Cultura, società  -  Redazione P&D  -  16/04/2024

La scalata al ministero, poi le tensioni: il capo di gabinetto di Nordio molla Roma e torna a Vicenza

ALBERTO RIZZO, L’EX PRESIDENTE DEL TRIBUNALE RIPRENDE A FARE IL GIUDICE. MA PER LUI È SOLO UNA SCELTA DI VITA

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Lasciato in anticipo l’incarico di capo di Gabinetto di via Arenula, l’ex presidente del tribunale di Vicenza Alberto Rizzo torna in servizio, stavolta come giudice monocratico, proprio nel palazzo di giustizia berico.

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Il «cerchio veneto» di cui s’è circondato il guardasigilli Carlo Nordio nei mesi successivi al suo insediamento a Roma, perde quindi uno dei suoi volti più noti. Un addio puntellato dai silenzi dei protagonisti che, paradossalmente, l’hanno reso ancor più rumoroso. Un passo indietro. Rizzo, 65 anni, originario di Bressanone, arriva per la prima volta a Vicenza nel 2015 mettendosi subito in luce per il suo attivismo in un ambiente, quello dei tribunali, caratterizzato da un certo immobilismo. E nel ruolo di presidente si guadagna la stima dell’allora procuratore aggiunto di Venezia, ormai prossimo alla pensione. E infatti è proprio Nordio che nell’autunno del 2022, in seguito alla «chiamata» della premier Giorgia Meloni, decide di portarlo con sé a Roma per affidargli il prestigioso incarico. A dirla tutta, Rizzo non è il solo che dal Veneto finisce per rivestire ruoli chiave nella Giustizia. Nordio si ritrova con lui come capo di Gabinetto, il veronese Ciro Maschio alla commissione Giustizia, il padovano Andrea Ostellari come sottosegretario, la polesana Valentina Noce nominata segretaria particolare, l’ex presidente della sezione civile di Vicenza Gaetano Campo al dipartimento dell’Organizzazione giudiziaria, e l’ex pg di Venezia Antonio Mura a capo dell’Ufficio legislativo. Il cerchio poi si chiude con l’avvocato Fabio Pinelli eletto vice-presidente del Csm.

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Ma per Rizzo l’esperienza romana dura appena un anno e mezzo. Già nel gennaio scorso i giornali raccontano del suo addio, con tanto di scatoloni in bella vista sulla scrivania dell’ufficio romano. I motivi? Come detto, né Nordio né il diretto interessato li hanno mai chiariti, e neppure hanno smentito le voci secondo le quali il capo di Gabinetto sarebbe entrato in rotta di collisione con la sua vice Giusi Bartolozzi, ex magistrato ed ex parlamentare di Forza Italia. Le cronache raccontano di tensioni sempre più frequenti, con lei che accentra su di sé tutte le decisioni più importanti e lui costretto a venirne a conoscenza soltanto a giochi fatti. Ma a finire sui giornali c’è anche l’affaire della riapertura dei tribunali di provincia, con chi prova ad attribuirgli la considerazione che quel progetto «non è una priorità del governo» e Rizzo costretto a smentire prima di finire sotto il fuoco amico di chi – a cominciare da Ostellari – spinge per il progetto.

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Con le persone vicine, il magistrato nega che la decisione di lasciare l’incarico al ministero sia dovuta a pressioni politiche, tanto meno a screzi con la sua vice Bartolozzi o con Nordio, che ha informato in anticipo delle dimissioni e al quale lo lega una profonda stima. Attribuisce la scelta a motivi personali – la lontananza da casa e dagli affetti, sempre più stretto in un ruolo che pretende ritmi forsennati - al desiderio di prendersi maggior cura di se stesso e della propria salute, considerato che presto dovrà anche sottoporsi a un intervento chirurgico. Chissà. Di certo non ha mai nascosto di sentirsi «un magistrato nell’anima», e quindi non deve stupire la sua richiesta di tornare a indossare la toga. Nei mesi scorsi aveva chiesto di ricoprire il ruolo di presidente dei tribunali di Firenze e Modena, o di quello della corte d’appello di Brescia. La scelta del Csm è invece di farlo rientrare nella sede del suo precedente in carico e dall’11 aprile sarà quindi in servizio a Vicenza. Il suo vecchio posto di presidente è già stato preso e quindi ha chiesto di andare a fare il giudice tutelare, occupandosi di quelle decisioni che riguardano i cittadini più fragili. «Sono contento così», andrebbe dicendo Rizzo. Intanto la sua ex vice Bartolozzi sarà presto nominata nuovo capo di Gabinetto.




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