-  Rossi Stefano  -  15/02/2013

FIN DE VIE, ASSISTANCE A MOURIR - I MEDICI E LA SEDAZIONE TERMINALE IN FRANCIA

Il Consiglio Nazionale francese dell"ordine dei medici ha dato, per la prima volta, un parere favorevole, pur a determinate condizioni, alla "sedazione terminale" per quei pazienti che essendo in fin di vita abbiano fatto "richieste persistenti, lucide e ripetute". Questo sì dell"ordine dei medici francesi che non cita mai il termine "eutanasia" si basa su un "dovere umanitario" che però è riservato solamente a "casi eccezionali" come "agonie prolungate e dolori incontrollabili" sulle quali la legge attuale non fornisce alcuna indicazione.  

 L"Ordine, nel testo dal titolo "Fine della vita, Assistenza a morire" precisa che "per richieste insistenti, lucide e ripetute della persona, colpita da una malattia per la quale tutte le cure sono diventate inoperanti e sono state avviate le cure palliative, una decisione medica legittima deve essere presa di fronte a situazioni cliniche eccezionali, a condizione che siano state identificate come tali, non da un solo medico, ma da una formazione collegiale".

 

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L'eutanasia in Francia resta illegale, la legge in materia contro l"accanimento terapeutico, legge Leonetti, è in vigore dal 2005. Questa legge, sottolinea il Consiglio Nazionale francese dell"ordine dei medici, "risponde alla maggior parte dei casi di fine della vita, tuttavia non offre soluzioni a certi casi di agonie prolungate o con dolori psicologici e/o fisici che, nonostante i mezzi applicati, restano incontrollabili". Queste situazioni "benché rare non possono restare senza risposta". Quindi "una sedazione adatta, profonda e terminale – concludono – praticata nel rispetto della dignità potrebbe essere immaginata, per dovere di umanità".




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