Deboli, svantaggiati  -  Redazione P&D  -  14/04/2024

Disabilità e fragilità, quali rapporti - P.C.

DUE MONDI CHE SI PRESENTANO VICINI FRA DI LORO, IN PARTE SOVRAPPONIBILI, MAI DEL TUTTO COINCIDENTI.

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 Somiglianze e differenze che si intrecciano variamente.

  Ci sono fragili, nella realtà di ogni giorno, i quali non accusano disabilità in senso stretto (malati, anziani, alcolisti, anoressici); e disabili la cui fragilità civilistica appare, per converso, modesta o inesistente (persone in carrozzina, con le stampelle, ipovedenti addestrati, portatori di sindromi psichiche leggere).

  Nella disabilità si guarda essenzialmente a un fare empirico, di tipo materiale, complicato per quella persona: nella fragilità alle insufficienze per le scelte da assumere, sul piano giuridico, circa la vita da condurre.

  Ambiti complementari, che traggono beneficio a parlarsi, ognuno con qualcosa da insegnare all’altro; l’errore sarebbe, a livello legislativo, quello di voler intervenire sulla prima (soprattutto amministrativistica come ispirazione) utilizzando le logiche proprie della seconda (soprattutto privatistica come officina).




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