
20.2.2. Segue: l"uso generale e diretto da parte dei cittadini e il difficile caso del demanio stradale
20.2.3. Segue: le figure sintomatiche riguardanti possibilità o impossibilità di custodire il bene
20.3. Il caso fortuito
20.3.1. Segue: il nuovo utilizzo del materiale ermeneutico caro al concetto di insidia
20.3.2. Segue: esempi giurisprudenziali – responsabilità della vittima, manifesto, olio, pneumatico
20.4. Domanda volta a conseguire la condanna della p.a. ad eliminare le cause che provocano danni a terzi
20.5. Il concorso del danneggiato
20.5.1. Segue: casistica giurisprudenziale – ostacoli improvvisi e macchie d"olio
20.6. Sospensione del termine prescrizionale per erronee informazioni provenienti dalla p.a
20.7. Qualsiasi ente pubblico può essere chiamato a rispondere ai sensi dell"art. 2051 c.c.
20.8. Casistica giurisprudenziale: l"affidamento in appalto dei compiti di manutenzione
20.8.1. Segue: danni causati da sconnessioni di strade, marciapiedi o passaggi
20.8.1.1. Segue: il marciapiede quale normale percorso di calpestio dei pedoni
20.8.1.2. Segue: la buca
20.8.2. Segue: lavori in corso
20.8.3. Segue: parchi e giardini aperti al pubblico
20.8.4. Segue: l"ente gestore delle autostrade
20.8.5. Segue: danno provocato da «tombino»
20.8.6. Segue: non è ipotizzabile una foderatura dell"intera rete viaria a mezzo di guardrail
20.8.7. Segue: l"incidenza della velocità del danneggiato
20.8.8. Segue: impianti fognari e altri danni causati dall"acqua
20.8.8.1. Segue: allagamenti, consorzio di bonifica e argini di torrenti
20.8.9. Segue: albero, ghiaia, olio, opere esposte per una mostra, semaforo, ghiaccio
20.8.9.1. Segue: frana, contenitore di rifiuti, uffici pubblici, fauna selvatica, curva, segnaletica, ostacoli nella sede stradale
Capitolo XXI
Responsabilità da cose in custodia: applicazioni
21.1. Il contratto di locazione non esclude i poteri di custodia spettanti al proprietario
21.1.1. Segue: danni da incendio
21.1.2. Segue: danni da sostanze o macchinari collocati all"interno dell"immobile dall"inquilino
21.1.3. Segue: conduttore che abbia adibito l"immobile ad un uso diverso da quello pattuito
21.1.4. Segue: danni derivanti da incuria del conduttore
21.2. Danni cagionati al singolo condomino da beni comuni: rispondono condominio ed amministratore
21.2.1. Segue: danni causati dal difetto di manutenzione del lastrico solare
21.2.2. Segue: condominio parziale e supercondominio
21.2.3. Segue: casistica giurisprudenziale – termosifone, scale, intonaci, cancello, condutture, sconnessioni, sottotetto
21.2.3.1. Segue: acque nere, pianerottolo, occlusione colonna acque luride, infiltrazioni, albero, neve, olio
21.3. Responsabilità nel contratto d"appalto
21.3.1. Segue: appalto di manutenzione d"ascensore
21.3.2. Segue: lavori nello stabile
21.4. Responsabilità da cose in custodia in ambito sportivo
21.4.1. Segue: le piste da sci
21.5. La responsabilità del proprietario del fondo
21.5.1. Segue: i frequenti casi di corresponsabilità
21.5.2. Segue: il caso fortuito consistente nel fatto del danneggiato
21.6. La proprietà dell"immobile
21.7. La responsabilità da custodia negli esercizi commerciali
21.7.1. Segue: fattispecie di responsabilità e corresponsabilità – rastrelliera e vetrina non segnalata
21.7.2. Segue: casi in cui la responsabilità è stata esclusa – inciampo su tappeto, gradino e scoppio di bottiglia
21.8. Responsabilità dell"albergatore
21.9. L"art. 2051 c.c. nella responsabilità del datore di lavoro
21.10. La responsabilità del vettore
21.11. La custodia delle scale
21.12. La neve
21.13. La custodia del giardino
21.14. Casistica residuale – cose –: veicoli, porta automatica, cappella cimiteriale, pozzetti, elettrodotto, navi
21.14.1. Segue: attività – giostre, chioschi, vasche, discoteca, centro estetico, fattori inquinanti
21.14.2. Segue: legittimati passivi – usufruttuario, i.a.c.p., a.t.i., consorzi, associazioni, concessionari.
Capitolo XXII
Il danno cagionato da animali
22.1. Laconicità della norma e principi generali: rinvio
22.2. Trattasi di responsabilità oggettiva
22.3. Il nesso eziologico tra l"animale e il danno subito
22.3.1. Segue: casistica giurisprudenziale – cani, guinzagli, bovini e cavalli
22.4. Il caso fortuito tra imprevedibilità, inevitabilità ed assoluta eccezionalità
22.4.1. Segue: fatto del terzo e fatto del danneggiato
22.4.2. Segue: il giudizio sul caso fortuito è giudizio di merito
22.4.3. Segue: fattispecie giurisprudenziali non configurati caso fortuito
22.4.4. Segue: fattispecie giurisprudenziali riguardanti il fatto colposo del danneggiato
22.5. Danno prodotto da più animali appartenenti a soggetti diversi
22.6. La responsabilità di chi si serve dell"animale
22.6.1. Segue: affido, uso tramite terzo, tolleranza, mezzadria
22.6.2. Segue: l"uso dell"animale per svolgere mansioni affidate dal proprietario dell"animale
22.6.3. Segue: affidamento per ragioni di custodia, cura, governo o mantenimento
22.7. La collisione tra animale e veicolo
22.7.1. Segue: lite tra animali, cavallo da sella e animale al traino
22.8. La fauna selvatica
22.8.1. Segue: l"ente a cui sono affidati i poteri di gestione risponde ex art. 2043 c.c.
22.8.2. Segue: gli indennizzi previsti dalle disposizioni legislative in materia
22.8.3. Segue: azienda faunistico-venatoria, zona rifugio, cinghiali, lupi ed immissioni
22.9. Gli animali randagi
22.10. Equitazione e maneggi
22.11. L"ambito penale
22.12. Le sentenze più recenti in argomento: Cass., sez. III, 6 ottobre 2010, n. 20758 – fauna selvatica
22.12.1. Segue: l"opinione della Suprema Corte
22.12.2. Segue: Cass., sez. III, 7 luglio 2010, n. 16023 – morso di cane incustodito
22.12.3. Segue: Cass., sez. III, 28 aprile 2010, n. 10190 – cani randagi e tutela delle persone anziane
Capitolo XXIII
Danni da rovina di edificio o altra costruzione
23.1. Responsabilità oggettiva se la rovina dipende da difetto di manutenzione o vizio di costruzione
23.1.1. Segue: caso fortuito, forza maggiore, fatto del terzo o del danneggiato
23.2. Rapporto di specialità rispetto alla disciplina dettata per i danni da cosa in custodia
23.3. Il concetto di «rovina» d"edificio (o altra costruzione)
23.3.1. Casistica giurisprudenziale: frammento murario, griglie di copertura, infiltrazioni, fori e tegole
23.4. Il concorso del danneggiato
23.5. Rovina d"edificio e contratto di locazione
23.5.1. Segue: ancora sul rapporto intercorrente tra gli artt. 2051 e 2053 c.c.
23.5.2. Segue: surrogazione legale conduttore/locatore
23.5.3. Segue: e se danneggiato è il conduttore?
23.5.3.1. Segue: l"ex conduttore inadempiente
23.6. Comunione e condominio
23.7. L"applicazione nei casi di fondi a dislivello
23.8. Rovina d"edificio e contratto d"appalto
23.9. Rovina d"edificio e p.a.
23.10. Ambito processuale: domanda nuova, chiamata in garanzia, urgenza
23.11. Casistica residuale: ambito penale, surroga, transennamento e solai
23.12. Le sentenze più recenti in argomento: Trib. Nola, sez. II, 22 luglio 2010 – il distacco di una canna fumaria e la responsabilità condominiale
23.12.1. Segue: la difesa del condominio
23.12.2. Segue: Cass., sez. III, 12 novembre 2009, n. 23939 – grata sconnessa
23.12.3. Segue: Trib. Busto Arsizio 20 gennaio 2010 – la manutenzione del tetto
Capitolo XXIV
La responsabilità del produttore
24.1. Normativa ed ambito d"applicazione
24.1.1. Segue: nullo il patto che escluda o limiti preventivamente tale responsabilità
24.1.2. Segue: il fatto anteriore all"entrata in vigore della disciplina sulla responsabilità del produttore
24.2. Il danno risarcibile
24.3. La prescrizione
24.4. La decadenza
24.5. A chi si applica?
24.5.1. Segue: la mancata individuazione del produttore
24.5.1.1. Segue: ambito processuale
24.6. Quando un prodotto può dirsi difettoso?
24.7. La messa in circolazione del prodotto
24.8. Responsabilità oggettiva?
24.8.1. Segue: l"onere della prova
24.9. Concorso tra più danneggianti
24.10. Il concorso del danneggiato
24.11. Casistica giurisprudenziale: prodotti cosmetici, farmaceutici e da lavoro