Cultura, società  -  Redazione P&D  -  27/04/2024

Scuola, Jannacci: dividere gli studenti, compresi i disabili, in base alle loro capacità

LE ASSOCIAZIONI: “UNA GHETTIZZAZIONE CHE È SOLTANTO VERGOGNOSA”

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"L'italiano ha la pelle bianca, lo dice la statistica"; l'omosessuale che "ostenta da esibizionista deve accettare le critiche"; "l'aborto non è un diritto"; gli studenti a scuola, compresi i disabili, "vanno divisi in base alle loro capacità". Roberto Vannacci, candidato per la Lega alle elezioni Europee, lo dice in un'intervista alla Stampa e spiega: "Credo che delle classi con 'caratteristiche separate' aiuterebbero i ragazzi con grandi potenzialità a esprimersi al massimo, e anche quelli con più difficoltà verrebbero aiutati in modo peculiare". A chi gli chiede se non sarebbe una soluzione discriminatoria, il generale replica: "Non è discriminatorio. Per degli studenti con delle problematiche mi affido agli specialisti. Non sono specializzato in disabilità. Un disabile, però, non lo metterei di certo a correre con uno che fa il record dei cento metri".

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Parole che hanno subito suscitato sdegno e un coro di protesta nella politica e nell’associazionismo. A cominciare da Marco Espa, presidente ABC Italia (Associazione Bambini Cerebrolesi): "Eccolo qua il povero generale! Cerca di attrarre tutti coloro che dicono - di nascosto - 'eh, però, dai, ha ragione'. Lo sfidiamo a competere con i nostri figli gravemente disabili, che frequentano e hanno frequentato la scuola pubblica, con quelli considerati disabili mentali che si sono laureati anche a pieni voti, o con il nostro mentore Claudio Imprudente Laurea honoris causa all'Università di Bologna o con migliaia di altri che pur tra mille difficoltà, sono orgogliosamente dentro un percorso inclusivo pubblico, fuori da ogni separazione e ghettizzazione, come piacerebbe al generale, la cui vita a quanto pare è stata comoda, accomodante e per nulla selettiva, come lui propugna per giustificare la ghettizzazione delle persone con disabilità". "Poverino generale”, continua Espa. “La nostra vita di tutti i giorni, di persone con disabilità, di madri e padri è talmente selettiva che la sua accademia militare dev'essere stata una passeggiata allegra e spensierata, si capisce dalla qualità di quello che dice. Ps: complimenti a chi lo ha candidato". conclude.

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Per Bonaccini, presidente dell'Emilia-Romagna e del Pd, è "un dovere stare dalla parte opposta. Che vergogna". Per gli esponenti del M5s in commissione cultura, si tratta di parole “deliranti, pericolosissime o offensive per migliaia di famiglie. Il candidato leghista propaganda una ghettizzazione disumana dei bambini, in contrasto con i valori più profondi della nostra costituzione e con la convenzione delle nazioni unite sui diritti delle persone con disabilità, che impegna a una partecipazione paritaria delle persone con disabilità nella società, scuola ovviamente compresa. Cosa ne pensano i ministri leghisti alla disabilità e all'istruzione Alessandra Locatelli e Giuseppe Valditara? difenderanno la scuola pubblica italiana e gli studenti disabili dai deliri di Vannacci o avalleranno con il loro silenzio un'idea che riporta agli anni più bui e terribili del secolo scorso?”.

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Per Il sindaco di Firenze e candidato del Pd alle europee, Dario Nardella: "Il tema delle disabilità è serissimo. E il modo con cui l'affronta Vannacci è orribile, fa paura. Proporre le classi separate è la cosa più abominevole che si può pensare sulla scuola. E non credo che Vannacci abbia avuto una svista, perché non è la prima volta che dice cose davvero fuori dal mondo, oltre che offensive". Mentre per Raffaella Paita, senatrice e coordinatrice nazionale di Italia Viva, in quelle parole “riecheggiano concetti in voga durante un periodo storico chiamato nazismo".




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