-          Famiglia

-          I coniugi si oppongono all"esecuzione sulla casa costituita in fondo patrimoniale eccependo che le spese legali sostenute dal condominio esecutante non sono direttamente connesse con i debiti contratti per i bisogni della famiglia

-          L"immobile costituito in fondo patrimoniale è aggredibile dal Condominio per soddisfare il credito inerente a spese condominiali non pagate e relativi costi legali

Il fondo patrimoniale è aggredibile, anche trascorsi 5 anni dalla sua costituzione, per soddisfare i debiti contratti dai coniugi per i bisogni della famiglia, ossia per far fronte a spese primarie del nucleo. In tali casi i creditori possono ipotecare ed assoggettare ad esecuzione forzata l"immobile anche se costituito in fondo

 L"espropriazione dell"immobile costituito nel fondo è vietata solo per i debiti che il creditore sapeva essere stati contratti per scopi estranei ai bisogni della famiglia. Tale assunto non va interpretato in senso restrittivo, sicchè restano escluse le sole esigenze voluttuarie e le iniziative caratterizzate da intenti meramente speculativi.

 La giurisprudenza ha accolto una nozione ampia di spese essenziali per i bisogni della famiglia, non relegando la nozione alla stretta sopravvivenza.

 Su tale scia interpretativa si inserisce anche la sentenza n. 23163/14 del  31 ottobre scorso, con la quale gli Ermellini hanno statuito che rientrano tra i bisogni della famiglia gli atti di amministrazione dei beni come, ad esempio, le spese condominiali, incluse le spese legali sostenute dall"amministratore per poter riscuotere gli oneri non pagati dai condomini morosi.

L"immobile costituito in fondo patrimoniale è quindi aggredibile dal condominio perché, fra debiti contratti per i bisogni della famiglia, rispetto ai quali è ammessa l"espropriazione dell"immobile costituito nel fondo, rientrano senz"altro le spese condominiali, il cui regolare pagamento inerisce al menage familiare.