Deboli, svantaggiati  -  Redazione P&D  -  13/04/2024

Casi difficili - Paolo Cendon

Nell’ambito del rapporto genitori-figli incontriamo i casi, ben noti in dottrina e in giurisprudenza, delle cadute di autonomia psico-fisica tali da rendere difficile, a un padre o a una madre, occuparsi adeguatamente dei figli; ed ecco allora il venir meno degli obblighi risarcitori, verso la prole, ecco poi i dilemmi per il giudice nelle scelte fra responsabilità genitoriale e adozione, ecco le incertezze relative ai nodi dell’affido condiviso.

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  Riguardo all’AdS i riscontri più importanti, a livello testuale in famiglia, sono quelli della   legittimazione al ricorso iniziale (art. 406 cod.civ) e della nomina dell’amministratore (art. 408 cod.civ.). Vi sono però altri momenti significativi.

  Ad esempio - nel decidere se far luogo o meno alla misura in esame, rispetto a un congiunto aggravatosi, da un certo momento in poi - la necessità di tener conto del fatto che, intorno all’interessato, esistano dei familiari efficienti e gentili, in grado di supportarlo concretamente, lungo i piccoli frangenti quotidiani. 

  Oppure, in tema di ‘’patto di rifioritura’’, l’opportunità di considerare gli obblighi familiari che un fragile affetto da gravi dipendenze (droga, alcol) finirebbe presto o tardi - ove non si facesse luogo all’amministrazione di sostegno, corredata da un serio progetto, tessuto insieme all‘équipe del Tribunale - per calpestare sul terreno patrimoniale e non patrimoniale, nel suo triste cammino

 




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