Lavoro  -  Redazione P&D  -  25/06/2023

Pensioni minime, dal 1 luglio scattano gli aumenti e arrivano gli arretrati

ECCO DI QUANTO SARÀ L’ASSEGNO

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La misura riguarderà una platea di 1,3 milioni di persone. Incremento dell’1,5% per il 2023 (elevato a 6,4% per gli over 75) e del 2,7% per il 2024

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Dovevano partire già a gennaio, ma scatteranno a luglio. Gli attesi aumenti delle pensioni minime previsti dalla Manovra sono in arrivo il prossimo mese. L’incremento è calcolato nella misura dell’1,5% per il 2023, elevato a 6,4% per coloro che hanno un’età pari o superiore a 75 anni, e di 2,7 altri punti percentuali per il 2024.

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Si tratta di qualcosina in più per chi incassa importi minimi. Il governo tuttavia sta ragionando già su ulteriori aumenti. La misura riguarderà una platea di 1,3 milioni di pensionati che percepiscono la minima: dal 1° luglio, oltre all’adeguamento dell’assegno riceveranno gli arretrati dei mesi che vanno da gennaio a giugno 2023.

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Ma quali sono i calcoli da fare e a quanto corrisponderà l’aumento effettivo? I pensionati che hanno meno di 75 anni e ricevono una pensione pari ai 563,74 euro, l’attuale minima, avranno diritto a un aumento di 8,46 euro al mese. In questo modo arriveranno a 572,2 euro. I pensionati che invece hanno più di 75 anni, invece, otterranno un aumento di 36,08 euro al mese. In questo modo l’assegno andrà a quota 599,32 euro. A luglio, a questa somma andranno aggiunti gli arretrati dei mesi non pagati da gennaio perché la misura era rimasta ferma.

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L’attesa è anche sulle novità per il 2024. Ancora non è chiaro che cosa succederà. La legge di Bilancio prevede un aumento delle pensioni minime del 2,7%. Tuttavia il governo sta pensando alla possibilità di un aumento più sostanzioso per gli over 75 che porterebbe le pensioni minime a circa 700 euro al mese.




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